Tempo di mare e bagni, per chi può permettersi il mare, vicino o lontano da casa che sia. E chi non se lo può permettere?

La piscina può essere una valida alternativa, quanto meno per mettersi a mollo e godere di un po’ di assenza di gravità in acqua.

Ecco perché vorrei proporvi due libri, diversi tra loro ma entrambi ambientati in piscina, ed entrambi dotati di una cosa a cui tengo particolarmente: l’ironia.

Sto parlando del libro illustrato Il tuffo di Jaquin Camp edito da Camelozampa e Piscina sto arrivando! un libro divertente di Tomo Miura edito da Fatatrac.

Il tuffo: mi butto o non mi butto?

Il primo, Il tuffo, ci racconta con leggerezza e ironia di un giovane intrepido che si prepara per un tuffo dal trampolino della piscina. Lui si prepara lì sul bordo del trampolino ma si perde a pensare a come tuffarsi, a cosa diranno le persone, a quanto è alto da lassù… e intanto si forma una lunga coda impaziente. Si tufferà, nella penultima pagina, questo posso anticiparvelo, ma non vi dico come 🙂

Lo stile dell’illustrazione de Il tuffo ricorda volutamente i disegni dei bambini e delle bambine, ed è colorato con i pennarelli, il che contribuisce ad avvicinare la storia che comunque molti lettori e lettrici avranno provato in prima persona. A quanti di noi è capitato di salire su un trampolino e non trovare il coraggio per tuffarsi?

Piscina sto arrivando! Ma non arrivo mai…

Piscina sto arrivando!, invece, ci racconta la storia di questo piccolo protagonista che sin dai risguardi si prepara ad entrare in piscina, ci si mette d’impegno ogni giorno ma… Ma ogni giorno qualcosa va storto: lunedì la vasca è talmente piena che non riuscirà a mettere nemmeno un piede in acqua; martedì in vasca non ci può entrare perché quel giorno non si nuota ma si pesca e lui non ha la canna da pesca; mercoledì si presenta con la canna da pesca ma al posto della piscina trova una pista di pattinaggio sul ghiaccio e lui è sicuramente vestito troppo leggero, col suo costume da bagno, per poter andare a divertirsi sul viaggio. E così via fino al sabato con cui si chiude la narrazione.

Ogni volta che il nostro protagonista torna in piscina si porta dietro un’attrezzatura in più, per essere pronto ad ogni evenienza ed ogni volta scopre con sconcerto di non essere, comunque, pronto ad entrare in piscina. Un gioco narrativo che procede per accumulo e che nella ripetizione genera attesa, suspense e divertimento.

Due albi illustrati, entrambi ambientati in piscina, che approfittano di questo luogo, sovraffollato in entrambi i casi, per raccontarci due elementi essenziali del mettersi alla prova: in Il tuffo ci troveremo con il protagonista ad affrontare una paura concreta, in Piscina sto arrivando! eserciteremo la pazienza e la resilienza: nulla fa desistere il nostro personaggio dal provare ogni giorno ad andare in piscina, capiti quel che capiti!

Due storie che mantengono inalterata la loro forza sia quando ci fermiamo al significato più di superficie, quello letterale, sia quando invece andiamo più a fondo e lasciamo che le storie scatenino il loro potere di metafora.

A voi piace la piscina?

Vi è mai capitato di trovarvi in situazioni come quelle dei nostri due protagonisti?

Buon bagno nelle storie con questi due bei libri divertenti e rinfrescanti!

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