Si esce men che meno riappacificati dalla sala dopo aver visto il nuovo lungometraggio di Matteo Garrone che giunge sui grandi schermi dopo essersi aggiudicato il Leone d’argento alla 80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

La storia, semplice e quanto mai coinvolgente, narra le vicende di due ragazzi del Senegal che partono per raggiungere l’agognata Europa.

Matteo Garrone racconta con passo lento l’odissea dei due protagonisti

Il regista romano opera in maniera intelligente optando di rinunciare in parte alla sua cifra stilistica rendendo veloce il montaggio, senza indugiare troppo con la macchina da presa, per spezzare un’emozione che rischierebbe di diventare troppo forte emotivamente o didascalica. Lo sguardo segue l’odissea dei due giovani rimanendo con un passo più lento che servirà anche per definire la vera identità del protagonista.

Ciò che colpisce non la solitudine dei due ragazzi ma l’incredibile solidarietà che si instaura tra i gli emigrati in fuga, una sorta di affiliazione, di sostegno continuo, un senso profondo di compartecipazione che sembra latitare nell’occidente industrializzato.

Garrone si permette appena di trasfigurare la realtà poeticamente in un paio di episodi introducendo dei momenti di poesia quasi a voler stemperare il carattere insostenibile delle situazioni portate sullo schermo.

L’epilogo: allo spettatore il compito di elaborare il proprio pensiero sull’emigrazione

L’epilogo appare quasi liberatorio, non conciliante, il protagonista è cresciuto, forse troppo in fretta, e scopre al sua identità fugace e sofferente.

Matteo Garrone, registra gli accadimenti e lascia allo spettatore l’opportunità di elaborare il suo pensiero sul fenomeno emigrazione, cosi mai attuale, senza forzare le situazioni, senza caricare d’enfasi un racconto che scorre lentamente.

Da segnalare la prova dei due attori protagonisti, Seydou Sarr e Moustapha Fall, due ragazzi non ancora diciottenni che incarnano con naturalezza e semplicità le peripezie di migliaia di persone e la loro ricerca di una vita migliore.

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