L’appocundria, quel sottile legame tra Napoli e Frida Kahlo – al Pan fino al 29 agosto
C'è una profonda affinità tra Frida Kahlo e Napoli. Non a caso è stata scelta proprio questa città per inaugurare la mostra sulla grande artista messicana.
C'è una profonda affinità tra Frida Kahlo e Napoli. Non a caso è stata scelta proprio questa città per inaugurare la mostra sulla grande artista messicana.
(English translation below)
Non sarà un caso che la Frida Kahlo Corporation abbia scelto la città di Napoli come prima tappa della mostra dedicata alla grande artista messicana intitolata Ojos que no ven corazón que no siente. Mi piace pensare che la scelta di Napoli sia stata dettata dalla straordinaria affinità tra una donna dal temperamento così passionale e una città così calda e femminile come l’antica Partenope. Una affinità che non è evidente solo a me, ma anche ai tanti che vedono nella città di Napoli la capacità rara di riunire in un unico mood avanguardia e tradizione, futuro e passato, femminilità e indipendenza, bellezza e bruttezza, proprio come la straordinaria pittrice, espressione unica di forza e dolcezza, rara sintesi di passione e genio puro, straordinario concentrato di sofferenza e gioia.
Una donna ed artista dai forti contrasti dunque, che trova in Napoli il suo specchio più fedele, come città capace di comprenderla ed accoglierla senza fare domande, perché Napoli è la prima ad essere al tempo stesso gaudio e malinconia, spensieratezza e profondità, leggiadria e cupezza. O per meglio dire, appocundria, definendo con questo meraviglioso termine del dialetto napoletano un sentimento che non è esprimibile in italiano, perché è un misto di tristezza, mestizia, noia, malinconia e solitudine.
E chi ha approfondito la storia e la vita di Frida Kahlo sa bene quanto abbia pesato nella sua vita la solitudine. Quando una donna ha il coraggio e la forza di emanciparsi, di ribellarsi ai cliché del suo tempo, di andare contro corrente, di infischiarsene delle convenzioni sociali, è chiaro che poi dovrà fare i conti con la solitudine, e proprio con quel sentimento della appocundria che solo Pino Daniele poteva narrare nel suo straordinario brano Appocundria, dall’album Nero a metà del 1980.
Ospitata al Pan, il Palazzo delle Arti di Napoli che ha sede nel settecentesco Palazzo Roccella della raffinata via dei Mille, la mostra è uno straordinario incontro con una artista che è diventata un’icona di stile e di femminismo. Oltre alla storia della pittrice, con i momenti più salienti della sua dolorosa vita raccontata attraverso scatti fotografici, la mostra si concentra sui suoi oggetti, dalle fotografie ai gioielli, agli abiti, fino alle lettere più intime, disegnando un profilo di donna non convenzionale. La parte più emozionante della mostra è quella multimediale, in cui il visitatore può immergersi negli ambienti privati di Frida come esperienza multisensoriale.
Aperta i primi di maggio, la mostra sta già riscuotendo molto successo, soprattutto tra i giovani, per i quali Frida Kahlo è un modello di forza, indipendenza e caparbietà.
La mostra sulla vita e l’arte di Frida Kahlo accoglie i visitatori fino al 29 agosto, dal lunedì al venerdì dalle ore 09:30 alle ore 20:00 e il sabato e la domenica dalle ore 09:30 alle ore 21:30.
E come suggerisce la stessa foto di copertina di questo articolo, dopo avere visitato una mostra di tale complessità e spessore, ricordatevi che siete a Napoli, e per rispettare quel contrasto tra profondità e leggerezza, rilassatevi con una gustosa sfogliatella o un succulento babà. Perché la vita è fatta di gioie e dolori, di impegno e lievità. E allora affacciatevi da Mennella, la pasticceria che si trova proprio di fronte al Pan, e tuffatevi nella dolcezza che solo la pasticceria napoletana sa offrire con tanta generosità. Credo che anche Frida Kahlo approverebbe.
ENGLISH VERSION
It will be no coincidence that the Frida Kahlo Corporation has chosen the city of Naples as the first stop of the exhibition dedicated to the great Mexican artist entitled Ojos que no ven corazón que no siente. I like to think that the choice of Naples was dictated by the extraordinary affinity between a woman with such a passionate temperament and a city as warm and feminine as the ancient Parthenope. An affinity that is not only evident to me, but also to the many who see in the city of Naples the rare ability to bring together in a single mood avant-garde and tradition, future and past, femininity and independence, beauty and ugliness, just like the extraordinary painter, a unique expression of strength and sweetness, a rare synthesis of passion and pure genius, an extraordinary concentration of suffering and joy.
A woman and artist with strong contrasts, therefore, who finds her most faithful mirror in Naples, as a city capable of understanding and welcoming her without asking questions, because Naples is the first to be at the same time joy and melancholy, lightheartedness and depth, gracefulness and gloom. Or rather, appocundria, defining with this wonderful term of the Neapolitan dialect a feeling that cannot be expressed in Italian or in English, because it is a mixture of sadness, boredom, melancholy, and loneliness.
Who has deepened the history and life of Frida Kahlo knows well how much loneliness has weighed in her life. When a woman has the courage and strength to emancipate herself, to rebel against the clichés of her time, to go against the tide, to ignore social conventions, it is clear that then she will have to deal with loneliness, and precisely with that feeling of appocundria that only the italian artist Pino Daniele could narrate in his extraordinary song Appocundria, from the 1980 album Nero a metà.
Housed at the Pan, the Palazzo delle Arti in Naples which is located in the eighteenth-century Palazzo Roccella in the refined Via dei Mille, the exhibition is an extraordinary encounter with an artist who has become an icon of style and feminism. In addition to the story of the painter, with the most salient moments of her painful life told through photographic shots, the exhibition focuses on her objects, from photographs to jewels, to clothes, up to the most intimate letters, drawing an unconventional woman profile. The most exciting part of the exhibition is the multimedia one, in which the visitor can immerse himself in Frida’s private environments as a multisensory experience.
Opened in early May, the exhibition is already enjoying great success, especially among young people, for whom Frida Kahlo is a model of strength, independence, and stubbornness. The exhibition on the life and art of Frida Kahlo welcomes visitors until 29 August, from Monday to Friday from 09:30 to 20:00 and on Saturdays and Sundays from 09:30 to 21:30.
And as the cover photo of this article suggests, after visiting an exhibition of such complexity and depth, remember that you are in Naples, and to respect that contrast between depth and lightness, relax with a tasty sfogliatella or a succulent babà. Because life is made up of joys and sorrows, of commitment and lightness. So pay a visit to Mennella, the pastry shop located right in front of the Pan, and dive into the sweetness that only Neapolitan pastry can offer with such generosity. I think Frida Kahlo would approve too.