(English translation below)
Si cercano esperti per valutare i potenziali effetti sulla salute dell’esposizione ai campi elettromagnetici. Questo l’invito lanciato dall’esecutivo europeo, che vuole creare dei gruppi di lavoro di esperti nei campi della biologia e tossicologia dotati di competenze trasversali e che contribuiscano all’elaborazione di un parere scientifico.

A richiederlo sono la Direzione Generale delle reti di comunicazione dei contenuti e delle tecnologie (CNECT), quella per la salute e la sicurezza alimentare (SANTE), la Direzione per l’occupazione gli affari sociali e l’inclusione (EMPL) e quella per la ricerca e l’innovazione (RTD).

La normativa europea dalla fine degli anni ’90 ad oggi

Il primo riferimento in materia è la Raccomandazione del Consiglio del luglio 1999 sulla limitazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici che fissa restrizioni e livelli di riferimento in materia.

Nel 2004, tenendo conto della possibilità riconosciuta dal Trattato sul Funzionamento dell’UE (TFUE) al Parlamento e Consiglio di adottare per mezzo di direttive requisiti minimi per il miglioramento dell’ambiente e condizioni di lavoro a protezione della sicurezza e salute dei lavoratori, è stata adottata la Direttiva 2004/40/EC che introduce prescrizioni minime in materia in materia di sicurezza e salute relative all’esposizione dei lavoratori a rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici). In seguito abrogata e sostituita da un’ulteriore Direttiva (2013/35/EU) attualmente in vigore e che lascia salva la possibilità per gli Stati, obbligati a trasporre la Direttiva nei rispettivi ordinamenti nazionali entro il 2016, di adottare misure più severe a protezione dei lavoratori.

Le valutazioni dei Comitati di esperti dalla fine degli anni ’90 ad oggi

Nel 1998 il Comitato Scientifico Direttivo presentò un parere sugli effetti dei campi elettromagnetici (EMFs) sulla salute, poi aggiornato nel 2001 dal Comitato Scientifico sulla tossicità eco-tossicità e ambiente (CSTEE) riconoscendo i possibili effetti degli EMF, campi di radiofrequenze e delle radiazioni microonde sulla salute umana.  Conclusioni confermate dai pareri successivi del Comitato scientifico sui rischi sanitari emergenti e di nuova identificazione (SCENIHR) del 2007, 2008 e 2015, che evidenziarono la necessità di ulteriori attività di ricerca e dati in materia.

Si tratta di documenti soggetti ad aggiornamenti, frutto di periodiche revisioni basate sull’evidenza scientifica e che tengono conto dei nuovi dati sui potenziali rischi alla salute umana. Gli ultimi riguardano le linee guida della Commissione internazionale sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP) del marzo 2020 che aggiungono informazioni in merito agli ultimi sviluppi della tecnologia del 5G relativamente all’intervallo di frequenze 100 kHz- 300 GHz.

Sono questi i temi su cui si dovrà esprimere il Comitato Scientifico sui rischi sanitari, ambientali e emergenti (SCHEER). I pareri richiesti sono in effetti due: uno in cui si chiede una valutazione di un’eventuale revisione tecnica della Raccomandazione del Consiglio del 1999 e della Direttiva del 2013 alla luce dei dati forniti nelle linee guida del marzo 2020 considerando l’intervallo di frequenze 100 kHz- 300 GHz.  La scadenza per presentare il documento è fissata al luglio 2022.

L’altro, invece, ha lo scopo di aggiornare il parere dello SCENIHR del 2015 alla luce dei recenti dati scientifici relativi alle frequenze comprese tra 1Hz e 100 kHz. In questo caso il Comitato ha tempo fino al luglio 2023.

Le candidature come esperti che faranno parte del gruppo di lavoro dello SCHEER sono aperte fino al 14 novembre 2021 e vanno presentate attraverso uno specifico modulo online.

Esperti biologi e tossicologi desiderosi di nuove sfide professionali… fatevi sotto!

ENGLISH VERSION

Experts wanted to evaluate the health effects of exposure to electromagnetic fields: by November 14th

The European Commission has recently asked the Scientific Committee on Health, Environmental and Emerging Risks (SCHEER) for an opinion on the safety of electromagnetic fields. A group of experts in the fields of cell biology and biophysics but also vertebrate biology and toxicology is requested

Scientists are sought to assess the potential health effects of exposure to electromagnetic fields. Via a call for experts launched by the European executive which wants to create working groups of experts in the fields of biology and toxicology with transversal skills and who contribute to the elaboration of a scientific opinion on the subject.

The Directorate-General for Content and Technology Communication Networks (CNECT), the Directorate-General for Health and Food Safety, the Directorate for Employment, Social Affairs and Inclusion (EMPL) and the Directorate for Research and Innovation (RTD) have requested it.

European legislation
from the late 90s to today

The first reference on the matter is the Council Recommendation of July 1999 on the limitation of exposure of the population to electromagnetic fields which sets restrictions and reference levels on the subject.
In 2004, taking into account the possibility recognized by the Treaty on the Functioning of the EU (TFEU) for the Parliament and the Council to adopt, by means of directives, minimum requirements for the improvement of the environment and working conditions to protect the safety and health of workers, adopted the Directive 2004/40/ EC. This introduces minimum health and safety requirements relating to the exposure of workers to risks deriving from physical agents (electromagnetic fields), repealed and replaced in 2013 by a further Directive currently in force. Without prejudice to the possibility for States, obliged to transpose the Directive into their respective national laws by 2016, to adopt more severe measures to protect workers.

The opinions of the Committees of experts from the late 1990s to today

In 1998 the Scientific Steering Committee presented an opinion on the effects of electromagnetic fields (EMFs) on health, then updated in 2001 by the Scientific Committee on eco-toxicity and environmental toxicity (CSTEE) recognizing the possible effects of EMFs, radiofrequency fields, and microwave radiation. on human health. Conclusions confirmed by subsequent opinions of the Scientific Committee on Emerging and Newly Identified Health Risks (SCENIHR) of 2007, 2008, and 2015, which highlighted the need for further research and data on the subject.

These are documents subject to updates, the result of periodic reviews based on scientific evidence, and which take into account new data on potential risks to human health. The latest concerns the guidelines of the International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection (ICNIRP) of March 2020 which add information about the latest developments in 5G technology regarding the frequency range 100 kHz – 300 GHz. These are the topics on which the Scientific Committee on health, environmental, and emerging risks (SCHEER) is called upon to evaluate.

The requested opinions are actually two: one in which an assessment is requested of a possible technical revision of the Council Recommendation of 1999 and of the Directive of 2013 in the light of the data provided in the guidelines of March 2020 considering the frequency range 100 kHz – 300 GHz. The deadline for submitting the document is July 2022.
The other, on the other hand, aims to update the opinion of the 2015 SCENIHR in the light of recent scientific data relating to frequencies between 1Hz and 100 kHz. In this case, the Committee has until July 2023 to present the document.


Applications as experts who will be part of the SCHEER working group are open until November 14th, 2021, and must be submitted through a specific online form.

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