La valorizzazione dell’arte contemporanea puo’ essere veicolata, oggi, grazie al rapporto tra scienza, matematica e tecnologia; quadri e opere d’arte vengono presentati in maniera innovativa, regalando nuove emozioni e coinvolgimenti di diversa natura. Cambiano le esperienze e gli approcci, ma il fine resta uguale, apprezzare la bellezza, il talento, l’eccellenza. Arte contemporanea e innovazione tecnologica si stimolano così a vicenda e favoriscono anche la creatività aziendale, creando innovazione. E quando l’artista lavora con l’ingegnere, con il tecnico, o lo scienziato possono nascere opere esclusive.

Ma l’artista ha un approccio diverso dall’ingegnere, direte voi, sì, certamente, ma quando riescono a collaborare sono fonti di creatività, mixando diversi punti di vista. Il valore aggiunto è il percorso e il procedimento, che possono essere esportati in ambiti diversi.

Un esempio è TABI, che ho potuto ammirare a Genova, Tangible Bit, tavolo interattivo multi-touch in grado di riconoscere oggetti al contatto (principio Tangible Bit) e accompagnare l’utente ad esplorare e navigare nel contesto in cui l’oggetto è stato concepito tramite una narrazione coinvolgente. Da un semplice contatto con un oggetto si apre una dimensione, uno spazio di comunicazione totalmente nuovo, all’interno del quale si racconta la storia di un prodotto o un progetto, una vera e propria magia narrativa. Protagonista, in questo caso, è l’opera conosciuta in tutto il mondo, Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, opera in ceramica esposta al Museo della Ceramica di Savona. Il progetto vede come protagonisti SPX Lab, in collaborazione con IMATI Genova – Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche – con il Consiglio Nazionale delle Ricerche e la Fondazione Museo Ceramica di Savona. 

In che modo la tecnologia puo’ dialogare con l’arte?

Per la realizzazione di questa nuova modalità di interazione con un’opera d’arte contemporanea, viene impiegata una nuova tecnologia basata sulla tangible interaction, ovvero controllare un’applicazione attraverso oggetti, sviluppata da Massimiliano Margarone, CEO di SPX Lab – “stiamo utilizzando Ta.bi di SPX Lab, un progetto di tavolo interattivo multi touch in grado di riconoscere oggetti al contatto e accompagnare l’utente ad esplorare e navigare nel contesto in cui l’oggetto è stato concepito tramite una narrazione coinvolgente” – dice Massimiliano Margarone – “immagini e video raccontano le caratteristiche, la storia e il contesto dell’oggetto e le informazioni visualizzate sullo schermo si integrano con l’oggetto appoggiato, creando un continuo tra reale o virtuale”

INTER-CH è il nome del progetto finanziato da Regione Liguria di durata biennale che mira alla formazione di nuove professionalità altamente interdisciplinari per lo sviluppo di esperienze interattive nella valorizzazione dei beni culturali. L’iniziativa utilizza modalità di interazione fisico-virtuali innovative, coniugando competenze di computer grafica e di interfacce uomo-macchina (come tavoli interattivi, visori per la realtà virtuale o aumentata) con conoscenze del contesto culturale a cui queste tecnologie vanno applicate. Il fine ultimo è una diffusione nuova, emotiva e coinvolgente del patrimonio storico-artistico, ligure in particolare.

Le interfacce innovative quindi, eventualmente integrate con altri stimoli (immagini, video, suoni, testi), evocano nel visitatore suggestioni ed emozioni, vogliono essere in INTER-CH uno strumento a servizio dell’opera d’arte e dell’artista: permetteranno una nuova fruizione dell’opera e veicoleranno il messaggio in maniera efficace e coinvolgente.

Quale è il rapporto tra scienza e arte in questo progetto? 

“Matematica e arte sono in relazione fin dai tempi antichi. In questo contesto, la matematica è intesa come rappresentazione della realtà” – dice Tiziana Casapietra, Direttrice del Museo della Ceramica di Savona – “si pensi all’architettura e al design in cui le curve e superfici sono state usate per creare ambienti, edifici, prodotti. La matematica è anche intesa come identificazione di proporzioni armoniche: si pensi ad esempio, alla sezione aurea. Il rapporto tra matematica e arte si è mantenuto costante fino ai giorni nostri. Il progetto INTER-CH mira alla formazione di nuove professionalità altamente interdisciplinari per lo sviluppo di esperienze interattive nella valorizzazione dei beni culturali tramite l’utilizzo di tecnologie fisico-virtuali innovative (come tavoli interattivi, visori per la realtà virtuale o aumentata). Il progetto prevede il CNR-IMATI come soggetto proponente, SPX Lab come azienda partecipante e Fondazione Museo della Ceramica di Savona come ente sostenitore.  Il progetto è supportato dalla Regione Liguria nell’ambito di un programma di finanziamento di assegni di ricerca. Si è individuato nel Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto un’opera d’arte di grande interesse per lo sviluppo dell’attività di ricerca. Siamo convinti, infatti, che la fruizione immersiva dell’opera, ideata e sviluppata all’interno del progetto INTER-CH, possa contribuire a coinvolgere più intensamente il pubblico contemporaneo e ad accompagnarlo verso una comprensione profonda del lavoro di Pistoletto”.

L’attività di ricerca si propone di offrire una nuova lettura del Terzo Paradiso tramite la matematica: si sono studiate geometricamente le curve che compongono il simbolo dell’opera, definendo le equazioni che lo descrivono. “Il Terzo Paradiso puo’ essere interpretato come la composizione di tre curve che corrispondono ai tre elementi dell’opera e tali curve dipendono da parametri che consentono di modificarne la forma” – aggiunge la ricercatrice Chiara Eva Catalano – “a partire dalla formulazione matematica, si permette quindi ai visitatori una nuova esperienza di fruizione. Conoscendo i parametri costitutivi dell’equazione e avendo una rappresentazione digitale del Terzo Paradiso, i visitatori avranno la possibilità di interagire attivamente con la curva, manipolarla e percorrerla secondo i due orientamenti opposti. Per comprendere la dualità insita nel simbolo, si intende creare un’interazione collaborativa tra visitatori nella sperimentazione dell’opera stessa”.

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