La nuova galleria di Almine Rech a Parigi: in tempi di silenzio, un’innovazione che fa rumore!
Almine Rech sta per aprire la sua seconda galleria a Parigi. E' la prova che in tempi di silenzio e di paralisi sono sempre gli innovatori ad avanzare.
Almine Rech sta per aprire la sua seconda galleria a Parigi. E' la prova che in tempi di silenzio e di paralisi sono sempre gli innovatori ad avanzare.
(English version below)
Una Parigi fredda con il naso in su, circondata da fitta nebbia, lascia la scena ad Avenue Matignon, non lontano dal Grand Palais, con la nuova galleria che apre le sue porte. La galleria Almine Rech Ruiz-Picasso si presenterà al pubblico il 21 gennaio, inaugurando la sua seconda sede nella capitale francese, luogo che comunica l’identità e lo stile dei suoi proprietari e delle loro origini. I loro spazi di esibizione si spargono non solo per Parigi, con un altra galleria in avamposto al 64 Rue de Turenne, ma per tutto il mondo, tra Bruxelles, Londra, New York e Shangai, offrendo uno sguardo cosmopolita alla medesima galleria. Come notato, la prima sede aprì a Parigi, casa dell’arte del nostro continente europeo, nel 1997. Di gallerie di arte contemporanea con vari sedi per il globo già ce ne sono, come la famosa Perrotin, concepita come spazio itinerante per l’Europa. Però, non si può non notare che la location della nuova galleria Almine Rech sia unica, considerato il quartiere e la strada che accoglie le gallerie più prestigiose, tra cui, appunto, Perrotin.
Almine Rech condivide una storia di lunga tradizione culturale con la sua galleria dal nome eponimo. Nata a Parigi con origini franco-vietnamite, Almine cominciò presto il suo tragitto artistico di disegno e pittura, virando poi verso l’estetica del cinema, e continuando il suo percorso all’École du Louvres. Almine Rech sposò nel 1997 Bernard Ruiz-Picasso, nipote del grande pittore, continuatore di quel progetto artistico, e custode di un’eredità intellettuale e culturale importante come quella di Pablo Picasso. Il rapporto con Barcellona e la Spagna è rimasto invariato per il fatto che i coniugi sono copresidenti della fondazione Picasso di Madrid e innegabilmente per il ruolo nella vita e nel patrimonio storico di un nonno speciale per Bernard – Picasso. Attraverso lo sviluppo di diversi progetti, lo spirito di quest’ultimo si adegua e si mette a suo agio, tra i toni e le melodie che lo hanno portato a viaggiare da Barcellona a Parigi, trasferendo tutto questo alla galleria che rievoca un viaggio a ritroso nel tempo, attraverso l’Europa, dove ogni metropoli si faceva amare e scoprire. Uno sguardo al passato può apparire malinconico in tempi come i nostri, eppure apre le porte ai sogni, di giorno e di notte.
E così si pongono domande in tempi che ci tengono fermi al nostro posto: ma un’arte surreale, si muta con il movimento? L’installazione nell’angolo di un sottoscala non potrà essere la stessa nel salone di un palazzo sontuoso. L’arte si abitua, si lascia contagiare dall’ambiente circostante? Questa domanda pone una lunga riflessione, nella quale diventa interessante comparare gallerie come Almine Rech, che ritroviamo con uno stesso spirito in diversi luoghi del mondo. In tale modo, Almine Rech e la sua galleria condividono una stessa voce in luoghi che influenzano un particolare metodo e la sua interpretazione, a seconda di dove ci si trova.
Con l’obiettivo di rimettere arte nel suo contesto storico, questa inaugurazione ricorda che il pezzo di arte contemporanea, spesso accompagnato da un mix di arte moderna, si sviluppa al passo con il suo mondo. Così, allo stesso modo, Calder e Picasso, la famosa mostra del 2016 esposta a New York, esaltò una lunga conversazione tra i due nipoti dei suddetti. Adesso, per l’inaugurazione della mostra del 21 gennaio, sarà esposto il lavoro di Kenny Scharf, Vaxi Nation, rivelando l’opera di un’artista fedele ad Almine Rech, ma nuovo ad Avenue Matignon. Questa è già la sua seconda mostra durante la pandemia, e mostra che chi riesce a rimanere in movimento, aiuta gli altri a indirizzare il loro sguardo verso un luogo della comprensione con più prospettive. Il suo primo show a New York, a settembre, esplorava le parallele tra AIDS e Covid-19 rispetto agli anni che furono scenario di queste due battaglie. Compagno di vita di Keith Harring, Scharf si esprime anche lui attraverso presente e passato, dimostrando ancora di più l’importanza della storia e il suo ruolo nel contatto tra artista e realtà. I suoi dipinti dimostrano i suoi umori, percepiti da tutti in tempi di amore e di tragedia.
Perciò, congratulazioni ad Almine Rech, perchè solo gli innovatori sanno cogliere l’occasione al volo per sviluppare e avanzare proprio in tempi di silenzio e di dubbio globale. Nel dubbio, si cresce. Non solo si apre uno nuovo spazio di creatività e sviluppo: la nuova galleria ha in riserbo un progetto del tutto nuovo. Similarmente allo stile Perrotin, che con il Perrotin Secondary Market si apre al pubblico con un’attività di mercato secondario, Almine Rech proporrà anche artisti non parte del proprio roster nel processo di vendita. Così, al piano terra degli edifici Haussman, che ricordano la tradizione di uno stile unicamente parigino, l’artista statunitense inaugurerà la galleria di cultura e origine spagnola. Il viaggio per Europa, se non per il mondo, esiste ancora.
ENGLISH VERSION
A cold Paris with its nose up, surrounded by thick fog, opens the scenery to Avenue Matignon, not too far away from the Grand Palais, and the new gallery which is opening along with its doors. The Almine Rech Ruiz-Picasso gallery will exhibit itself to the public on the twenty-first of January, with the inauguration of the second of its French venues, which position communicates the identity and style of its owners, alongside their origins. The spaces within which they fit their numerous exhibitions, are not only widespread throughout Paris, with another venue at 64th Rue de Turenne, but throughout the whole world, between Brussels, London, New York and Shangai, offering a cosmopolitan correspondence to the unfailing gallery. As noted, the first venue opened in Paris the, “home of art”, on our European continent, in 1997. Contemporary art galleries with several headquarters through the world are not rare, as, for instance, we find the distinguished Perrotin, discovered as a way of travel and cultural discovery in my first blog. Yet, we cannot ignore that the location of Almine Rech’s new gallery is unique, especially concerning its neighbourhood and street, which welcomes the most prestigious galleries, within which, Perrotin.
Almine Rech shares a story of continuous tradition with its gallery whose name is eponymous. Born in Paris with French and Vietnamese origins, Almine quickly undertook her artistic pathway, of drawing and painting, then orientating herself towards the world of aesthetics and cinema, subsequently continuing at the École du Louvres. Rech married Bernard Ruiz-Picasso in 1997, who continued the perpetual development of a future art project, alongside an intellectual and cultural legacy such that of Pablo Picasso. The relationship with Barcelona and Spain has remained since the spouses are co-chair of the Picasso Foundation in Madrid, and undeniably, for its role in the life and historical heritage of a special grandfather for Bernard – Picasso. Throughout the development of several projects, the spirit of the latter adjusts and makes himself comfortable, between his tones and his melodies, which led him to travel from Barcelona to Paris, present in the gallery which recalls a journey back in time, through Europe. There, each metropolis was loved and desired to be discovered. A glance in the past is only melancholic in times such as ours, yet it opens the door to dreams, during the day and the night.
In such ways, questions come to us in times when we are stuck to our chairs, to our feet: when art is surreal, does it mutate with movement? The installation in the corner of a cupboard will not be the same as the one in the hall of a sumptuous palace. Does art become accustomed, infected with its surroundings? This question leaves a long reflection, upon which it becomes interesting to compare galleries such as Almine Rech, which we find with the same spirit in different parts of the world. In this way, Almine Rech and its gallery share the same voice in locations which influence a particular method and its interpretation, depending on where one stands.
With the objective of replacing art within its historical context, this inauguration reminds the public that the piece of contemporary art, oftentimes mixed with modern art, develops apace with its world. Thus, in the same way, Calder and Picasso, the famous show exhibition of 2016 in New York, exalts a long conversation between both grandsons of the latter mentioned. Now, in the inauguration of the twenty-first of January, Kenny Scharf’s work, Vaxi Nation, will be exposed. This, revealing the piece of the artist loyal who remains loyal Almine Rech, yet new to Avenue Matignon. This is one of the biggest show of the pandemic, which shows that who succeeds in remaining in movement, will help the others in directing their look towards a place of comprehension with more perspectives. His first show was in New York, in September explored parallels between AIDS and Covid-19 if compared with the years surrounding both battles. Closely to Keith Harring, Scharf expresses himself through present and past, demonstrating even further the importance of history and of its role in the contact between artist and reality. His paintings transfer his moods, perceived by all in times of love and tragedy.
Thus, I offer my congratulations to Almine Rech, which innovators have taken a flying opportunity to develop and advance in the most global silence and doubt. In doubt, we grow. Not only does a new space for creativity and progress open: the new gallery has a completely new project in reserve. Similar to Perrotin’s style, Perrotin Secondary Market opens itself to the public with an activity of the secondary market, Almine Rech will do the same yet also including artists who are not part of its roaster for sales. In this fashion, on the ground floor of Haussman buildings which remind the tradition of a style uniquely Parisian, the American artistic will inaugurate a gallery of Spanish origins and culture. Travelling through Europe, if not through the world, still exists – it is still possible.
3 Commenti
Great read. Very interesting and inspiring.