Prendere spunto dai capolavori della letteratura vuol sempre dire fare i conti con supposizioni più o meno errate e determinati presupposti critici. Ecco perché Beduina di Alicia Erian non può prescindere da Lolita di Vladimir Nabokov e, al tempo stesso, non può esservi totalmente accostato. Non mancano, certo, elementi in comune, ma vi sono anche vistose differenze in questa storia che parla di pedofilia e molestie esplorando le varie sfumature della violenza e i contorti contorni dell’ossessione.

In primis, lo stile: più artificioso e raffinato in Nabokov di contro a una penna più diretta e informale in Erian. E, poi, ovviamente la voce: qui a raccontarsi è la protagonista stessa, mentre Lolita – pur incarnando il titolo stesso dell’opera – è sempre filtrata dallo sguardo maschile di Humbert Humbert. Un’inversione di prospettiva che sicuramente rende il racconto meno fastidioso per chi legge.

Di cosa parla “Beduina”

Il fidanzato di mia madre si è preso una cotta per me e lei mi ha mandato a vivere con papà“. 

Inizia così questa Lolita dal tono tagliente e scanzonato. Jasira ha solo tredici anni quando deve già confrontarsi con un corpo che cresce rapidamente e, soprattutto, con gli sguardi maschili che si fanno sempre più intrusivi. I suoi si sono separati quando aveva cinque anni e, da allora, ogni giorno passato in compagnia di suo padre è stato uno strazio. Figuriamoci doverci vivere insieme. Soprattutto in un periodo di grande cambiamento. Purtroppo questo trasferimento attirerà su di sé le attenzioni sbagliate, quelle di un uomo adulto che si approfitta della sua ingenuità.

Jasira non dice nulla a nessuno, pensa che quello sia amore. Cosa può saperne, infatti, lei dell’affetto e del prendersi cura quando i suoi la usano come feticcio per la gara tutta personale che portano avanti tra insulti, rimproveri e autocelebrazioni? E cosa ne sa del rispetto se lei è solo una “beduina”, una “leccatappeti”? Sullo sfondo la prima guerra del Golfo, in primo piano un’America che già ribolle di tutte le tensioni pronte a esplodere negli anni a venire.

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