Parafilia: cos’è.

Cos’è: La parafilia, precedentemente nota come perversione e devianza sessuale, è un modello di comportamento sessuale legato a oggetti, situazioni, attività o individui atipici. Non esiste un consenso su un confine preciso tra interesse sessuale insolito e parafilia. Si discute persino se alcune delle parafilie debbano essere incluse nei manuali diagnostici.
Anche il numero e la tassonomia delle parafilie sono controversi; alcune fonti elencano addirittura i tipi di parafilie. Il DSM-5 ha specificato otto disturbi parafilici. Sono state proposte diverse sotto classificazioni delle parafilie, ma alcuni sostengono che un approccio psicologico globale possa riflettere meglio l’evidenza. Nel 1987 l’American Psychiatric Association ha eliminato il termine perversione dal DSM e dalla terminologia psichiatrica mondiale. Da quella data in poi si parla di parafilie. Le considerazioni su quali comportamenti siano considerati parafilici dipendono dalle convenzioni sociali prevalenti in un determinato tempo e luogo. Alcune pratiche sessuali, come il sesso orale o la masturbazione, sono state considerate parafilie fino alla metà del XX secolo, anche se oggi sono considerate non parafiliache, purché l’attività del soggetto non si limiti ad esse. È quindi impossibile stilare un catalogo definitivo delle parafilie. Le definizioni più comuni includono comportamenti come pedofilia, sadismo, masochismo, esibizionismo, voyeurismo, zoofilia, coprofilia, necrofilia, feticismo, frotteurismo, podofilia, dendrofilia, tra gli altri.
Va notato che la pratica di alcuni comportamenti sessuali innocui ma insoliti non implica di per sé una parafilia. Non si vive in una situazione di parafilia se la pratica sessuale insolita soddisfa queste tre condizioni:
Sulla sessualità consiglio l’articolo di Antonella Palmitesta, pubblicato all’interno della rivista Rewriters (https://rewriters.it/sesso-anale-tra-fantasmi-e-fantasia/).