Nel libro di Chiara Ingrao, il dono di Blessing
Chiara Ingrao nel libro "La vita è un profumo" racconta la storia di Giovanna Calciati e della figlia adottiva, la dolce e sofferente Blessing.

Chiara Ingrao nel libro "La vita è un profumo" racconta la storia di Giovanna Calciati e della figlia adottiva, la dolce e sofferente Blessing.

E’ abbastanza diffusa, nel senso comune, la percezione che l’accoglienza, l’adozione o altre forme di inclusione sociale siano un percorso a senso unico che garantisce alle persone che ne hanno bisogno una sorta di “punto di arrivo”, di “porto sicuro”, oltre il quale la vita fa il suo corso in modo indifferenziato, un po’ pigro e soprattutto senza turbare niente e nessuno.
Insomma, diciamola tutta, si tende a prescindere dai rapporti umani “nuovi” che si possono creare in questa nuova condizione, per chi arriva e per chi accoglie. Ma nella realtà, non basta un po’ di retorica familiare, c’è molto di più. Soprattutto quando la “madre” è capace di mettere in campo tutta la sua intelligenza emotiva, la sua sensibilità e, sopra ogni cosa, il suo grande amore per “l’ospite” giunto da lontano, più che per una figlia, più che per una sorella, più che per un’amica.
E’ quello che racconta Chiara Ingrao in un libro originale e riuscito dal titolo La Vita è un profumo, (Baldini e Castoldi, pp 366, euro 20:00).

Si tratta di una storia vera, quella di Giovanna Calciati, una signora di Piacenza non ancora cinquantenne e di sua figlia adottiva Blessing di 17 anni proveniente dalla Nigeria, co-protagonista della storia con una personalità letteraria, artistica ed espressiva non da tutti. Perché, nel libro che l’autrice definisce “a due voci”, la voce di Blessing ci è data dalle sue poesie.
Chiara Ingrao conosce benissimo le personagge in questione, sa e ci racconta che, quando Blessing arrivò in Italia all’età di dieci anni, venne maltratta dalla prima famiglia che l’accolse. Poi finalmente, a diciassette anni, conobbe Giovanna Calciati, andò a vivere da lei e, più tardi, ne assunse anche il cognome e ne diventò inseparabile amica, trasmettendole amore, tanto, dolore, tantissimo, ricordi, molti e una bella quantità di poesie che in parte sono raccolte in questo libro che solo una scrittura versatile come quella di Chiara Ingrao poteva prevedere e a sua volta accogliere.
Durante lo sviluppo della storia le due personalità si affermano con gradualità acquistando una sicurezza che solo la fiducia verificata dell’altra persona che l’ama e la rispetta può conferire. Il rapporto in questo modo si consolida anche nelle piccole cose della vita quotidiana, uscire insieme a fare la spesa. Ma naturalmente il peso più forte è dato dalla speranza frustrata del lavoro acquistato e poi perso. Dalle esperienze di cura psichica spesso inadeguate e comunque insoddisfacenti. Dalle difficoltà relazionali e ambientali in parte determinate dall’esterno in parte frutto di un proprio triste bagaglio personale, lo stupro subito dal padre.
Nel racconto da osservatrice coinvolta ma molto discreta – Chiara Ingrao ha conosciuto entrambe le protagoniste della storia – il corpo di Blessing assume un ruolo centrale perché si esprime, sempre dolorosamente, ma cerca di lottare. Ingrassa, ingrassa, ma cucina moltissimo, impara bene la cucina italiana. In una sua poesia esprime quale sia per sé il valore dell’ingrassare. Chi la legge ne capisce il valore ben oltre il caso specifico e allora bene ha fatto Chiara Ingrao a regalarci tutta la corposa sezione della seconda parte del libro interamente dedicata alla dolce e sofferente Blessing che nel maggio del 2022 ha deciso di togliersi la vita.
In molte occasioni si capisce quanto Blessing amasse la vita e quanto volesse viverla fino in fondo. Quanto dolore le costassero le sue ferite, ma nonostante questo i desideri e le speranze di felicità erano chiarissime nella sue prospettive di vita. Poi è arrivata la sua libera scelta di porre termine a tutto e ha lasciato molto alle persone che le sono state vicino e molto altro ancora ha da dire oggi alle persona che vorranno ascoltarla, attraverso le parole conservate e restituite a tutti noi in questo libro da Chiara Ingrao.
