A 30 anni esatti dall’uscita nelle sale del terzo capitolo della saga Beverly Hills Cop – Un piedipiatti a Beverly Hills, arriva sulla piattaforma Netflix il quarto film dal titolo Un piedipiatti a Beverly Hills: Axel F. Al centro della storia c’è sempre l’inossidabile poliziotto di Detroit, Axel Foley, nei cui panni è ancora in piena forma l’altrettanto inossidabile Eddie Murphy.

Axel Foley torna a combinare guai a Beverly Hills

Nonostante ogni capitolo della saga di Beverly Hills abbia avuto un regista diverso, la produzione rimane sempre saldamente nelle mani esperte di Jerry Bruckheimer, nome che già da solo è garanzia di azione e divertimento. In questo quarto capitolo, che si è fatto decisamente attendere pure troppo, Eddie Murphy torna dunque a vestire i panni di Axel Foley, poliziotto combinaguai dallo spirito arguto e la parlantina fin troppo spedita.

Al suo fianco ci sono nuovi partner, ma anche vecchie conoscenze: Joseph Gordon-Levitt, che interpreta il giovane detective Bobby Abbott, mentre tra le fila dei cattivi c’è un magnifico Kevin Bacon (l’attore di Footloose e Codice d’Onore – tra i tanti interpretati – più invecchia e più migliora) si cala nei panni del malvagio capitano Cade Grant.

Tornano invece dai film precedenti Judge Reinhold (nei panni del solito buon pasticcione Billy Rosenwood) e John Ashton (il saggio e sempre più scorbutico John Taggart, oggi divenuto comandante), come anche Paul Reiner e Bronson Pinchot. Ma a tenere banco tra sparatorie e corruzione, è il rapporto che Foley/Murphy ritrova con la figlia Jane Saunders interpretata da una brava, ma forse troppo in ombra, Lisa Eilbacher.

La trama del 4o capitolo

Dopo la scomparsa misteriosa di Billy Rosewood, il tenente del Dipartimento di polizia di Detroit, Axel Foley, torna a Beverly Hills per indagare sulla corruzione all’interno del Dipartimento di polizia. Nelle indagini è affiancato dalla figlia Jane, e dall’ex-fidanzato di quest’ultima, Bobby Abbott. La trama è farcita di complotti, sparatorie, inseguimenti, corruzione ma è impreziosita anche dalla storia tra un padre e una figlia che non sanno come fidarsi l’uno dell’altra perché rimasti distanti per troppo tempo e dalla verve dei vecchi amici detective che non vogliono rinunciare all’adrenalina della vita da poliziotti.

Eddie Murphy

Axel Foley fa centro

L’operazione Axel F è vincente. Certamente più del secondo e del terzo capitolo, ma non arriva a divertire come il primo, mitico film del 1984. L’adrenalina c’è, la storia anche, ma il quarto capitolo risulta più serio, più quadrato, meno goliardico del film d’esordio, assolutamente impareggiabile.

In realtà è proprio questo suo differire dal capostipide a farne un film godibile e per nulla in odore di pura e semplice reunion. Oggi i protagonisti sono cresciuti, maturati, ognuno ha un vissuto alle spalle, e le caratteristiche del 1984, seppur mai sopite, sono state smussate e plasmate. E qui sta la forza di questo Axel 4. L’operazione poteva risultare stucchevole e lacrimosa, ma soprattutto adatta solo ed eslusivamente a chi a quel tempo era adolescente o poco più, e invece la regia di Tom Mosley ne ha fatto si, un sequel, ma anche un film a sé stante che non vuole per forza strizzare l’occhio al botteghino del grande successo del primo film ma nemmeno posizionarsi alla fine della classifica.

Ne esce un action-movie di tutto rispetto, coinvolgente, mai banale né noioso, che si – e non potrebbe essere altrimenti – corre sul filo lanciato dal film d’esordio ma non ne vuole per nulla arrivare a fare né la copia, né un clone post datato. Axel F si regge così sulle proprie gambe, grazie ad una buona regia, ad una buona storia, a interpreti maturi mai macchiette di sè stessi giovani, e non da ultimo sulla colonna sonora, quella si identica per tutti e 4 i film che ne caratterizza ormai il marchio.

Kevin Bacon e Eddie Murphy

Perché quando partono le prime note di Axel F l’iper conosciuto tema musicale, di genere elettronico, del film del 1984 Beverly Hills Cop – Un piedipiatti a Beverly Hills e dei suoi sequel, eseguito da Harold Faltermeyer è già Eddie Murphy, è già Axel Foley, è già Beverly Hills Cop. Nel 1985 il disco singolo contenente il brano arrivò ai vertici di numerose classifiche in tutto il mondo e nei decenni seguenti rimase estremamente popolare. E ancora oggi nell’accompagnare le vicende del 4o film risulta accattivante, brioso, incollato perfettamente al mix adrenalico che passa sullo schermo.

Condividi: