English version below
Il Museo e Centro Culturale della Palestina di Bristol è l’unico in Europa. L’unico spazio al di fuori del territorio occupato che onora la cultura e la tradizione palestinese, che offre un’opportunità di riscontro tra pubblici diversi. L’Inghilterra presenta un contesto particolare da un punto di vista storico. Nel 1917, fu un paese chiave nello stabilire le basi per la fondazione dello stato sionista con la dichiarazione di Balfour. Nell’ultimo secolo, i giovani attivisti dell’isola britannica furono un’avanguardia essenziale nel movimento contro la guerra in Vietnam, in Iraq e ora a Gaza. Nell’ultimo decennio, la città di Bristol propone un luogo innovativo ed inclusivo.
Performance, presentazioni di libri, discussioni politiche, sul tema della Palestina
Il museo fu aperto a giugno 2013, ed è aperto a iniziative varie – performance, presentazioni di libri, discussioni politiche – sul tema della Palestina. Lo spazio è coordinato soltanto da volontari ed offre un’ampia selezione di risorse sulla storia dei territori palestinesi: dalla costruzione del muro dell’apartheid, alle varie tradizioni musicali e culturali che vi regnano. Il museo introduce i vari gruppi attivisti che attraverso gli anni si sono mobilizzati per la difesa dei diritti palestinesi, e invita a partecipare alla loro rete.
Vari musicisti, di Gaza e della Cisgiordania, suonano strumenti come l’oud in questi spazi, raccontando una versione della storia spesso censurata dai libri scolastici occidentali. Accademici come Ilan Pappé vi hanno presentato i propri studi attraverso gli anni. Per chi è interessato ad imparare di più sulle varie voci della resistenza palestinese, o a coordinare iniziative in supporto agli orrori vissuti da coloro sono vittime del genocidio in corso a Gaza, consiglio di consultare il sito per varie risorse, e di visitare Bristol.
ENGLISH VERSION
Bristol’s Palestine Museum and Cultural Centre: the only one in Europe
Bristol’s Palestine Museum and Cultural Center is the only one for Palestine in Europe. The only space outside the occupied territory that honours Palestinian culture and tradition, which offers an opportunity for feedback between different audiences. England, where the museum rests, presents a particular context from a historical point of view. In 1917, it was a key country in establishing the basis for the founding of the Zionist state with the Balfour Declaration. Over the last century, young activists on the British Isle have been an essential vanguard in the anti-war movement in Vietnam, Iraq and now Gaza. Over the last decade, the city of Bristol has offered an innovative and inclusive place.
The museum opened in June 2013, and is open to various initiatives – performances, book presentations, political discussions – on the theme of Palestine. The space is coordinated only by volunteers and offers a wide selection of resources on the history of the Palestinian territories: from the construction of the apartheid wall, to the various musical and cultural traditions that reign there. The museum introduces the various activist groups that have mobilized over the years for the defense of Palestinian rights, and invites you to participate in their network.
Various musicians, from Gaza and the West Bank, play instruments such as the oud in these spaces, telling a version of the story often censored in Western schoolbooks. Academics like Ilan Pappé have presented their studies to you over the years. For those interested in learning more about the various voices of the Palestinian resistance, or in coordinating initiatives to support the horrors experienced by those who are victims of the ongoing genocide in Gaza, I recommend consulting the site for various resources, and visiting Bristol.
Credits: Palestine Museum