Pasticciotti a forma di pallina da tennis, pizze dedicate, immancabile la statuina del presepe, e ancora un cocktail (We are Sinners, il nome) e un liquore (il Black Sinner) e poi un dessert alla carota con tanto di cucchiaino di cioccolato a forma, ci sembra ovvio, di racchetta da tennis. E’ Sinner mania acuta ormai in tutta Italia, e non solo in Italia, ovunque infatti spopola il tifo per il tennista trentino.

Sinner è l’uomo del momento

Dopo il trionfo agli Australian Open 2024 e la recente vittoria all’ATP 500 di Rotterdam che lo ha catapultato di prepotenza al terzo posto del ranking mondiale (miglior piazzamento della storia per un italiano), Jannik Sinner, classe 2001, altoatesino di San Candido, cresciuto a Sesto un paesino in provincia di Bolzano (dove i turisti stazionano sotto casa sua in attesa di poterlo vedere e magari – speranza vana – farci anche un selfie) è decisamente l’uomo del momento.

Con 12 titoli vinti nel circuito maggiore, Sinner è il più vittorioso tennista italiano dell’era Open; nel suo palmarès un titolo Slam, un Masters 1000, quattro ATP 500, sei ATP 250 e una Coppa Davis. Nelle prove del Grande Slam ha conquistato l’edizione 2024 degli Australian Open, primo Major vinto in singolare maschile da un tennista italiano su una superficie diversa dalla terra rossa, mentre nel 2023 è stato semifinalista a Wimbledon. Insieme a Matteo Berrettini, è l’unico atleta italiano ad aver disputato almeno i quarti di finale in tutti i Major. Finalista alle ATP Finals nel 2023, nello stesso anno ha contribuito in maniera determinante, sia in singolare sia in doppio, alla vittoria della seconda Coppa Davis da parte della nazionale italiana, 47 anni dopo la prima.

Il successo, i “CarotaBoys”, la privacy, il libro

Tutto questo successo sportivo sembra però non aver dato alla testa al giovanissimo tennista che, pur annoverando tra i suoi fan i CarotaBoys suoi affezionatissimi tifosi che in poco tempo, vestiti proprio da carote, hanno scalato tutti i social, è un anti-social per eccellenza. E visto il carattere del ragazzo non stona il suo secco no a Amadeus che lo avrebbe voluto ospite nell’edizione appena conclusa del Festival di Sanremo.

Jannik Sinner con i CarotaBoys

Ma ce la farà il riccioluto fortissimo tennista a tenersi lontano dai riflettori che non siano quelli dei campi di tennis più blasonati? Chissà… per ora pare che la sua proverbiale calma e riservatezza la facciano da padrone nella sua vita, specie in quella privata che custodisce gelosamente anche grazie al muro che famiglia, parenti e amici storici stanno tenendo ben alto attorno a lui.

E proprio la sua calma, l’essere sempre, oltre che fortissimo, anche super concentrato e determinato in campo (e anche fuori) è il filo conduttore del libro Jannik Sinner. Passione calma di Martina Sessa (Kenness, 2023, 144 pagine, euro 16,10)

Jannik Sinner è il più forte giocatore della storia italiana? Si chiede l’autrice. La risposta non è ancora definitiva, ma tutto fa pensare che l’altoatesino si candidi a essere esattamente quel tennista: colui in grado di riportare in alto il tennis italiano e di poter superare anche chi ha scritto pagine gloriose di questo sport in passato.

In questi pochi anni, Sinner sta infatti bruciando tutte le tappe e con il tempo ha dimostrato di essere un fuoriclasse. Jannik è un talento naturale del tennis: come dimostra anche il suo tennis aggressivo, con un dritto e un rovescio mozzafiato da guardare che lo rendono un attaccante da fondo campo quasi unico nel panorama italiano e internazionale. Già candidato a essere uno dei protagonisti del tennis moderno e di tutti i tempi Jannik Sinner vuole mandare un messaggio chiaro: questo è solo l’inizio e il meglio deve ancora arrivare.

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