L’albo illustrato scritto da Stefano Benni, con le illustrazioni di Gianluca Folì, è un viaggio magico per accompagnare i più piccoli, in questi primi giorni di scuola.

“La bambina sentiva delle voci che nessun altro poteva udire. Voci flebili, affettuose, una specie di richiamo. […] Venivano dalla camera del nonno, che era chiusa da quando lui se n’era andato. Dentro alla camera c’era un’antica biblioteca”.

A pochi giorni dall’inizio della scuola, abbiamo ricevuto uno splendido regalo da una coppia di amici. E gli amici, si sa, si riconoscono dall’attenzione e dalla sensibilità. La bambina che parlava ai libri, albo illustrato scritto da Stefano Benni e illustrato da Gianluca Folì, è un viaggio colorato e misterioso.

Ispirato e dedicato a Inge Feltrinelli, ci accompagna dentro l’affascinante vicenda di una bimba che ha il dono di ascoltare e comunicare coi libri. Un mondo onirico e magico dove si alternano le voci degli scrittori, ognuna con un timbro diverso; coi loro racconti di guerra e d’amore. In rima o in prosa, sottoforma di poesie e romanzi da scoprire.

Filo conduttore della narrazione è l’avvincente ricerca di un testo, di cui ormai esiste soltanto un’ultima copia, con lo scopo di far conoscere a tutti i suoi versi liberi e fieri. Lanciando un messaggio tenero e tenace insieme: delle storie bisogna farne tesoro, si tramandano con la scrittura, superano il tempo e lo spazio. Sono un’eredità imprescindibile.

Le copie di questo misterioso testo sono state bruciate, tanti anni prima, dai caccialibri. Figure losche che distruggono i libri, specialmente quelli che non piacciono al governo. La presenza di questo personaggio permette di affrontare un tema delicato, qual è appunto la censura. Concetto difficile per i bambini che non comprendono le ingiustizie e le logiche del potere.

Alla fine, la protagonista farà del suo dono e della sua passione una missione di vita: diventerà la regina dei libri, un’editrice dagli abiti sempre colorati. Realizzerà il suo sogno: lavorare in mezzo alle pagine, continuando ad ascoltare le loro voci e facendole conoscere agli altri.

Le bellissime illustrazioni, dai colori sgargianti, e la penna di Stefano Benni fanno di questo albo illustrato un piccolo gioiello da tenere in libreria. Per i bambini che si affacciano all’età scolare, mostrare l’oggetto libro come qualcosa di animato, che ci parla e a cui possiamo parlare, è un messaggio forte e coinvolgente.

In un paese dove si legge poco, riscoprire il piacere tattile della carta, puntare alla magia e alla curiosità è un buon inizio, per quel lungo percorso di studi che da piccini farà diventare grandi.

Leggere, farsi accompagnare dai racconti, dalle parole, fa crescere più forti e consapevoli. E laddove si aggirano ancora figure che, in alcuni casi, vorrebbero fare da caccialibri, diventa necessario custodire e amare i libri, come strumenti di espressione e libertà.

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