Quanto valgono le discoteche italiane?
La nightlife italiana vale 2 miliardi di euro e unisce cultura, economia e sicurezza. Il rapporto “Il futuro del popolo della notte”.

La nightlife italiana vale 2 miliardi di euro e unisce cultura, economia e sicurezza. Il rapporto “Il futuro del popolo della notte”.

Le discoteche italiane continuano a essere un motore economico e sociale di primaria importanza. Con un giro d’affari complessivo da 2 miliardi di euro, tra ricavi diretti e indotto, il comparto dell’intrattenimento da ballo conferma il suo ruolo strategico nel sistema turistico e culturale nazionale.
Nel 2024 le discoteche italiane hanno registrato 34 milioni di presenze e oltre 200.000 spettacoli, generando circa 500 milioni di euro di ricavi diretti e 1,5 miliardi di indotto. In Italia operano oggi 2.500 locali da ballo, che danno lavoro a più di 50.000 addetti, rappresentando una filiera articolata che unisce cultura, impresa e occupazione.
Questi dati sono stati presentati martedì 14 ottobre 2024 a Firenze, presso la Camera di Commercio, durante il convegno internazionale “Nightlife Evolution – Italia & Ibiza: il Futuro dell’entertainment”, organizzato da SILB-FIPE, l’Associazione Italiana delle Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo aderente a FIPE-Confcommercio, in collaborazione con il Censis.
Il rapporto “Il futuro del popolo della notte”, realizzato dal Censis e sostenuto dall’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo, offre una fotografia di un Paese che ama vivere la sera: l’88,7% degli italiani esce per svago, il 38,8% per ballare e uno su tre frequenta discoteche. Dati che confermano la centralità del settore anche come fenomeno di aggregazione sociale.
Ma il successo della notte italiana poggia su un pilastro non negoziabile: la sicurezza. Il 95,8% dei genitori chiede controlli regolari nei locali, mentre oltre 9 su 10 ritengono i locali abusivi una minaccia per i giovani. Una consapevolezza diffusa che sottolinea la necessità di una gestione professionale e regolamentata del divertimento notturno.
“Le discoteche legali non sono il problema, ma parte della soluzione – dichiara Maurizio Pasca, presidente di SILB-FIPE – Le nostre imprese rispettano regole severe, investono in formazione, sicurezza e responsabilità sociale. Così garantiamo un divertimento sano e protetto, all’interno di spazi dove la musica diventa esperienza e la legalità valore condiviso”.
Il convegno ha offerto anche un confronto internazionale con rappresentanti di Ibiza, Amsterdam e Barcellona, sottolineando come la nightlife possa diventare un driver di innovazione e attrattività turistica.
La sfida ora è duplice: consolidare la legalità come punto fermo del settore e promuovere la notte italiana come brand riconosciuto nel mondo, sinonimo di creatività, sicurezza e qualità dell’intrattenimento.
foto: ufficio stampa SILB-FIPE
