I sextoy li ho scoperti otto anni fa, in una mite giornata di aprile, quando ho partecipato, mio malgrado, all’addio al nubilato di un’amica. Di solito mi annoiano molto, ma quello si è rivelato una sorta di folgorazione. Il regalo a sorpresa per la futura sposa consisteva infatti in una presentazione di prodotti per il benessere sessuale femminile.

La formula é stata collaudata da aziende come Tupperware o Stanhome: un gruppo di amiche si riunisce in una casa per prendere il tè, all’appuntamento partecipa anche una donna che fa provare prodotti per la pulizia della casa, o illustra il funzionamento di contenitori per riporre i cibi, li vende alle partecipanti e fa un regalo alla padrona di casa. Ecco, una presentazione di prodotti per il benessere sessuale femminile è condotta nel medesimo modo (non a caso negli Stati Uniti questa attività si chiama Tuppersex), ma invece di pulitori per vetri e sgrassatori, vengono fatti provare lubrificanti e olii commestibili da mettere sui genitali, e, al posto dei contenitori salvaspazio, oggetti vibranti e sextoy si passano di mano in mano e vengono valutati per le loro prestazioni.

Torniamo all’addio al nubilato… La festeggiata, assaggiando il primo olio riscaldante da massaggio è avvampata, e ha ripreso il suo candore naturale circa due ore dopo. Qualche minuto più tardi, quando un oggetto vibrante ha cominciato a muoversi indisturbato per la stanza, ha smesso di parlare e sempre due ore dopo ha ripreso la parola. Non c’era dubbio che fosse stupita, imbarazzata, divertita ed eccitata.
Ma la vera grande sorpresa, le organizzatrici di quell’evento, l’avevano fatta a me.

Avevo cominciato ad occuparmi di sessualità quasi 20 anni prima di quell’incontro, ma non avevo mai esplorato il mondo dei sextoy. Mentre la nostra dimostratrice ci illustrava il funzionamento di quei giocattoli avevo l’impressione di essere in un mondo fatato.

I colori… rosa, azzurro, viola, fucsia, quelli delle principesse della mia infanzia, le forme… allungate, rotonde, slanciate, ricordavano oggetti spaziali sconosciuti, i movimenti… rotazione, pulsazione, vibrazione, si associavano ai robot dei primi cartoni animati giapponesi.

Ero circondata  dai giocattoli più belli che avessi mai visto nella mia vita! Le loro straordinarie funzioni mi hanno talmente tanto appassionata che il giorno dopo ho messo le basi per fare di quel mondo incantato un lavoro, e successivamente ho scritto un libro sulla vita di una venditrice di sextoy per donne!

Se oggi sono qui a scrivere di sessualità, lo devo anche a quel pomeriggio in cui pensavo che mi sarei annoiata a morte. E il modo in cui scrivo di sessualità lo devo anche a quei giochi. Il mondo dei sextoy  è un mondo magico pieno di personaggi particolari.

Esistono i dildi, i bisnonni degli attuali vibratori, discendenti degli olisboi greci: corpo sinuoso e forme semplici, armoniose. Loro non si muovono, sono gli unici che rimangono fermi e hanno bisogno di un accompagnamento in tutte le fasi del gioco. Lasciano la scelta totale alla persona che li usa, sulla velocità e sul ritmo del movimento. Qui un esemplare particolarmente  raffinato.

Ci sono poi i massaggiatori: si muovono delicatamente, hanno spesso forme morbide e tondeggianti, e aspetto decisamente discreto, alcuni hanno così profondamente introiettato l’idea della discrezione che si camuffano nei modi più vari, ad esempio da papere.

La popolazione più giovane di questo fantastico mondo è quella dei suzionatori: sono dei personaggi fieri e vigorosi, petto in fuori vanno incontro alla vita e con la loro bocca perfettamente rotonda, che aspira, titilla, succhia regalano piacere intenso e prolungato.

Infine i sovrani assoluti, i vibratori. Sono una popolazione multirazziale, di tutte le dimensioni e i colori, che rispetta le differenze e le esigenze di ognuno. Si dividono in due stirpi principali: i realistici e i fantasiosi, le differenze sono immediatamente riconoscibili. Ciò che li accomuna tutti è la capacità di muoversi più o meno rapidamente e intensamente, unita alla caratteristica forma cilindrica. Ma si distinguono per speciali competenze: ci sono quelli che portano sul corpo centrale un simpatico animaletto (spesso un coniglio da cui prendono il nome di Rabbit) esperto nella stimolazione clitoridea, quelli con le perle rotanti, quelli anali, rispettosi dell’anatomia e della delicatezza del luogo che deve accoglierli, quelli con la ventosa  alla base che li posiziona saldamente anche su una parete verticale (effetto Paperinik), quelli a forma di uovo con telecomando azionabile a distanza, quelli artistici, con decorazioni a rilievo su tutto il corpo addestrati ad occuparsi di stimolazioni dettagliate e molteplici. 

Tutti gli abitanti di questo mondo fiabesco fanno incantesimi.

La formula è molto semplice: quando ti viene voglia di giocare prendi un sextoy, quello che più ti ispira, mettilo a contatto col tuo corpo, accendilo, e lascialo andare, la tua mano guiderà lui e lui guiderà la tua mano, continua questa danza finché lo desideri.

L’effetto di questa magia sarà esplosivo: produrrà piacere, come, quando e quanto vuoi; conoscenza di te e degli altri (se giochi in compagnia); benessere, salute e buonumore,  emancipazione da una cultura che relega il desiderio femminile al ruolo di prurito da adeguare al piacere maschile; soddisfazione e felicità.

La magia e il piacere sono alla portata di tutti!

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