Vivo di un rancore lucido ed assassino. Non riesco a controllare le azioni e le parole. Perdo il pensiero in un battito quando questo corre troppo veloce da non riuscire a rallentare e il fervore della sostanza si piega ad un rancore che non sento più mio. Vorrei esercitare un perdono che riconosco nella profondità del mio buio ma il mio tutto si ribella ed annebbia la luce in lontananza. (Foto: Angelo Cricchi)

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