Film attesi 2021: i 10 titoli che speriamo di vedere al cinema
La nostra top ten dei film 2021. Tutto quello che si sa (e che non si sa) del futuro del grande schermo, con la speranza di vedere presto in sala questi probabili capolavori.
La nostra top ten dei film 2021. Tutto quello che si sa (e che non si sa) del futuro del grande schermo, con la speranza di vedere presto in sala questi probabili capolavori.
Ci vuole un po’ di speranza. Semplicemente ne abbiamo bisogno. Il modo migliore (e forse l’unico che ho) per metterne un po’ in un mio pezzo è quello di guardare avanti e parlare dei film più attesi nel 2021. Questo di solito è un tipo di articolo che viene fatto nei primi giorni dell’anno, visto però che i cinema sono chiusi e che di titoli di rilievo sostanzialmente non ne sono usciti ho preferito raccogliere le idee in questi giorni e farlo uscire ora. Prima di iniziare una nota di precisazione: non vi è alcuna certezza su date di uscita, modalità di distribuzione (streaming/cinema), quindi facciamoci forza e speriamo di vedere più titoli possibili in sala.
Se qualcuno fosse interessato alla condizione delle sale cinematografiche e al futuro del mercato, più avanti scriverò un articolo in merito (simile a quello dello scorso anno), al momento la confusione è troppa e le informazioni troppo poche. L’unica cosa che mi sento di dirvi è che i cinema continueranno a esistere, al massimo cambierà un certo tipo di business.
Iniziamo a parlare dei film più attesi nel 2021 dal mio punto di vista:
“Un giorno Dio deciderà di scendere sulla terra e di girare un film. Quel giorno verrà annunciata la nuova opera di Paul Thomas Anderson”. Ecco amici, quel giorno pare essere arrivato. Il progetto, con il titolo di lavorazione Soggy Bottom, sembra essere un ritorno di Anderson ai suoi amati anni ’70. Il cast al momento vede Bradley Cooper e l’esordio di Cooper Hoffman, il figlio del compianto Philip Seymour Hoffman che aveva un grande sodalizio con il regista californiano. Purtroppo non si sa altro ma leggendo la citazione iniziale (che ovviamente è del sottoscritto) avrete capito che quando si tratta di Paul Thomas Anderson non sono propriamente lucido e imparziale.
Mad Max: Fury Road è uno dei migliori film del decennio passato. Vien da sé che un nuovo lavoro di George Miller in uscita quest’anno debba rientrare in questa lista. Anche di questo progetto non si sa molto, pare sia una sorta di moderno Aladdin e che nel cast saranno presenti Idris Elba e Tilda Swinton. La curiosità è molta (ovviamente c’è anche attesa per il prequel su Furiosa con Anya Taylor-Joy).
Ogni trasposizione shakesperiana attira la mia attenzione. Figuriamoci se a realizzarla è uno dei fratelli Coen. I più attenti di voi avranno sicuramente già alzato le orecchie: sì, questa volta il duo si è diviso e al lavoro sull’opera vi è il solo Joel. A renderlo uno dei film più attesi del 2021 vi è indubbiamente il cast: Lord Macbeth sarà interpretato da Denzel Washington, Lady Macbeth da Frances McDormand.
A 90 anni, durante una pandemia globale, Clint Eastwood ha portato a termine un altro film. Tratto da un romanzo di N. Richard Nash e sceneggiato da Nick Schenk ( gli stessi di Gran Torino e The Mule) Cry Macho vede protagonista della storia un’ex star di rodeo (interpretata dallo stesso Eastwood), che dopo essere diventato un fallito allevatore di cavalli, nel 1978 accetta di riportare un figlio a casa dal padre, allontanandolo così dalla madre alcolizzata. Durante il viaggio di ritorno dal Messico rurale al Texas, i due affronteranno sfide impreviste che potrebbero far trovare al disincantato e stanco cavaliere una possibilità di redenzione. Un altro imperdonabile andrà a aggiungersi al parco personaggi del regista statunitense e noi saremo lì ad ammirare. Ancora una volta.
Ovviamente abbiamo anche l’Italia tra i film più attesi del 2021. Oltre a titoli come il Diabolik dei fratelli Manetti o Freaks Out di Gabriele Mainetti, che dovevano uscire lo scorso Natale, abbiamo anche il film di Paolo Sorrentino per Netflix con Toni Servillo. Il film rappresenta il ritorno del regista a Napoli dopo 20 anni da L’uomo in Più, ci si aspetta un’opera intimista e personale, sulle orme del Roma di Cuarón. Non vedo onestamente l’ora.
Pablo Larraín è il miglior regista emerso negli ultimi vent’anni. Dopo una prima parte di carriera passata a raccontare la storia politica del suo Cile, negli ultimi tempi si è dedicato ai film biografici con due titoli meravigliosi come Neruda e Jackie, dando freschezza e innovazione a un genere sempre più piatto e autoreferenziale (oltre a lui anche Aaron Sorkin ha contribuito a questa causa). Dopo un ottimo lavoro con Ema (altro ritratto femminile ma originale, per me tra i migliori film usciti lo scorso anno) eccolo ritornare a un biopic con questo Spencer, opera basata sulla vita di Lady Diana. La Principessa sarà interpretata da Kirsten Stewart, una originale scelta di casting che desta molta curiosità.
Ovviamente nella mia lista non poteva mancare la Corea del Sud, in questo caso rappresentata da Park Chan-wook. Il regista della trilogia della vendetta (Mr. Vendetta, OldBoy, Lady Vendetta) torna al lavoro dopo qualche (troppi) anni in silenzio. La sua nuova opera pare essere un thriller con risvolti romantici, si è parlato di un parallelismo con Basic Instinct. Per occupare il tempo nell’attesa vi consiglio di recuperare il suo ultimo lavoro The Handmaiden, un vero masterpiece. Park Chan-wook è uno degli autori più attenti alla cura per l’immagine in circolazione, la sua filmografia dovrebbe essere alla base di ogni cinefilo.
Parto facendo una confessione: non sono un grande fan di Wes Anderson. Detto questo The French Dispatch rappresenta il suo ritorno al live action dopo il bel Grand Budapest Hotel e ha un cast letteralmente incredibile, vedere per credere. Non poteva non essere tra i film più attesi del 2021, anche perché doveva essere presentato già allo scorso Festival di Cannes.
Matrix è stato il film più influente per la mia generazione e probabilmente per tutto il cinema occidentale degli ultimi vent’anni. I due sequel non hanno, diciamo così, aiutato la causa. L’annuncio però di un Matrix 4 ha riaperto il vaso di Pandora, nessuno ha idea di cosa aspettarsi ma sa di volerlo aspettare. Al lavoro ci sarà solo Lana Wachowski senza la sorella Lilly, anche quest’ultima informazione non sappiamo che effetti potrà produrre. Ciò che è certo è che vedremo Keanu Reeves e Carrie Anne-Moss riprendere i propri ruoli.
Io sono un fanboy di 007, quindi il 25esimo film su James Bond (nonché ultimo dell’era Daniel Craig) è ovviamente tra i miei film più attesi del 2021. Dietro questa scelta vi è però un altro ragionamento un tantino più professionale. Il film di Bond è il termometro perfetto per comprendere lo stato delle cose nel mondo del cinema. Da inizio pandemia, ogni posticipo dell’uscita di No Time to Die è stato seguito dallo spostamento di tutte le finestre di lancio degli altri grandi titoli. Quando avremo la possibilità di vedere l’ultimo film di Bond in sala sapremo che la situazione, almeno per il mondo del cinema, ha fatto un passo in avanti verso la normalità. A inizio articolo parlavo di speranza, a chi riporla se non all’agente 007?
Ovviamente non potevo scrivere di tutti i film che attendo perché sono troppi. Cito qualche altro titolo in questo paragrafo: Blonde di Andrew Dominik (biopic su Marylin Monroe), The Way of The Wind di Terence Malick (annunciata come una esplorazione della teologia cristiana), Prisoners of Ghostland di Sion Sono (Sion Sono + Nicolas Cage, ditemi che non sto sognando), The Northman di Robert Eggers (uno dei registi del momento con un cast spaziale), The Green Knight di David Lowery (nuovo adattamento dal ciclo arturiano realizzato da un autore interessantissimo) e ovviamente Those Who Wish Me Dead di Taylor Sheridan (western al femmiline con Angelina Jolie diretto dall’autore ha ridato vita al genere).
Ce ne sono molti, molti altri ma ne parleremo nel corso di quest’anno. Speriamo almeno. Alla prossima.