(English translation below)
L’Europa, come il resto del mondo, continua a vivere le conseguenze di una pandemia che ha colpito tutti gli aspetti di vita sociale, personale e professionale. Mentre capi di stato ed esperti medici si incontrano per decidere che cosa è permesso fare, che cosa è diventato giusto fare, i locali musicali si riaprono al pubblico in un’atmosfera di speranza, perché non sia solo per qualche settimana. Alcuni paesi europei, tra i quali la Francia e l’Italia, avevano già aperto durante l’estate: adesso, è il turno di Spagna, Irlanda e Germania, le cui capitali sono grandi pilastri nel mondo della musica. Che cosa ci aspetta?

Il Black Country New Road di Berlino

Quando si parla di discoteche, di un ballo spensierato fino alle ore mattutine, non si può non pensare a Berlino. Tra settembre e ottobre, la maggior parte dei club berlinesi ha riaperto al pubblico. Le mascherine sono state rimpiazzate da sorrisi e grida di felicità di una gioventù pronta a reincontrare il proprio amore per le celebri discoteche berlinesi, finalmente riconosciute come istituzioni culturali dopo mesi di proteste per l’ingiustizia della loro chiusura. Tra le tante serate organizzate dal Lido di Berlino, consiglio in particolare Black Country, New Road: il locale riapre con una band unica e alternativa, capace di mescolare il jazz con altri stili musicali. Il palcoscenico apre ad un sestetto londinese che non aveva più suonato da prima della pandemia: l’occasione non va persa. Il prossimo incontro sarà il 9 novembre alle otto di sera, per coloro che amano uscire per scoprire nuovi stili musicali, mescolandosi con cultori dei più disparati generi, in una delle capitali culturali europee. Per entrare, i requisiti sono una prova di vaccinazione oppure un certificato di ricovero.

I talenti emergenti di Dublino

A Dublino, capitale irlandese e centro della musica tradizionale celtica, le discoteche non hanno visto la luce del giorno sin da marzo 2020, quasi da 600 giorni. L’approccio irlandese alla pandemia è sempre rimasto abbastanza rigido, e molte regole rimangono ancora oggi nell’accesso a questa nuova libertà: per qualsiasi serata, i biglietti vanno comprati con un minimo di 24 ore prima dell’evento. Il pubblico può stare sia seduto che in piedi, con un massimo di 1500 persone in piedi, e il vaccino rimane obbligatorio per entrare. Per le prossime settimane consiglio di girovagare tra i famosi pub e centri musicali che, durante la storia, hanno concesso il palcoscenico ad artisti locali e stranieri, offrendo un’opportunità di notorietà ai talenti irlandesi emergenti. Dal Workmans Club, al Whelans fino al Grand Social, tutti propongono eventi innovativi e stimolanti per una città amante della musica che può finalmente soddisfare i desideri della sua gioventù.

I jazz club di Barcellona

Infine, anche la Spagna riapre al mondo musicale. Un’altra città da non perdere per la riapertura dei suoi locali al pubblico è Barcellona. La chiusura dei club, come l’onnipresenza delle mascherine, sembrano ormai parte del passato: le uniche regioni che non hanno ancora riaperto sono Murcia e Aragón. Anche se i rischi e le preoccupazioni rispetto alla pandemia rimangono molte, che sia su un rooftop o un jazz bar, Barcellona è pronta a sostenere la sua prevalenza in quanto luogo di grande musica e cultura. L’11 novembre, il Café Vienés si trasforma, come magicamente, in un jazz club dalle nove di sera alle undici. Il suono del pianoforte, clarinetto, sassofono e ben altro, può essere accompagnato da un bicchiere di vino, un cocktail, e una grande selezione gastronomica. Il Café Vienés non è solamente un luogo di storia per la sua lunga tradizione musicale, ma anche un luogo celebre per le personalità che ci hanno lasciato una traccia, come Woody Allen, il New Orleans Rag Trio e i Barcelona Swing Serenaders.

È arrivato il momento tanto aspettato per re-incontrare il talento musicale di una gioventù che non ha potuto esporsi durante una pandemia, e quello di una tradizione di personaggi storici che hanno formato nuove correnti musicali da ieri ad oggi.

ENGLISH VERSION

A hot November awaits us in discos and beyond: here are the clubs of the best European night scene

Europe, like the rest of the world, continues to live the consequences of a pandemic that hit all sides of social, personal, and professional life. As heads of state and medical experts meet each other to decide what should be allowed to be done, what is right, just or fair, music hubs reopen to the public in an atmosphere of hope, wishing for the reopening not to be only for a few weeks. Some European countries, such as France and Italy, had already opened during the summer: now, it is Germany, Ireland, and Spain’s turn, which capitals are fundamental to the world of music. What is waiting for us?

The Black Country New Road in Berlin

When one talks about clubs, of a thoughtless, freeing dancing until the early hours of the morning, one can not think of Berlin. Between September and October, most Berlin clubs have reopened to the public. Masks have been replaced by smiles and screams of happiness coming from a youth ready to get back in touch with their love for Berlin famous clubs, finally recognised as cultural institutions after months of protest for the injustice of their closing. Amongst the many nights organised by Berlino’s Lido, I especially advise going to Black Country, New Road: the venue re-opens with a unique and alternative band that mixes jazz with other musical styles. The occasion must not be missed, as the stage opens to the London sextet that has not played since before the pandemic. Thus, the next appointment is on the 9th of November at 8 pm for those who like to get to know new musical realities, mixing themselves with lovers of different types of music in one of Europe’s cultural capitals. To enter, one must show proof of vaccination or a recovery certificate.  

Dublin’s emerging talents

In Dublin, the Irish capital for traditional Celtic music, clubs have not seen the light of the day since March 2020, nearly 600 days. The Irish approach to the pandemic always remained quite rigid, and there are still many rules to the access to this musical freedom: for any night out, tickets must be bought at least twenty-four hours before the event. The public can either be sitting or standing, with a maximum of 1500 people standing, and the vaccine remains compulsory to enter. Amongst the best nights out in the next few weeks, I would advise wandering around the famous pubs and musical hubs that, during history, have left the stage to local and foreign artists, offering an opportunity for Irish talents to put themselves forward. From Workmans Club to Whelans and Grand Social, one can find a myriad of innovative and stimulating events in a city for art lovers that can finally satisfy its youth’s desires.

The jazz club of Barcellona

Finally, even Spain reopens to the musical world. Indeed, Barcelona’s club opening is not to be missed. The closed status of the latter, as the omnipresent compulsory mask-wearing rule, now seems to be part of the past: the only regions that have not yet reopened are Murcia and Aragón. Although the risks and preoccupations concerning the pandemic are many, whether it is a rooftop or a jazz bar, Barcelona is ready to uphold its prominence as a place for great music and culture. On the 11th of November, the Vienés Café will transform, magically, in a jazz club from 9 pm to 11 pm. The sound of piano, clarinet, saxophone and much more, can be accompanied by a glass of wine, a cocktail, and a great gastronomical selection. Café Vienés is not only a historical venue for its long musical tradition: its famous status also stems from the personalities who attended it, such as Woody Allen, the New Orleans Rag Trio and the Barcelona Swing Serenaders.

The long-awaited moment to re-encounter the musical talents of a youth that was unable to expose itself during a pandemic, alongside the talent of a tradition of historical figures who shaped musical concepts up to today, has now come.

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