Far coincidere i propri pensieri con le parole è un’impresa complessa per molti di noi, ma è ancora più difficile essere coerenti tra parole dette e fatti compiuti. 

Faccio subito un esempio che mi riguarda. Ho sempre pensato che i programmi offerti dalla nostra televisione siano, in generale, di basso livello e spesso ne discutevo a cena con amici dicendo: non sarebbe meglio ascoltare della musica con un bicchiere di vino rosso, o fare altro? Tutti d’accordo, ma la televisione restava al suo posto.

Per esprimere un po’ di coerenza ci vuole anche un po’ di coraggio. Allora, per continuare il nuovo anno con una nuova veste, ho deciso di eliminare il Televisore. Ora le mie serate sono molto più lunghe e interessanti ma soprattutto posso dire di aver fatto coincidere i miei pensieri con i fatti. 

In questo periodo non ho visto molta coerenza nel comportamento degli artisti, con mezze misure e prodotti artistici che mi lasciano perplesso, ma posso capirlo perché siamo tutti smarriti o nel caos. Ma dobbiamo avere fiducia nell’arte prima che negli artisti, alla fine noi ce ne andremo, le nostre opere resteranno. 

Nel mio scorso Blog vi parlavo dell’opportunità e della magia che possiamo trovare nel cambiamento di alcune abitudini. Vi anticipo che l’ascolto che vi propongo oggi potrebbe sembrarvi meno affine alle mie caratteristiche, ma fa parte dell’incurabile curiosità che amo condividere con voi.

We are Chaos è la proposta di oggi dove ascolterete le dieci canzoni dell’ultimo album di Marilyn Manson, pseudonimo di Brian Hugh Warner.

Il suo nome è stato creato unendo due figure iconiche statunitensi degli anni sessanta l’attrice Marilyn Monroe e il criminale Charles Manson. 
Artista dissacrante, musicista, pittore e attore. Recentemente si è visto nel quarto episodio di The New Pope di Sorrentino dove il cardinale inglese Sir John Brannox, interpretato da John Malkovich, cita Marilyn Manson fra le sue persone famose preferite. Manson interpreta dunque sé stesso.

La copertina del disco è un dipinto dello stesso artista intitolato Infinite Darkness e creato appositamente per accompagnare la musica dell’album. 
Questo disco sembra cercare una via d’uscita dal Caos imperante dell’artista ma anche da quello che percepisce del mondo esteriore.

Non tenta di sorprendere con effetti hard, ma piuttosto lavora su elementi che vanno dal rock al new wave, con l’intensità che caratterizza la musica Metal Industrial di Manson. Si riconoscono le influenze che vanno da David Bowie fino a Leonard Cohen – ascoltate Broken Needle – che Manson ha citato più volte nelle sue interviste.

Ma se devo scegliere un brano che ha attirato la mia attenzione è sicuramente Paint you with my love, un brano inaspettato per il suo lirismo tonale e un pugno allo stomaco per i suoi fan storici che probabilmente non si riconosceranno in questa canzone. 

Un brano lento, dolce e melodico in contrapposizione alla crudezza della voce di Manson. Alla fine del brano arriva il grido che lo riporta alla sua essenza primordiale: Quindi lascia che ti dipinga con il mio amore / Non è una condanna a vita / Ma un sogno di morte per te. 

Si tratta di un concept album collegato dai tormenti dell’animo umano e dall’immortale paura del confronto con la morte. 
Se è vero che essere creativi significa soffermarsi nell’incertezza e nella confusione, allora benvenuto Caos… 

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