(English translation below)
Sin dall’avvio del suo mandato, la Commissione europea ha indicato il cancro come una tra le priorità principali in ambito sanitario. A seguito di un lungo lavoro di confronto con le parti interessate il 3 febbraio il tanto atteso Piano europeo per la lotta contro il cancro è stato adottato.

Oggi infatti la Commissione europea ha finalmente presentato il Piano europeo per la lotta contro il cancro. Attesa a fine 2020, la sua pubblicazione è stata posticipata a causa di impegni istituzionali improrogabili.

La scelta della data non è stata casuale: il giorno precedente alla Giornata mondiale per la lotta al tumore 2021, celebrata ogni anno il 4 febbraio come un’iniziativa globale volta sia a rafforzare la consapevolezza e la conoscenza della malattia attraverso iniziative educative, campagne di sensibilizzazione, sia per spingere all’azione, a un attivo coinvolgimento in una lotta contro un nemico che, purtroppo, nonostante i notevoli progressi della ricerca e il calo dei tassi di mortalità degli ultimi anni, non si è ancora arreso.

Questa brutta bestia infatti, ha un‘incidenza spaventosa nel nostro continente: colpisce circa la metà degli europei.

La lotta contro il cancro è la lotta dell’Unione europea”, ha affermato la Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, in un suo breve videomessaggio che ha anticipato la presentazione del Piano europeo per la lotta contro il cancro proprio il 3 febbraio. L’aumento dei casi impone la necessità di uno strumento comprensivo che, grazie a obiettivi chiari e concreti, offra misure per una efficace prevenzione (il 40% dei tumori possono essere evitati con stili di vita sani), una diagnosi precoce e un ampio accesso a trattamenti innovativi, e quindi contribuisca a migliorare la qualità di vita, fornendo un adeguato supporto ai pazienti, ai sopravvissuti e alle loro famiglie.

La battaglia contro il cancro è stata complicata dall’arrivo della pandemia di Covid 19 che, purtroppo, continua ad esser protagonista delle prime pagine dei giornali, nelle notizie radio e web e soprattutto, degli ospedali.

A pagarne il prezzo più alto sono stati in primo luogo le vittime di questo male. A partire dallo scorso anno, gli ospedali, centri di ricerca, organizzazioni di volontariato, i gruppi di supporto hanno registrato un drastico calo delle entrate e, conseguentemente, delle attività di prevenzione e cura.

Ma non solo. Le misure necessarie per contenere la diffusione del virus, la paura del contagio, la drastica riduzione dello staff medico e paramedico, delle attività di ricerca, lo stop dei programmi di sensibilizzazione a causa delle limitazioni negli spostamenti e l’interruzione dei servizi hanno comportato ritardi nelle diagnosi e quindi un aumento del tasso di mortalità.

Cosa è il Piano europeo per la lotta contro il cancro e quali i pilastri e gli elementi chiave su cui si fonda?

Concepito come una Comunicazione dell’esecutivo europeo, il Piano europeo per la lotta contro il cancro contiene sia misure legislative che non, con l’obiettivo di sostenere l’azione degli Stati membri nel controllo e nella cura del cancro.

I suoi quattro pilastri, in ognuno dei quali sono proposte azioni specifiche, rappresentano le fasi del continuum della malattia: prevenzione, diagnosi precoce, cura e post- trattamento.

Gli elementi chiave della pubblicazione sono:

  • uguaglianza intesa come pari opportunità per gli europei colpiti da un tumore, a prescindere dalla provenienza sociale e geografica, di accedere ai migliori trattamenti preventivi e curativi. Il Piano deve assicurare l’eliminazione di disparità, siano esse fondate su criteri geografici, sociali, etnici, di genere o di altri;
  • innovazione, a beneficio della diagnosi e della cura. Il Piano dovrà prevedere lo sviluppo di tecnologie avanzate e digitali che assicurino trattamenti terapeutici di qualità e un maggior impiego della medicina personalizzata;
  • concretezza con un focus su obiettivi realistici e strumenti concreti. Tra gli obiettivi il Piano include una progressiva riduzione del numero di consumatori di tabacco e di prodotti alcolici, mentre tra gli strumenti compaiono: la creazione di un Centro di conoscenze sul cancro, per coordinare le iniziative scientifiche e tecniche a livello dell’UE; lo sviluppo di programmi di screening innovativi, un’app dedicata alla prevenzione e la la costituzione di centri nazionali integrati di cancerologia nell’ambito di una rete UE;
  • interrelazione tra diverse politiche europee: l’interdipendenza tra diversi ambiti di interesse europeo, richiede una visione globale e comprensiva delle priorità, in particolare nei settori alimentare, ambientale, digitale e del mercato del lavoro.

Obiettivi così ambiziosi richiedono ingenti risorse e diverse fonti di finanziamento: a supporto del Piano sono stati stanziati 4 miliardi di euro provenienti da fondi di ricerca, dal Programma dell’Unione europea per la salute, Horizon Europe e altri Programmi europei.

Le linee guida ci sono. Le risorse anche. Ora bisogna dimostrare di saperle sfruttare.

Certamente la pubblicazione di una guida europea, seppure strutturata e orientata ad obiettivi concreti, non può rappresentare la bacchetta magica per eliminare il cancro. E’ chiaro che l’impatto economico della pandemia sulla cura del cancro avrà conseguenze negli anni a venire.

Appare tuttavia altrettanto chiaro l’insegnamento che dobbiamo trarre dalla pandemia: un approccio collaborativo, preventivo, lungimirante, necessario se vogliamo mitigare gli effetti annosi di una crisi sanitaria sulla lotta al cancro e raccogliere in un futuro, che speriamo sia prossimo, i frutti del nostro impegno.

ENGLISH VERSION

The EU Beating Cancer Plan is now a reality, from today!

Since the start of its mandate, the European Commission has identified cancer as a top priority in the health sector. Following a long discussion with interested parties, the long-awaited European Plan for the fight against cancer has been adopted.

The European Commission presented the EU Beating Cancer Plan (BCP). Expected at the end of 2020, its publication has been postponed due to institutional commitments that cannot be postponed.

The choice of the date was not accidental: the day before the World Cancer Day 2021, celebrated every year on February 4th as a global initiative both to strengthen awareness and knowledge of the disease through educational initiatives, awareness campaigns, both to push for action, for active involvement in a fight against an enemy that, unfortunately, despite the considerable progress in research and the consequent decline in death rates in recent years, has not yet given up.

This “beast” in fact, has a frightening impact on our continent: it affects about half of Europeans .

“The fight against cancer is Europe’s fight”, said the President of the Commission, Ursula von der Leyen in her short video message which anticipated the presentation of the European Beating Cancer Plan on 3 February.
The increase in cases imposes the need for a comprehensive tool, which thanks to clear and concrete objectives, offers measures for effective prevention (40% of cancers could be prevented with healthy lifestyles), early diagnosis, and a broad access to innovative treatments and therefore contribute to improving the quality of life, by providing adequate support to patients, survivors and their families.

The fight against cancer has been complicated by the arrival of the Covid-19 pandemic which, unfortunately, still continues to be the protagonist of the front pages of newspapers, radio and web news and above all, in hospitals.

The victims of this disease have paid the highest price. Since last year, hospitals, research centers, voluntary organizations, support groups have recorded a drastic drop in revenues and, consequently, in prevention and treatment activities.

But that is not all. The measures necessary to contain the spread of the virus, the fear of contagion, the drastic reduction of medical and paramedical staff, of research activities, the stop of awareness programs caused by travel restrictions and the interruption of services have led to serious delays in diagnoses – and therefore an increase in the mortality rate.

What is in practice the EU Beating Cancer Plan and what pillars and key elements underpin it?

Conceived as a Communication from the European executive, the EU Beating Cancer Plan both legislative and non-legislative measures with the aim of supporting the action of Member States in the cancer control and care.

Its four pillars, in each of which specific actions are proposed, represent the stages of the cancer continuum: prevention, early diagnosis, cure and post-treatment.

The key elements of this publication are:

-equality as providing the same opportunities to all Europeans affected by cancer, regardless of social and geographical origin, to access the best preventive and curative treatments. The Plan must ensure the elimination of disparities, whether based on geographical, social, ethnic, gender or other criteria;

innovation, for the benefit of diagnosis and treatment. The Plan must envisage the development of advanced and digital technologies that ensure quality therapeutic treatments and a greater use of personalized medicine;

delivery, with a focus on realistic goals and concrete tools. Among the goals the Plan includes a gradual reduction in the number of consumers of tobacco and alcoholic products, while the tools include: the creation of a Knowledge Center for breast cancer; the development of innovative screening programs, a prevention app and the establishment of Comprehensive Cancer Networks;

interrelation between different European policies: the interdependence between different areas of European interest requires a global and comprehensive vision of priorities, particularly in the food, environmental, digital and labor market sectors.

Such ambitious objectives require huge resources and various sources of funding: 4 billion euros from research funds have been allocated to support the Plan, the EU4 Health Programme,Horizon Europe and other European financial Programmes.

The guidelines are there. Resources too. Now you have to show that you know how to exploit them.

Certainly the publication of a European guide, even if structured and oriented towards concrete objectives, cannot represent the “magic wand” to eliminate cancer. It is clear that the economic impact of the pandemic on cancer treatment will have consequences in the years to come.

However, the lesson we must draw from the pandemic seems equally clear: a collaborative, preventive, forward-looking approach is necessary if we want to mitigate the long-standing effects of a health crisis on the fight against cancer and, in the future, reap the benefits and successes of our commitment.

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