Queste ultime settimane saranno ricordate tra le più ricche e soddisfacenti degli ultimi tempi, per quanto riguarda gli album che vedono protagonista la musica elettronica: tante le uscite che si sono succedute, un modo anche questo di battezzare il ritorno dei club e dei festival dopo tutte le restrizioni causate dall’emergenza sanitaria. Dopo aver raccontato in un precedente articolo i documentari che si stanno occupando della scena, Ecco qualche nostro suggerimento.

Agoria – .dev (Sapiens). Quinto album – secondo sulla sua label – per il talentuoso artista francese, sempre capace di inserire nelle sue produzioni frammenti di house, techno, electro e persino hip hop. Agoria sa sempre guardare oltre la semplice prospettiva musicale, merito anche dei suoi live, nei quali i visual hanno spessissimo un’importanza capitale. Una serata spesa con Agoria non è mai una cattiva idea.

Ben Böhmer – Begin Again (Anjunadeep). Quest’anno, pochi producer hanno saputo effettuare un deciso salto di qualità come il tedesco Ben Böhmer; se ne è appena avuta ulteriore conferma grazie al suo secondo album Begin Again, uscito da poche settimane su una delle etichette discografiche di Above & Beyond. Un autentico viaggio sonoro nel quale lasciarsi andare, sicuri di approdare alla meta.

Boris Brejcha – Never Stop Dancing (Ultra Music) Venerdì 26 novembre 2021 Boris Brejcha ha festeggiato il suo compleanno con l’uscita di Never Stop Dancing, il suo decimo album. Dodici tracce nel complesso house-oriented, molto ritmate ed altrettanto eleganti, per quanto non manchino piacevoli sconfinamenti nella techno. Le dancefloor di tutto il mondo hanno subito dimostrato di apprezzare.

Chris Liebing – Another Day (Mute). Nuovo album per il titano tedesco della techno Chris Liebing, che esce tre anni dopo il lavoro che aveva caratterizzato il suo debutto su Mute, l’etichetta discografica di Daniel Miller, iconico produttore discografico inglese che di fatto tenne a battesimo i Depeche Mode. Liebing si conferma un artista capace di scindere la musica da dancefloor da quella da studio. Prerogativa non comune.

Claptone – Closer (Different Recordings / PIAS). Terzo album per l’artista tedesco (nella foto d’apertura) solito presentarsi con una maschera tipica del Carnevale veneziano: questa volta la sua house molto classica si apre al pop, avvalendosi della co-produzione di Stuart Price (Madonna, Dua Lipa, The Killers) e di una serie di featuring di livello quali Barry Manilow e Seal. L’elettronica ha ormai abbattuto ogni frontiera.

Keinemusik – Send Return (Keinemusic). Il trio berlinese formato da Adam Port, &ME e Rampa torna con un nuovo album, quattro anni dopo il lavoro di debutto You Are Safe. Send Return affronta la musica elettronica andando alla scoperta di nuove dimensioni e nuove prospettive, con lo stesso approccio che riservano ai loro set nei migliori club del pianeta e nei loro mixati che si possono ascoltare su Soundcloud.

Jon Hopkins – Music For Psychedelic Therapy (Domino). Come sempre Jon Hopkins sa come sorprendere tutti quanti, in primis se stesso: questo nuovo album sfugge ad ogni facile catalogazione, contaminato com’è da elementi che variano dall’ambient alla classica. Un’opera che più di tante altre si richiama alla psichedelia: siamo in zona avanguardia senza se e senza ma e non poteva esserci scelta migliore.

Silk Sonic – An Evening With Silk Sonic (Warner Music). La nostra carrellata elettronica si conclude con una relativa divagazione sul tema: se si parla di release dance di queste settimane e ci si riferisce alla cosiddetta musica da ballo, impossibile non segnalare l’album creato dalla strana coppia formata da Bruno Mars e Anderson .Paak: come far rivivere il funk degli anni d’oro e renderlo fresco, moderno e attualissimo

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