Periodo covid, ognuno è solo sul cuor della propria casa, ed è subito pizza. Ma nel cartone c’è una lettera d’artista.

È l’opera di Giulia Crispiani esposta al Maxxi di Roma all’interno della mostra Fuori Tutto, vincitrice del premio Giovani Collezionisti – Quadriennale 2020 e poi donata dalla stessa Associazione al prestigioso museo con cerimonia ad hoc il 4 luglio 2023.

Hanno partecipato all’evento molti invitati, tra cui i due avvocati esperti in diritto dell’arte Diego d’Ayala Valva e Francesco Salamone, e tanti collezionisti tra cui citiamo Flaminia Cerasi, e Giovanni e Clara Floridi.

L’opera Incontri in luoghi straordinari, titolo quanto mai azzeccato, consiste in un’installazione piuttosto articolata in cui al centro, su un supporto in pallet, sono impilati alcuni cartoni di pizza distribuiti a due ristoranti di Roma, per un totale di 3000.

Parte dell’opera “Incontri in luoghi straordinari” esposta al Maxxi di Roma

Giulia Crispiani e le sue lettere di ritorno

Utilizzati durante il periodo Covid per il servizio Just Est, da cui prendiamo in prestito il senso di una consegna a domicilio, sui cartoni di pizza è riprodotta la lettera che Giulia Crispiani ha inviato contestualmente ad altri 60 destinatari con tanto di foglio per “risposta di ritorno”.

Sullo sfondo dell’installazione una selezione delle risposte ricevute da Giulia Crispiani, in diverse lingue, utilizzate per comporre la lettera manifesto trascritta a parete. Parti di lettere più significative sono state selezionate e ricamate su tessuto.

Tra i materiali di cui si compone l’esposizione dunque oltre al cartone, fogli, tessuto, dobbiamo citare anche il sentimento degli avventori che hanno voluto raccogliere l’invito dell’artista consegnando le loro emozioni nella replica inviata a Giulia Crispiani. Si tratta di un vero e proprio epistolario tra persone estranee tra loro.

“Le lettere diventano luoghi di incontro tra il mittente e i destinatari e i cartoni delle pizze diventano possibili luoghi di incontro con soggetti sconosciuti. Con la sua azione l’artista attiva un’opera collettiva sulla quale non ha controllo, un non-finito in divenire, come una conversazione”, si legge nella didascalia al Maxxi.

Prima di essere vincitrice del premio Giovani Collezionisti – Quadriennale 2020, l’opera Incontri in luoghi straordinari era esposta nella Quadriennale d’arte 2020 FUORI, Palazzo delle Esposizioni 30 ottobre 2020 – 18 luglio 2021.

La giuria dell’Associazione Giovani Collezionisti l’ha selezionata come vincitrice proprio per aver saputo raccontare in maniera originale il grande dramma della pandemia, e solo ora ha donato l’opera al Maxxi.

L’Associazione Giovani Collezionisti

L’Associazione Giovani Collezionisti è una realtà nata nel 2003 con lo scopo di promuovere l’arte contemporanea attraverso nuovi potenziali collezionisti capaci di provvedere all’istituzione di collezioni private in grado di focalizzarsi sulle innovazioni artistiche dei nostri anni.

Fuori tutto è dunque una mostra davvero interessante a cura di Bartolomeo Pietromarchi che vi consigliamo di visitare assolutamente. Sarà presente al Maxxi fino al 25 febbraio 2024 e propone una selezione delle opere acquisite negli ultimi anni dal museo e non ancora esposte, realizzate da artisti più giovani e meno giovani.

Una riflessione su come provvedere alla divulgazione di capolavori normalmente conservati nei depositi, e darne diffusione in modo intelligente raccontando l’arte ai tempi moderni.

La mostra, piuttosto poliedrica per spunti e sollecitazioni culturali, propone molti grandi artisti di cui però citiamo per necessità di sintesi soltanto alcuni.

Tra questi molto interessante è l’installazione di Alfredo Pirri Compagni e Angeli ispirata alla splendida poesia che Antonio Gramsci scisse all’amata Tania dal carcere pugliese di Turi e intitolata La rosa di Turi.

Grandi elementi in plexiglass colorati lasciano traspirare la luce che mancò allo statista incarcerato per circa vent’anni durante il regime fascista, mentre piume adagiate sulla superficie riflettono il senso di libertà dell’autore di Odio gli indifferenti. Citiamo solo alcuni versi de La rosa di Turi:

“Sai, da un anno in qua, a cicli eterni

le stagioni sono in me.

Aspetto che compagni ed angeli

si uniscano con me.

Sollevo gli occhi all’improvviso,

vedendo boschi intorno a me,

andare in volo nel soffitto,

senza dimenticare che…

Sai, la rosa si è completamente ravvivata

anche se, da un anno in qua,

racconti e favole li ascolto dentro me. […]”

Lo scritto è stato anche fonte di ispirazione del brano omonimo del gruppo musicale pugliese Radiodervish.

Più avanti, l’opera di Jannis Kounellis, il re dell’Arte Povera, sostituisce le grucce di un appendiabiti con coltelli affilati che sorreggono cappotti. Una lacerante critica al conflitto che si instaura tra l’individualità del singolo e la società in cui si inserisce. Una fenditura molteplice che restituisce la complessità del vivere sociale.

Giuseppe Stampone lavora con la penna biro ad una reinterpretazione del più noto Viandante sul mare di nebbia di Caspar David Friedrich, e in Emigration made/Welcome to Rotterdam sostituisce l’elegante pensatore romantico che scruta l’orizzonte con due bambini africani che indossano maglie di noti calciatori olandesi. Lo sfondo è segnato dalla città di Rotterdam. L’autore torna in questo caso sulla polemica dell’emigrazione.

Luigi Serafini propone in mostra Codex Seraphinianus realizzato interamente con una grafia non decifrabile e un alfabeto completamente inventato che danno vita a lettere articolate e bizzarre frutto dell’intuizione dell’artista.

Di grande interesse anche Explores dell’artista Didier Fiuza Faustino. Di origine franco – portoghese, Faustino è architetto e lavora sul senso politico dello spazio nel quale albergano emozioni, società, relazioni. In particolare la sua critica è sulle prigioni politiche del mondo contemporaneo.

Carola Bonfili, classe 1981, porta in mostra un visore con cui esplorare la realtà virtuale e in L’osservatore nascosto indaga il mondo dell’ipnosi e permette allo spettatore di avvicinarsi ad un’esperienza di grande impatto.

In mostra anche Marinella Senatore, Mario Schifano, Fabio Mauri, Michelangelo Pistoletto, Francesca Grilli, Alex Cecchetti, Rosa Barba, Gianfranco Baruchello, Luca Patella e molti altri.

Al piano superiore Fuori tutto apre la sezione architettura a cura di Pippo Ciorra, Laura Felci, Elena Tinacci e la sezione fotografica a cura di Simona Antonacci. Non mancate!

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