Nel concetto di eco-biocentrismo si riflette l’antica concezione orientale olistica di Macrocosmo (l’universo che ci circonda) e Microcosmo (le forme di vita, tra cui la nostra): mondi speculari ed interconnessi governati dalle stesse leggi.
Rupert Sheldrake definisce l’essere umano e tutte le forme viventi come microcosmi di onde in sintonia con un macrocosmo formato altresì da onde. Ogni membro della sua specie, attinge alla memoria collettiva della specie, si sintonizza con i membri passati e a sua volta contribuisce all’ulteriore sviluppo della specie. Una vera e propria risonanza morfica di specie, che permette una evoluzione ed un interscambio tra passato e presente. Anche i batteri ed i virus obbediscono a questi campi morfici di risonanza.
La nostra percezione del mondo è estremamente limitata. Con la vista percepiamo solo i colori che non vengono assorbiti dagli oggetti. Vediamo la luce che gli oggetti riflettono e non gli oggetti come tali. I contorni dei corpi che vediamo si presentano diversi a seconda della frequenza con cui li osserviamo.
Tutte le nostre percezioni sono influenzate dal campo magnetico in cui siamo immersi, questo costituisce una griglia intorno alla Terra che trasmette le immagini, determina e mantiene le forme, permette il dialogo tra ioni e configurazioni: è il linguaggio della Materia.
Questa struttura elettromagnetica è in costante vibrazione, creando delle onde elettromagnetiche a bassissima frequenza (ELF) i cui picchi principali sono 7.83, 14.3, 20.8, 27.3 e 33.8 Hz.
Le radiazioni elettromagnetiche originano da differenze tra cariche elettriche in movimento, sono fenomeni ondulatori, composti da una parte elettrica e una parte magnetica, si propagano come onde alla velocità della luce sia nel vuoto che nella materia. Presentano diverse lunghezze d’onda in base alla loro frequenza di propagazione: più l’onda è lunga minore è la frequenza.
Nel 1950 Schumann scopre che la risonanza tra la cavità stratosferica della terra e quella inferiore della ionosfera produce una frequenza costante che vibra a 7,83 Hz (onde di Schumann) al secondo, creando un’onda positiva stazionaria di energia che si accumula nel tempo. La superficie della Terra e la ionosfera interagiscono come due armature di un gigantesco condensatore, dove la Terra è la parte negativa e la ionosfera la parte positiva.
Sin da quando Schumann ha pubblicato i risultati delle sue ricerche, vi è stato chi, come il medico dottor Ankermueller, ha collegato immediatamente la risonanza di Schumann con il ritmo alfa del cervello (circa 8 Hz).
Lo scienziato Herbert König (successore di Schumann all’università di Monaco di Baviera) ha dimostrato che effettivamente esiste una correlazione fra le frequenze di risonanza di Schumann ed i ritmi del cervello.
I ricercatori hanno scoperto che quei 7,83 Hz delle onde di Schumann risuonano alla stessa frequenza dell’ippocampo nel nostro cervello.
L’ippocampo fa parte del sistema limbico, relativo alla sopravvivenza, alla memoria e alle emozioni.
Wever nel 1974 fece un esperimento su studenti volontari all’interno di bunker schermati e constatò che se mancava il segnale di 7,8 Hz, gli studenti diventavano temporaneamente disorientati. Appena il segnale veniva nuovamente riattivato si ristabilizzava la funzione cognitiva.
La Scienza Cartesiana basa le sue affermazioni su circa il 10% del Tutto, il restante 90% dell’Universo è composto da Massa Oscura, cioè non luminosa che non emette e non assorbe Luce e quindi non interagisce con il campo Elettro-Magnetico ma probabilmente col Campo Elettro-Debole.
Ne deduciamo che Il classico modello materialistico è inadeguato a descrivere la Realtà Vibrazionale, occorre rivolgersi a modelli che concepiscono l‘Universo in termini di Informazione piuttosto che di Materia.
Tutto è Informazione, ma con diversi linguaggi nei vari livelli. Il nostro stesso pensiero è energia ed informazione.
L’energia biologica è un Campo Elettromagnetico su cui si struttura il corpo fisico e grazie al quale può avvenire il controllo di tutte le funzioni biochimiche.
L’aspetto dualistico del mondo proprio delle filosofie orientali trova la sua conferma nelle realtà fisiche e biologiche.
Da una parte osserviamo la materia misurabile, tangibile e analizzabile attraverso i suoi atomi, molecole, organi, farmaci, ecc., che gli orientali consideravano una forma bloccata o meglio rallentata di energia Yin/Yang, dall’altra il suo spettro elettromagnetico oscillatorio, espressione del dinamismo Yin/Yang.
Le biocorrenti circolano continuamente nel corpo umano. I nervi conducono impulsi elettrici a tutte le parti dell’organismo, da e verso il cervello, ma non è altrettanto noto che le proteine sono dei conduttori naturali e quindi trasmettono impulsi elettrici.
Il meccanismo che controlla le reazioni chimiche nelle cellule è rappresentato dalle oscillazioni elettromagnetiche, ovvero le frequenze, degli atomi delle sostanze coinvolte. Tutti i processi biologici sono controllati da un codice chimico che a sua volta è controllato da un codice di frequenza.
Ogni cellula possiede inoltre una sua caratteristica frequenza di risonanza e quindi un suo campo morfico.
La Biofisica studia la natura dell’essere umano partendo dal fatto che le molecole di DNA non sono soltanto puri elementi biochimici ma anche e soprattutto antenne capaci di emettere ed assorbire onde elettromagnetiche. Questo fatto, è stato purtroppo trascurato dalla quasi totalità dei biologi e solo uno sparuto gruppo di ricercatori ne ha fatto l’oggetto di attenti studi e sperimentazioni.
Il DNA non funziona solo come matrice della sintesi proteica ma come una stazione radio primaria, si contrae quando riceve fotoni in eccesso e si espande quando riceve fotoni in difetto.
Questo fenomeno pulsatorio è presente in tutte le relazioni tra organismi viventi sia biologiche, sia fisiche, comportamentali e psicologiche.
Registrare queste informazioni e utilizzarle per influenzare in modo mirato quelli che appaiono dei disordini globali o settoriali dell’organismo è una prospettiva di primaria importanza a livello medico.
A questo punto apriamo un capitolo fondamentale della medicina: come conciliare i campi elettromagnetici creati dall’essere umano col mantenimento della salute e dell’equilibrio biologico. La sfida del 5G è una di queste, ma sarà argomento di un prossimo post.