“Lei e Mattia erano uniti da un filo elastico e invisibile, sepolto sotto un mucchio di cose di poca importanza, un filo che poteva esistere soltanto fra due come loro: due che avevano riconosciuto la propria solitudine l’uno nell’altra.” (tratto dal romanzo di Paolo Giordano, a cui si è ispirato il film “La solitudine dei numeri primi” di Saverio Costanzo).

Foto di Guido Fuà. Tema del mese: Cinema &Co.

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