Atletica, arrampicata, boxe, calcio, scherma, basket, nuoto, rugby, tennis, pallavolo sono solo alcune delle attività ludiche proposte da JOY, il camp estivo polisportivo residenziale in Valle D’Aosta, a Gressoney-Saint-Jean, dal 25 al 30 luglio.

Ai piedi del Monte Rosa, bambini e bambine, ragazzi e ragazze potranno trascorrere una settimana che rimarrà per certo un’esperienza indimenticabile, vi do la mia parola per aver visto coi miei occhi e conosciuto gli organizzatori e le organizzatrici.

Villa Monterosa

Villa Monterosa è una bellissima struttura storica all’interno di un parco, a pochi metri dal celebre castello Savoia della regina Margherita, del cui complesso un tempo faceva parte. Può accogliere fino a 30 bambini che, sotto la guida degli educatorə, tutor, allenatorə e psicologə della Onlus Sport Senza Frontiere, svolgeranno attività sportiva e ricreativa, suddivisi in quattro gruppi di 7/8 bambini.

Il camp, in armonia con i valori che animano Sport Senza Frontiere, è a vocazione sociale – spiega la capo-progetto, Roberta De Fabritiis – e chi iscrive i propri figli ai vari summer camp che organizziamo, sceglie di aderire ai nostri valori e ad un progetto solidale contribuendo all’inserimento gratuito di bambini e bambine che si trovano in condizioni di fragilità sociale o in una situazione emergenziale per cause eccezionali. Quest’anno oltre ai bambini di Sport Senza Frontiere, ospiteremo nel progetto anche i minori che fuggono dall’Ucraina“.

Roberta De Fabritiis

Sport e gioco ma anche solidarietà, quindi:

I camp estivi – continua De Fabritiis – nascono con il preciso intento di aiutare i ragazzi nella crescita e nella socializzazione, utilizzando lo sport come strumento principale, utilizzando la peer education“.

La varietà dell’offerta sportiva e formativa, i laboratori sugli aspetti emotivi, creativi e psicologici di bambinə e ragazzə, la vocazione sociale che prevede l’integrazione e l’inserimento di chi si è trovato, bambino, in un sisma, o nella tragedia di Ponte Morandi, o in guerra, rendono JOY un camp estivo decisamente unico. Si impara a fare sport ma anche l’inclusione, il contrasto a bullismo, razzismo, abilismo e alle discriminazioni in genere.

Ma chi c’è dietro a questa Onlus che ha iniziato la sua attività nel 2009, con un progetto pilota di 5 bambini segnalati dalla Comunità di Sant’Egidio, che vennero inseriti nei corsi di Pentatlhon Moderno dell’Atlhion Roma, e che oggi segue oltre 600 minori in 8 città italiane? Ovviamente un atleta, Alessandro Tappa, Presidente della Onlus, Amministratore Unico di Athlion For People, maratoneta, mental coach, formatore, founder dell’ASD Athlion Roma Pentathlon Moderno:

con la Onlus ci dedichiamo all’inserimento di bambini e ragazzi a rischio di esclusione sociale attraverso lo sport, che è per sua natura inclusivo, trasversale, universale. Ci facciamo anche carico di monitorare la salute del bambino o della bambina che accogliamo organizzando le visite mediche, anche specialistiche“.

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