DdL Sicurezza: articoliamolo per capirci qualcosa
Lo Stato pensa davvero di arginare il dissenso con la repressione? Ddl Sicurezza, articoliamo le norme in modo semplice, per capirci di più.
Lo Stato pensa davvero di arginare il dissenso con la repressione? Ddl Sicurezza, articoliamo le norme in modo semplice, per capirci di più.
Sul ddl sicurezza ci sono troppe norme complicate che toccano vari temi caldi?
Vediamo gli articoli in carrellata, uno ad uno, semplificati, per capirci qualcosa e per essere persone sicure di essere consapevoli e libere, almeno col pensiero.
Premetto che gli articoli sono l’esito di un riassunto e di una semplificazione nell’ottica di
comprendere meglio il nocciolo senza addentrarsi troppo nel “giuridichese” e nei cavilli più specifici, per quanto possibile, con un linguaggio più “potabile”.
Se non è esaustivo c’è un dossier di 150 pagine (che si può tranquillamente o nervosamente
leggere).
Il ddl sicurezza è un disegno di legge approvato alla Camera e in corso di esame al Senato; è un insieme di 38 norme/articoli che agiscono, principalmente, a modificare alcune fattispecie (situazioni disciplinate dal diritto) del codice penale.
Sono di vario tipo, si passa da norme su resistenze a pubblici ufficiali, a materia antimafia, ad aggravanti su accattonaggio di minori, truffe agli anziani, manifestazioni con blocchi stradali, occupazioni di immobili, rivolte carcerarie dei detenuti ecc…
Per tirare un po’ le somme…
Nota positiva? il ddl è una mossa certamente politica, perché spetta a magistrati (pubblici ministeri che fanno le indagini) e poi ai giudici condannare o meno, a seconda dell’interpretazione delle leggi, della costituzione e delle direttive europee, caso per caso, a discrezione propria e del collegio di chi giudicherà.
Quindi ci appelliamo alla loro lungimiranza e al buonsenso, sperando che, allora, il fascicolo su un gruppo di attivisti per il clima o contro le guerre e la vendita delle armi che si siede per strada venga archiviato, per pensare a problemi seri, tipo i reati di corruzione per l’appalto dei rifiuti, in crescita, fino al giorno in cui, purtroppo, tutti/e non ci sederemo neanche sulla stessa merda, ma sopra la plastica che il nostro pianeta non smaltisce e sta ingurgitando protestando in silenzio. Noi siamo a fare, per lui, resistenza passiva…sotto qualche raffica di vento e uragano che tanto poi “passa”.