Mercoledì 3 aprile 2024 alle ore 17.00, inaugura, presso le sale della Galleria della Biblioteca Angelica di Roma, prestigioso spazio espositivo adibito alle mostre di arte contemporanea, il progetto De Aqua – 30 artisti riflettono sull’acqua, a cura di Stefania Severi, promosso e organizzato dalla FUIS – Federazione Unitaria Italiana Scrittori e Federintermedia, fortemente voluto dal Presidente della FUIS, Natale Antonio Rossi.

Acqua: composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Certo questa definizione scientifica non spiega tutte le implicazioni sociologiche, culturologiche, filosofiche, teologiche, storiche, scientifiche legate a quest’elemento. La mostra DE AQUA vuole essere una collettanea di meditazioni di un gruppo di artisti su questo elemento vitale. (dal testo critico della curatrice Stefania Severi)

Lina Passalacqua, Riflessi di Ghiaccio, 2012, olio su tela, cm 80×50

Con questa esposizione, realizzata in collaborazione con Apriti Sesamo Cooperativa Sociale Onlus, si intende far riflettere in prima istanza gli artisti e poi tutti coloro che visiteranno la mostra sul tema dell’acqua che, in quest’epoca di grandi cambiamenti climatici e di tante problematiche politiche, è diventato centrale come non mai per la popolazione mondiale.

L’Acqua. Gli artisti e le loro opere

Le riflessioni degli artisti sono chiaramente espresse nelle loro opere. Ma quali sono?

In esposizione 30 opere di altrettanti artisti i quali hanno offerto variegate interpretazioni del tema: l’acqua come elemento fisico, metafisico e panteistico; la visione mitica; i risvolti politici e sociologici; il rapporto con l’arte. Varie le tecniche: pittura (acquerello, olio, encausto), scultura (gesso, ceramica, porcellana), grafica, grafica al computer, vetrata Tiffany, libro d’artista, fotografia, arazzo. 

L’acqua è veramente fonte di vita, infatti l’uomo è formato al 63 per cento circa di acqua, è dunque il caso di partire proprio da questa riflessione preliminare per Patrizia Molinari. 

Patrizia Molinari Isola, 1996 – foto stampa inkjet su carta cotone su carta giapponese cm 100×80

Alla dimensione religiosa, espressa dall’acqua che Mosè fa sgorgare dalla roccia nel deserto di Tsin (Vittorio Pavoncello), si aggiunge quella che assegna all’acqua stessa, in una visione panteistica, una dimensione metafisica (Raffaella Menichetti). 

Al rimando alla concezione mitica delle divinità marine greco-latine (Massimiliano Kornmüller e Isabella Tirelli) fa eco la creazione di nuovissime entità marine (Anna Caser). 

La citazione classica dei viaggi di Ulisse nell’Odissea omerica pone l’accento su letteratura e mare (Rita Piangerelli). 

L’acqua come elemento naturale è contemplata allo stato solido di ghiaccio (Lina Passalacqua e Romana Vanacore), e allo stato gassoso nella formazione delle nuvole (Roberto Mannino).

Le acque sulla terra sono investigate nella loro totalità di globo terraqueo (Lidia Bagnoli), nello scorrere lento del fiume (Massimo Campi), nella calma del lago (Maria Luisa Passeri), nel silenzio brulicante dello stagno (Piero Varroni) e nel moto ondoso del mare, che affascina al punto da essere reso con tecniche diverse: olio su tela, acquerello su stoffa, scultura in gesso e immagine grafica al computer (Lucio Castagneri, Carolina De Cecco, Raffaele Della Rovere e Antonella Iovinella).

E certo il mare rimanda all’estate, alle vacanze, ai bagni ed eccoci tutti ad invidiare i bagnanti (Anna Dell’Agata e Placido Scandurra).

I tragici eventi storici contemporanei dei naufragi nel Mediterraneo sono ricordati dal ritrovamento del corpo del piccolo siriano Aylan (Lillo Santoro) e da un terribile naufragio nel canale di Sicilia (Angelo Falciano) eventi che risalgono entrambi al 2015.

E veniamo all’acqua e all’arte ed ecco apparire Venezia, in tutto il suo splendore (Sandro Trotti), le eleganti fontane di Roma (Raffaele Arringoli) e il Parco dei Mostri di Bomarzo in un’interpretazione quasi psicanalitica (John David O’Brien). All’arte futurista si rifà l’arazzo con un dinamico zampillo (Maria letizia Volpicelli). E la citazione colta del termine oltremare, tra realtà al di là del mare e una particolare tonalità di blu, rimanda all’arte concettuale (Luigi Manciocco).

Il problema della siccità è grave ed è bene rifletterci, sia pure con un po’ di humor (Lucio Trojano). 

L’acqua è bella anche in casa se è quella di un acquario (Giulio Cavanna), o quella che accoglie un bel pesciolino come avviene in una lampada Tiffany (Michela Cesaretti).

Oltre a questi velocissimi appunti, nello scorrere del testo ho voluto dedicare, ad ogni opera, considerazioni più puntuali che offrano vari spunti di riflessione.

Gli artisti, uomini e donne quasi in pari numero, sono: Raffaele Arringoli, Lidia Bagnoli, Massimo Campi, Anna Caser, Lucio Castagneri, Giulio Cavanna, Michela Cesaretti, Carolina De Cecco, Anna Dell’Agata, Raffaele Della Rovere, Angelo Falciano, Antonella Iovinella, Massimiliano Kornmüller, Luigi Manciocco, Roberto Mannino, Raffaella Menichetti, Patrizia Molinari, John David O’Brien, Lina Passalacqua, Maria Luisa Passeri, Vittorio Pavoncello, Rita Piangerelli, Lillo Santoro, Placido Scandurra, Isabella Tirelli, Lucio Trojano, Sandro Trotti, Romana Vanacore, Piero Varroni, Maria Letizia Volpicelli.

Nel catalogo, a cura della FUIS, i testi di Natale Antonio Rossi e Stefania Severi ed una poesia di Marco Corsi.

Vernissage e apertura

L’inaugurazione sarà mercoledì 3 aprile 2024 ore 17.00 e sarà aperta fino all’8 aprile 2024
Orari: tutti i giorni feriali ore 11.00 – 19.00; domenica chiuso

Gli incontri

Nel corso dell’evento sono previsti i seguenti incontri tematici la cui partecipazione è gradita, libera e gratuita (come dovrebbe essere l’accesso all’acqua potabile):

/ Venerdì 5 aprile ore 15.30 – 18.00
Incontro sulla tutela della proprietà intellettuale, focus sul diritto di seguito, sulla contrattualistica per l’arte e su Federintermedia, organismo di gestione collettiva del Diritto d’Autore.

/ Sabato 6 aprile ore 17.00 – 19.00
I poeti leggono le loro poesie sull’acqua. 

Ringrazio gli artisti tutti che hanno risposto con sollecita premura alle mie richieste e, soprattutto, per essere quello che sono, coloro cioè che vedono il mondo in modo “ex-centrico” suscitando sempre in me quell’entusiasmo che mi spinge a dichiarare che la vita è bella perché l’arte la rende bella. (dal testo critico della curatrice Stefania Severi)

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