‘‘Tu quante volte pensi all’impero romano in una settimana?’’.

Ve lo ricordate il trend che spopolò qualche tempo fa prima su TikTok e successivamente anche su Instagram, X e Reddit? E le risposte che sono venute fuori da questa semplice ed inaspettata domanda, sono risultate alcune volte sorprendentemente curiose. E pressochè tutti hanno partecipato al trend. Ed anche se inizialmente non si pensava proprio all’impero romano, bastava scrollare i vari social che subito appariva un video dove qualcuno rispondeva a questa domanda; ed ecco qua che era impossibile non pensarci.

L’antica Roma ha sempre avuto un fascino innegabile; forse per la sua grandezza, forse perchè si tratta di un tempo talmente lontano e ci piace fantasticare su una cultura così antica e leggendaria. O forse perchè un po’ tutti ci sentiamo figli dell’antica Roma’ e vogliamo scoprire quante più cose possibili sulle nostre origini. Ed in questo ci vengono in aiuto non solo libri e documentari ma anche film e serie tv.

Ovviamente quando si pensa a un film su Roma, viene immediato pensare a quel capolavoro che Ridley Scott mise in scena nel lontano 2000, ossia ‘Il Gladiatore’. E da quando è stata annunciata l’uscita del sequel, Il Gladiatore 2, prevista per questo novembre, l’interesse verso la Roma antica è esploso.

L’impero romano, la serie tv, il cast

Ma prima dell’uscita del nuovo colossal di Ridley Scott, c’è una nuova serie tv che ha generato ultimamente del chiacchiericcio attorno a sè; si tratta di Those About to Die. La nuova mini serie tv targata Peacock, è disponibile sulla piattaforma digitale di Amazon Prime Video, e sembra essere il ponte perfetto tra i due film. Il cast scelto per interpretare i vari personaggi è assolutamente internazionale. Ovviamente il nome che spicca è quello di Anthony Hopkins, che va ad impersonare il ruolo dell’imperatore Vespasiano, ma tra gli attori interpreti troviamo anche una rappresentanza italiana (con Gabriella Pession e Romana Maggiora Vergano).

Those About to Die’, tradotto significa ‘coloro che stanno per morire’; altro non sarebbe che

‘‘Ave Caesar, morituri te salutant’’,

la frase di rito che i gladiatori rivolgevano all’imperatore prima dell’inizio dei combattimenti. La mini serie di 10 episodi, tratta dal libro omonimo di Daniel P. Mannix, intreccia le vite di imperatori, gladiatori, schiavi, patrizi e plebei. Come scritto in precedenza, troviamo l’imperatore Vespasiano con i suoi due figli, Tito e Domiziano, impegnati nella gestione dell’impero di Roma e del suo popolo, e nella costruzione di quello che diventerà il simbolo di Roma per eccellenza, il Colosseo.

Le storie dei patrizi di Roma

C’è poi la storia di Tenax, proprietario di una delle più grandi taverne dove è possibile fare le proprie scommesse sugli aurighi e sui gladiatori del Circo Massimo. Le loro storie si intrecciano con quelle dei patrizi di Roma, proprietari delle quattro corporazioni (Blu, Verde, Bianca e Rossa), avidi e gelosi del loro potere, e con quella di Cala e della sua famiglia proveniente dalla Numidia e ridotta in schiavitù.

Tutte le loro vicende ruotano attorno ai giochi del Circo Massimo (gladiatori e corse con le bighe) e al desiderio dei protagonisti di avere sempre più potere e ricchezze. Per questo le gare al Circo Massimo non bastano più a tenere a bada il popolo di Roma, il cui intrattenimento è diventato sempre più cinico e bramoso di sangue, serve altro; serve un nuovo stadio. Serve il Colosseo. Possiamo paragonare il popolo dell’antica Roma, sempre più annoiato e ansioso di nuovi tipi di intrattenimento, a noi popolo del XXI secolo che siamo seduti comodamente sul nostro divano. Ci ritroviamo a fare zapping perchè ci annoiamo e la nostra attenzione viene catturata solamente quando c’è qualche programma crudele e spietato. È il caso di dirlo: siamo i degni figli della Roma antica.

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