È uscito il 12 aprile il nuovo album Pastiche nato dall’insolita collaborazione tra Francesco De Gregori e Checco Zalone. Il comico accompagna al pianoforte il poeta e cantautore romano in un album fatto di 15 brani. Un vero e proprio pastiche in cui possiamo ascoltare pietre miliari del principe, l’ironia di Zalone, storiche canzoni di diversi artisti italiani, e anche qualcosa di inedito.

Pastiche in maniera molto ironica, leggera, ma sopratutto poetica ci ricorda che non bisogna per forza essere seri per essere veri. Permettere che la comicità e l’ironia passino in secondo piano, o che vengano catalogate come pratiche di basso valore artistico, è un errore che lasciamo fare a chi si prende troppo sul serio. Si può essere profondi e veri anche suscitando un sorriso.

De Gregori-Zalone: un duo di amici

La strana coppia De Gregori-Zalone è un duo artistico che non ci aspettavamo. Eppure i due sono grandi amici che si frequentano da tempo. Checco Zalone, alla conferenza stampa tenutasi al Santeria di Milano l’11 Aprile, dice che tra i due è nata subito un’amicizia. Ma l’idea di suonare insieme nasce come una marachella. A casa di De Gregori, mentre lui cucina una carbonara, Checco si mette a suonare il piano. Da lì lentamente e per gioco si è arrivati a Pastiche. L’album però non è una semplice divertissement ma il vero incontro musicale di due artisti.

La forza del duo sta nel suo essere imprevedibile e sulla carta inconciliabile. Uno dei cantautori italiani più famosi e un altrettanto famoso comico e regista. Istintivamente cerchiamo di trovare tra loro punti in comune, e prima di Pastiche forse saremmo stati in difficoltà a farlo. Ma evidentemente basta la loro amicizia a far funzionare Pastiche. Un album senza pretese che ha semplicemente voglia di esprimere musica e amicizia. In Pastiche convivono serenamente la natura poetica di De Gregori e la firma ironica di Checco, che non è solo un comico ma un pianista. Tuttavia, non si tratta di un gioco tra amici, ma un album di musica che sorridendo ci ricorda che per essere veri non serve essere seri.

I brani di “Pastiche”

Tra le canzoni presenti in Pastiche, troviamo i grandi successi di De Gregori come Buonanotte Fiorellino o Rimmel. Ma i due cantano e suonano anche canzoni di altri artisti come Putesse essere allegro di Pino Daniele, Storia di Pinocchio di Nino Manfredi o Pittori della domenica di Paolo Conte.

Lo zampino di Checco Zalone non si limita alle sue mani sul piano forte ma si esplicita nella canzone La prima Repubblica, già colonna sonora del suo film Quo vado, ma sopratutto con la canzone Alejandro presente nell’album Pastiche. Una canzone ironica in pieno stile Zalone. Zalone e De Gregori cantano in un finto spagnolo la storia di Paolo e Alejandro, un’amore in crisi a causa dell’andropausa.

L’inedito “Giusto o Sbagliato”

Spicca in mezzo al disco Pastiche la canzone Giusto o Sbagliato, inedito presente anche in una versione con orchestra. Una canzone che parla della vita, o almeno ci riflette un po’ su. De Gregori canta un confronto con il proprio passato, per tirare le somme, per fare un bilancio. Capire se questo bilancio è positivo o negativo, giusto o sbagliato è difficile e forse impossibile. Questa canzone in stile My Way, brano a cui esplicitamente il cantautore dichiara di essersi ispirato, è un sorriso sereno verso il passato. Una strada fatta anche di errori e di carte difficili da giocare, ma che dopotutto è la propria vita ed è stata bella così, giusta o sbagliata.

C’è stato un tempo/ vissuto già/ parlarne adesso/ che senso ha/ che avevo fame ed ho rubato/ ed ho inghiottito tutto/ ed ho sputato/ ma è stato bello/ giusto così/ giusto o sbagliato

L’album Pastiche non andrà in tour. Lo stesso De Gregori ritiene Pastiche un progetto bizzarro che è bene che abbia un suo inizio e una sua fine. Per ora i due artisti hanno programmato due date presso le Terme di Caracalla, a Roma, il 5 e il 9 Giugno. I biglietti sono già in vendita su TicketOne.

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