Nel 2007 Hilary Swank – due volte premio Oscar con Boys Don’t Cry e Million Dollar Baby – produsse e interpretò un interessante film indipendente, basato su una storia vera molto attuale, Freedom Writers.

La pellicola, diretta da Richard La Gravenese – celebre regista di La Leggenda del Re Pescatore, L’Amore ha due Facce, P.S: I love you, L’uomo che sussurrava ai cavalli,  Paris Je T’aime, Beautiful Creatures, Dietro i Candelabri – racconta di una giovane insegnante, Erin Gruwell (interpretata dalla stessa Swank) alle prese con una classe molto particolare.

In questa classe, difatti, vi è il corso di riabilitazione del liceo di Long Beach in California, che mira a recuperare giovani disadattati, di svariate etnie, finiti a delinquere per svariati motivi.

Tra di loro, ad esempio, vi è Eva, di origine ispanica, il cui padre venne arrestato e condannato da poliziotti bianchi e da una giuria composta da soli bianchi, pur essendo una persona onesta, per via della falsa testimonianza di una gang rivale.

Eva Benitez ( April Hernandez Castillo – Dexter, E.R., Person of Interest, New Amsterdam), per questo, odia tutte le persone di etnia bianca, che per lei si credono tutte superiori.

Vi è Marcus (Jason Finn – Mercy Street e Falling Away), giovane afroamericano, che fin dalla prima adolescenza entra ed esce dalla prigione e per questo è stato cacciato di casa dalla madre.

Ben Daniels (Hunter Parrish – Atrabilious, Racthed, This is Us, Quantico), unico ragazzo bianco della classe, che è spaventato dagli altri e sta sempre vicino alla cattedra.

Erin, ispirata dal padre Steve, (Scott Glenn – Il silenzio degli innocenti, Caccia a ottobre Rosso, Daredevil, The Leftlovers), avvocato civilista difensore dei diritti umani, che la giovane considera come Atticus Finch de Il buio oltre la siepe, trova diverse difficoltà a farsi ascoltare.

Fin quando, dopo svariati tentativi andati a vuoto, trova una via insolita, spingendo i ragazzi ad aprirsi, attraverso la lettura di narrativa contemporanea.

Sarà soprattutto la lettura del celebre diario di Anna Frank e l’incontro con diversi sopravvissuti all’olocausto, a spingere il variegato gruppo di adolescenti a cercare veramente di cambiare.

Contrariamente a ciò che dice uno dei colleghi di Erin, assai prevenuto verso di lei e verso i giovani disadattati, la donna non ha nessuna intenzione di paragonare le vite dei suoi alunni a quella di Anna Frank.

Intervista alla vera Erin Gruwell

Semplicemente la sua storia offre loro ispirazione e speranza per un cambiamento, pur vivendo una situazione molto difficile.

Non è facile mettersi ad ascoltare gli altri, chiunque essi siano e a maggior ragione non deve essere stato facile per la vera Erin mettersi in gioco con adolescenti, con grossi pregressi criminali.

Tuttavia l’ascolto e l’empatia sono l’unico mezzo per arrivare ad una vera riabilitazione e a un vero cambiamento.

Beninteso: ascolto ed empatia non significa assolvere e giustificare, anzi, per cambiare bisogna essere consapevoli dei propri errori, grandi o piccoli che siano e delle proprie qualità.

Erin non giustifica mai i suoi ragazzi, anzi gli sbatte in faccia che stanno scegliendo una strada pericolosa per se stessi e per gli altri, una strada tristemente familiare, che rischia di portarli sulle orme di Hitler.

I suoi metodi innovativi, sulle orme della nostra Montessori, spingeranno i suoi alunni a denominare casa l’aula 203, quella dove fanno lezione con la prof Gruwell, che li ha spinti a fare la cosa giusta, anche a costo di sacrifici e rinunce.

Come dirà Miep Gies (Pat Carroll – E.R., La Sirenetta, Nancy Drew), la donna che nascose Anna Frank e la sua famiglia per 2 anni e riuscì a salvare il diario di Anna: “ho solo fatto la cosa giusta!” quando gli stessi alunni di Erin la definiscono un eroe.

Fare la cosa giusta

Come fece anche Antigone, nella tragedia greca omonima, decidendo di seppellire il fratello, Polinice, andando contro le leggi del nuovo re di Tebe, Creonte, che considerava il giovane un nemico per il suo assedio alla città.

Antigone decide di andare contro la legge umana, seguendo la legge divina.

Seguendo queste idee folli, Erin ha spinto i suoi studenti al diploma (alcuni erano i primi della propria famiglia) e alcuni di loro sono arrivati persino alla laurea. 

Gli studenti di Erin scrissero insieme, sulle orme del diario di Anna Frank, Freedom Writers Diary, su cui è basato questo film, alla cui sceneggiatura ha collaborato la stessa Erin Gruwell.

Il lavoro della coraggiosa insegnante continua a dare i suoi frutti e si è allargata in altre scuole, prendendo esempio dall’aula 203.

Nel cast di Freedom Writers trovate anche Imelda Staunton, grande attrice inglese, che di recente ha interpretato la regina Elisabetta II nella serie cult The Crown.

La Staunton in Freedom Writers interpreta l’intransigente preside Margaret Campbell.

Trovate Freedom Writers su Prime Video, Rakuten, Google Play e Apple Tv.  

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