Alle 16 del 24 marzo 1846 muore Emma Bovary, la ragazza di provincia raccontata da Flaubert nel primo vero romanzo dell’era moderna. La giovane moglie del medico senza ambizioni, che sogna una vita diversa e che cerca nelle relazioni exraconiugali il rimedio alla noia, sentimento moderno che appare per la prima volta. Il tentativo di dare un senso ad una vita ora che la speranza nell’aldilà si affievolisce. Il bisogno di riempire il vuoto con l’appagamento immediato. Eventi mondani, distrazioni, fare acquisti di beni di lusso a costo di indebitarsi e condurre la famiglia al fallimento. Emma a metà dell’800 ci conduce per mano nell’attuale presente. (Foto di Angelo Cricchi).
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