Non stiamoci a raccontare bugie: tutti vorrebbero avere un superpotere. E con tutti si intende proprio ogni singolo individuo che ha i piedi poggiati sulla Terra. E diciamoci anche un’altra verità: tutti i film che ci propinano costantemente, su questi supereroi che possiedono qualunque tipo di potere che la mente umana possa immaginare, non hanno fatto altro che accrescere sempre di più in noi il desiderio (più o meno conscio) di averne, a nostra volta, uno anche noi.

Probabilmente, quello della scelta del superpotere, è diventato anche la traccia di uno dei tanti temi che i bambini si trovano a dover scrivere per la maestra d’italiano. “Se potessi avere un superpotere, quale sarebbe e perché”; la traccia sarebbe più o meno questa.

Ma allora la domanda sorge spontanea: quale superpotere sceglierei per me? Saper volare? Essere superforte? Saper respirare sott’acqua? Oppure essere invisibile? Sicuramente Auggie sceglierebbe di essere invisibile.

Chi è Auggie?

È il protagonista del film Wonder, uscito nelle sale cinematografiche nell’oramai lontano 2017, ed ora disponibile sulla piattaforma digitale di Amazon Prime Video. Il film è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo, scritto da R. J. Palacio.

Nel cast sono presenti attori del calibro di Julia Roberts e Owen Wilson, nei panni rispettivamente di mamma e papà. Ma l’intera scena è rubata dal piccolo protagonista.

Auggie, diminutivo di August, è un ragazzino di 10 anni che ha una mamma e un papà divertenti e amorevoli, ed una sorella maggiore che gli vuole moltissimo bene. Ma allora perché sceglierebbe di volere essere invisibile?

Il motivo è semplice: Auggie ha una grave malformazione cranio-facciale causata dalla sindrome di Treacher Collins, e per questo motivo si è sempre sentito e visto diverso. Fino a quel momento la mamma gli ha fatto anche da maestra, e per questo motivo è sempre rimasto a casa, sia per paura di eventuali complicazioni sanitarie sia per paura della reazione degli altri bambini. Ma è giunto il momento per lui di andare alle medie e confrontarsi con il resto del mondo. E questo è motivo di enorme angoscia per lui.

Wonder e i temi della diversità e del bullismo

Nonostante si riveli dal punto di vista scolastico un ottimo alunno, Auggie trascorre le sue giornate a scuola in completa solitudine. Perfino al suo tavolo non si vuole sedere nessuno per mangiare con lui, perché viene percepito come troppo diverso.

È sempre al centro dell’attenzione, anche quando lui vorrebbe semplicemente diventare invisibile, e diventa vittima di bullismo per la sua diversità. Sul suo cammino, però, incontra anche qualche amico come Jack e Summer, due bambini dotati di grande sensibilità che riescono a far sentire Auggie accettato e capito.

Nonostante le molteplici difficoltà iniziali, Auggie non si arrende mai; grazie all’amore della sua famiglia e ad un’enorme dose di coraggio, piano piano riesce a farsi spazio nel cuore dei compagni e a sentirsi a suo agio nel mondo esterno, e non solo dietro le mura di casa.

Il film mostra come ancora al giorno d’oggi sia più importante apparire piuttosto che essere, che le apparenze la fanno da padrone e che il diverso fa ancora paura. Ma Wonder fa vedere anche che i pregiudizi (stupidi) possono essere demoliti con il coraggio e la gentilezza che, probabilmente, solo un bambino di 10 anni può avere in un modo così puro.

Il film dovrebbe essere visto da tutti, grandi e piccini, perché le lezioni che si possono imparare sono tante; soprattutto se le possiamo imparare dal nostro nuovo supereroe del coraggio e della gentilezza: Auggie.

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