Armanda Salvucci é una donna portentosa. É intelligente, spiritosa, appassionata e dotata di una notevole dose di tenacia. É caparbia Armanda, e nonostante le difficoltà che incontra quotidianamente é una persona che non si arrende mai. La sua missione é una di quelle che potremmo definire impossible, obiettivamente ambiziosa, scandalosamente ambiziosa, per citare le parole del suo sito, e lei la porta avanti con competenza e costanza che meritano di essere riconosciute. La sua missione é quella di raccontare al mondo che le persone disabili hanno una sessualità e hanno il diritto di viverla pienamente e con soddisfazione. 

Perché no, direte voi? Perché la sessualità e la disabilità sono due ambiti stravolti dai pregiudizi e dagli stereotipi che meritano nuove narrazioni per consentire a tutti di godere dei propri corpi e delle proprie fantasie. Sensuability è una parola creata proprio per tenere insieme questi due termini, perchè tutto parte dal linguaggio.

Nel 2016 Armanda crea Sensuability – ti ha detto niente la mamma? un progetto che capovolge la narrazione corrente, quella che racconta le persone disabili come eterni bambini, angeli puri, ripuliti da ogni disdicevole pulsione e desiderio. Sensuability porta questi angeli sulla terra, dove oggettivamente ci si diverte di più che tra le nuvole e li  avvicina a ciò che di più naturale esista per ogni essere umano: il sesso. Sensuability affronta in maniera esplicita e ironica l’incontro tra le difficoltà quotidiane e il loro superamento e usa l’arte (il video, l’illustrazione, la scrittura) perché questo incontro ci si stampi in testa e non ci abbandoni più. Impara l’arte…

Armanda si mette in gioco in prima persona, é autrice e  protagonista di un corto che serve a raccogliere fondi per finanziare un mockumentary sui temi cari al progetto. Il corto (lo trovate all’indirizzo del sito) é proprio ben fatto, ironico ed efficace, diverte e fa riflettere, apre scenari su un tema scandaloso e non lascia spazio a equivoci o a fraintendimenti, mostra quello che per il mondo costituisce una grande omissione: i disabili hanno una sessualità e desiderano goderne.

Successivamente Armanda e i suoi soci, lanciano l’idea della mostra di Sensuability, un concorso per illustratori che da tre anni ormai, coinvolge le scuole e invita a rappresentare  la Sensuabilità. Qui (dal 31° minuto) potete sentire il racconto della stessa Armanda nella trasmissione I girasoli di Radio Popolare.

Ospitata nelle prime edizioni dalla Casa del Cinema di Roma, in quest’anno strano, a musei (e non solo) chiusi, la mostra è diventata virtuale, ma questo non toglie nulla alla potenza di questa avventura. 

Ispirate ai quadri di  grandi artisti, le opere ci accompagnano in un viaggio inconsueto: rappresentano corpi  troppo spesso nascosti, troppo spesso obbligati a rinunciare al piacere, e li rendono protagonisti colorati, erotici, affascinanti, intensi, sensuali, tutti bellissimi ed emozionanti.

Ci raccontano una nuova storia dagli scenari poco esplorati: ogni corpo è diverso e ha diritto al piacere, a dare e ricevere piacere; ogni corpo può essere sensuale e godere della propria sensibilità; il desiderio è in tutti noi e non può e non deve essere censurato per nessun motivo.
Perchè no?

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