Percorrere cammini è la mia passione. Zaino in spalla, affrontare i chilometri che mi separano dalla prossima tappa. Conoscere ogni metro del percorso scelto. Adattarsi a qualsiasi meteo, alla fatica, contare solo sulle proprie risorse; trovare un angolo di paradiso e riposarsi, circondati dal silenzio e dalla natura.

Meravigliarsi.

Incontrare persone del luogo e conoscere la loro cultura, immergersi nel loro mondo. Sviluppare la capacità di affrontare e risolvere ogni imprevisto. Mi piace soprattutto farli in solitaria perché sono un’occasione per ritrovare me stessa e la pace interiore.

Uscire da ogni logica di vacanza confortevole e costruire giornalmente la mia esperienza di viaggio. Questa volta scelgo un tratto del GR21 (un sentiero escursionistico a lunga percorrenza in Francia che va da Tréport a Le Havre) che si snoda lungo la Costa di Alabastro in Normandia.

Indicazione del percorso GR21

Il percorso è caratterizzato dalla presenza continua di falesie bianche, coste rocciose a picco sul mare, formatesi milioni di anni fa dall’accumulo di fanghi calcarei e scheletri di animali ormai divenuti fossili. La loro presenza rende vivace il paesaggio e anche il cammino.

Falesie di Hautot –sur- Mer

Questo tratto di costa fu protagonista il 6 giugno del 1944 del D-Day, l’invasione anfibia delle forze alleate che segnò l’inizio della fine della seconda guerra mondiale. Il percorso, oltre ad essere ricco di bellezze naturali, porta ancora i segni della storia. S’incontrano molte testimonianze di ciò che è avvenuto e forse per questo che il GR21 è considerato dai francesi il più bel percorso trekking di Francia, superando anche quelli dell’Isola di Réunion.

Costa di Sainte Marguerite- sur- Mer e un bunker crollato dalla Falesia

Il cammino GR21 corre quasi interamente sulla costa. Di tanto in tanto s’incontrano delle belle cittadine, mete estive dei francesi. Le spiagge sono ampie, sia di sabbia che di sassi. Ognuna è attrezzata con delle cabine che spiccano per i loro colori vivaci.

Cabine a Sainte Marguerite- sur- Mer

In alcuni tratti in cui le falesie non sono percorribili, si passa nell’entroterra, fra campi di grano, mais, fiori di campo dalle mille sfumature; fra fattorie e incantevoli manieri d’epoca, rigorosamente a graticcio. L’ambiente è molto curato e valorizzato in ogni sua parte.

Maniero a Bourg dun Blengre nell’entroterra della Normandia
Campi in fiore

Inizio il percorso GR21 a Dieppe e cammino fino a Quiberville. Sono le uniche cittadine che s’incontrano in questo primo tratto. Tutto il resto del cammino è rappresentato da spiagge e falesie alte e bianche che si slanciano dalla costa verso il cielo. Dieppe è famosa per essere stata la prima città in cui fu tentato uno sbarco nel 1942 che però non ebbe sviluppi, come ci racconta la storia. Permise tuttavia alle forze britanniche e canadesi di raccogliere preziose informazioni per lo sbarco definitivo che avvenne due anni dopo.

Quiberville è un piccolissimo borgo con una bella spiaggia; per chi volesse mangiare il famoso plateau di molluschi consiglio il ristorante L’Hutriere.

Il secondo giorno, dopo qualche chilometro, mi fermo alla Plage de Saint Aubin sur Mer per prendere fiato e un po’ di sole. Assistito al più rapido innalzamento di marea che mi sia mai capitato di vedere: in pochi minuti decine di metri di spiaggia sono inghiottiti dal mare, insieme a tutti i castelli di sabbia che i bambini si erano impegnati a costruire durante la mattinata. E anche agli asciugamani di turisti ignari e distratti.

I bambini sono abituati a questo fenomeno e non se la prendono… cambiano immediatamente gioco: con dei retini fanno a gara a chi raccoglie più alghe, correndo su e giù per i moli che arrivano fino al mare ormai alto. 

Alla fine di questa giornata arrivo a Veules les Roses, considerato uno dei borghi più affascinanti di Francia. Il paesino è molto curato e ogni giardino è ornato da piante di rose di tanti colori e profumi: un vero gioiello.

Consiglio vivamente di alloggiare al Relais Hȏtelier Douce France, un vecchio ufficio postale adattato ad albergo, in pieno centro storico.

La sera il borgo si anima e diversi gruppi musicali allietano i turisti: si canta e si balla per strada. Non faccio fatica a credere che i più famosi impressionisti abbiano trovato ispirazione per le loro tele in questi luoghi che stimolano la fantasia. Claude Monet e Guy de Maupassant hanno abitato qui per alcuni periodi della loro vita e prodotto qui le loro opere.

La storia di “ Punto Interrogativo” che fece la traversata atlantica per la prima volta

Il giorno dopo riparto e passo su un belvedere, dove trovo una segnalazione che mi incuriosisce: indica il punto in cui il piccolo aereo le Point d’interrogation nel 1930 iniziò a sorvolare la Manica per arrivare, dopo trentasette ore di traversata, a New York. Fu la prima traversata dell’Atlantico Parigi-New York!

Ricomincio il cammino GR21 sorridendo mentre rivedo la foto dei due aviatori e del loro piccolo aereo che segnò la storia dell’aviazione.

In questo cammino per distrazione, qualche volta mi sono persa. Allora ho seguito il consiglio di un abitante del posto per ritrovare il sentiero: per arrivare sulla costa puoi farti guidare dal vento dell’ovest, un vento forte e fresco che soffia dal mare e porta con sé l’odore di salsedine.

Alla fine di questa tappa si arriva a Veulette sur Mer e Paluel. Sono due paesini attaccati compresi fra alte falesie. Dentro una di queste c’è un museo a cielo aperto Memoire d’albatre, dove ci sono ancora intatti i bunker e cunicoli costruiti dai nazisti che, sospettando invasione dal mare, avevano fortificato la costa. 

Continuando il cammino si arriva a Fecamp.

Falesie

Le scogliere di Fécamp sono le più alte della Normandia (110 metri sul livello del mare). Arrivo in città passando per un percorso che affianca diversi bunker che facevano parte del Muro Atlantico. Nascosto dalla vegetazione, si trova anche l‘ospedale militare tedesco (visitabile solo su prenotazione). Questo luogo è un labirinto di gallerie scavate nella roccia calcarea, che nascondono grandi sale, binari di trasporto e cunicoli tenebrosi.

Arrivo alla spiaggia e guardo di là dalla Manica: solo 100 km mi separano dalla Gran Bretagna. Chiudo gli occhi e immagino il campo di battaglia. E mi commuovo.

Prima di lasciare la costa e arrivare nella città di Le Havre, s’incontra uno dei posti più affascinanti della Normandia: la scogliera di Etretat.

Frammenti di Falesie

Ci sono dei punti costieri bellissimi come la Foret de la Falaise d’Amont, dove si può camminare su un sentiero stretto a strapiombo sul mare, o la Manneport, un arco naturale scavato nella falesia. Anche la cittadina è molto caratteristica e pullula di turisti.

Arco Naturale a Etretat

Il mio cammino è terminato e prendo un autobus per arrivare a Le Havre che è una vera e propria città. E’ stata completamente ricostruita poiché rasa al suolo dai bombardamenti degli alleati. Non posso dire che mi sia piaciuta perché la ricostruzione non ricorda nulla della Normandia che finora ho visitato.

Consiglio di percorrere il suo moderno lungomare e di entrare nella Chiesa di St Joseph. Questa costruzione massiccia si erige per 107 metri, esattamente dove c’era la chiesa originale distrutta nel 1944 (sono rimaste solo due campane).

Fu costruita a forma di candela sia per un significato religioso sia perché fosse visibile da ogni punto della città e anche dal mare. E’ il simbolo della ricostruzione ed è stata considerata Patrimonio dell’Umanità nel 2005.

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