Gli esseri umani hanno sempre avuto bisogno di credere a qualcosa che li distacchi dalla realtà per avvicinarsi a tutto quello che di misterioso si trovasse in una dimensione non comprensibile con la ragione e la logica, ma anche per esplorare nuove fasi dell’esistenza perchè l’essere umano sarà sempre attratto dal mistero, dal thriller, dalla curiosità di lasciare anche solo per un attimo la nostra dimensione forse per incontrare tutto quello di ancora irrisolto.

L’esoterismo, le religioni, il mistero

Guardandoci intorno l’ambiente che ci circonda è pieno di simboli esoterici che vanno dalla storia allo studio delle religioni che hanno portato all’approfondimento della disciplina chiamata esoterismo.

Aristotele usò il termine esoterico per denominare gli insegnamenti riservati ai discepoli, cioè l’istruzione svolta per una ristretta cerchia di adepti o seguaci della materia.

Potrei citare infiniti esempi ma scelgo di soffermarmi su un edificio realizzato dall’architetto Milan Tabacovici a Aran in Romania dove era membro della loggia massonica progettando un’edificio definito il Tempio massonico che venne considerato l’edificio più importante di carattere storico del territorio, dove possiamo trovare svariati simboli che rimandano all’arte del reale.

Giorgio Attanasio e il suo nuovo thriller

Può capitare che non tutti gli edifici ci possano portare in dimensioni e esperienze considerate positive, come è accaduto al protagonista del thriller che vi propongo : Due minuti di inferno il nuovo thriller di Giorgio Attanasio.

Dove viene narrata una vicenda che potrebbe capitare a ognuno di noi e che può spaventarci ovvero: perderci fuori da percorsi stabiliti, viaggiando in strade che non conosciamo senza sapere cosa fare, intorno a noi solo la campagna e l’inizio di una semplice apparizione incarnata in un bambino, una casa non conosciuta e una famiglia che lo ospita aspettando il carro attrezzi per trasportare l’auto in panne.

Ogni sicurezza veniva a mancare e quello che consideriamo realtà può vacillare in ogni momento, quando quello che vediamo non appartiene alla realtà che si allontana sempre di più dalla razionalità: il nostro mondo, le certezze che si arrampicano come scivolose gocce su un vetro.

La narrazione esplora le immagini oniriche che se da un lato creano della suspense dall’altra danno un ritmo incessante alla sua scrittura e alle vicende narrate, dove il lettore quasi senza accorgersene viene trasportato come una pallina tra realtà, sogno e misticismo.

“Siamo in un’epoca particolare nella quale purtroppo impera la scelta opportunistica di un ateismo privo di valori etici. Un modello di moralità che sempre più spes­so si sta imponendo come il fertile substrato sul quale poggia­re la spinta alla deificazione di sé stessi. Una spinta che, però, ha come effetto secondario, la lenta e inesorabile accettazione dell’idea che il male, sotto ogni forma ed in ogni sua sfaccet­tatura, sia in fin dei conti un prezzo accettabile da pagare per godere appieno dei benefici di quella scelta” – le parole dello scrittore Giorgio Attanasio a proposito del tema portante del romanzo.

Il finale a sorpresa si abbatterà sui personaggi a cui erranno concessi due minuti di inferno.

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