Quando penso alla Primavera, oltre al Botticelli, mi vengono solo pensieri di rivoluzione. La primavera di Praga e la liberalizzazione politica tentata nella allora Cecoslovacchia con il sacrificio di Jan Palach che si cosparse di benzina e si diede fuoco in piazza Venceslao. La più recente primavera araba che portò agitazioni politiche tra il 2010 ed il 2011 in tutti i principali paesi arabi, dall’Egitto alla Siria, dallo Yemen alla Libia, dalla Giordania, al Bahrein, poi in Tunisia, in Algeria, in Iraq ed in Gibuti. La parola Primavera quindi è legata alle secessioni popolari contro gli oppressori (Foto di Angelo Cricchi).

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