Che il gatto manifesti un’intelligenza acuta, un alto livello di curiosità, un ingegno sveglio e
creativo, una grande capacità di memorizzare le diverse situazioni e una propensione evolutiva da far invidia a un enigmista penso che tutti siamo d’accordo. Quando si tratta, però, di valutare le sue capacità cognitive in modo oggettivo le cose si fanno più complesse.

I gatti sono animali con un ingegno vivace e creativo ma, a differenza dei cani che si prestano a svolgere i comuni test basati sulla ricompensa, essi sono più portati ad apprendere attraverso l’esperienza esplorativa libera. Questo anche grazie al fatto che i gatti sono dotati di un’accesa curiosità, di una tendenza rilevante a interagire con gli oggetti, di sondarne le proprietà, di manipolarli in modi differenti e di studiare la conseguenza delle loro azioni, spesso colpendo un oggetto per farlo cadere, metterlo in movimento, agire su un rullo per farlo ruotare, cercare di tirare fuori un oggetto da un anfratto.

Potremmo dire che nel piccolo felino si celino i talenti di un enigmista, interessato ai problemi, ma solo quando lui se li va a cercare. La dimensione ludica ha una rilevanza particolare nella vita del micio, che mantiene anche durante la vita adulta la virtù del giocherellone. Attraverso il gioco, infatti, egli mette a punto dei comportamenti efficaci rispetto alle diverse situazioni, impara a conoscere il proprio corpo, prova le sue capacità atletiche, spesso osando più del dovuto sulle prestazioni.

Photo by Alexa on Pixabay

D’altro canto, sbagliando s’impara! L’aspetto interessante è che il gatto non solo apprende con facilità le caratteristiche specifiche di un gioco, ma anche le regole sottese a quella
particolare attività ludica. Per tale ragione, presentandogli un gioco differente rispetto alle
caratteristiche specifiche – ossia: i connotati del target, le circostanze, le azioni da compiere – ma con le medesime regole, notiamo che il gatto dimostra di risolvere il problema in tempi molto più ridotti.

“Tutti i segreti del gatto”.
Imperdibile libro per chi li ama

Un libro che ci aiuta a entrare nel magico mondo dell’intelligenza felina è Tutti i segreti del gatto di Sarah Brown (Aboca, 2023). Tra le vocazioni cognitive del gatto vanno ricordati in modo particolare la concezione dello spazio e la capacità di discriminazione degli intervalli temporali, che dimostrano come per il gatto l’aspetto di tempestività di risposta sia fondamentale. Le persone che vivono con un gatto sanno bene come il micio sia dotato di una sorta di orologio interno che gli permette in ogni momento di sapere l’ora esatta in cui avvengono cose importanti per lui, come la somministrazione del cibo.

La prova che i gatti hanno un’ottima capacità di rilevare gli intervalli di tempo, è stata mesa a punto attraverso un esperimento curioso. Il micio veniva messo all’interno di un trasportino per un breve periodo e se liberato dopo 5 secondi trovava il premio nel contenitore posto alla destra, se viceversa dopo 20 secondi lo rinveniva nel contenitore a sinistra. Il risultato si è rivelato straordinario, poiché i gatti hanno dimostrato di scegliere il contenitore giusto nell’oltre 80% delle situazioni.

Esperimenti successivi hanno evidenziato che si potevano ridurre ulteriormente le differenze di tempo da discriminare, ottenendo ugualmente buoni risultati. Il gatto è molto dotato nella capacità di elaborare le informazioni che riguardano la posizione del proprio corpo nello spazio, grazie a un gran numero recettori sulle zampe, attraverso peli specializzati, le vibrisse, presenti in modo particolare sulle parti frontali del corpo, di canali semicircolari deputati all’equilibrio anch’essi estremamente perfezionati, di cuscinetti plantari e
spazi interdigitali molto sensibili.

Anche le aree della corteccia deputate alla sensibilità somatica e allo schema corporeo, come l’area frontale della corteccia parietale, e le aree deputate all’organizzazione motoria, come l’area caudale della corteccia frontale risultano particolarmente sviluppate, così pure è per il cervelletto responsabile dei comportamenti fini.

Per quanto concerne l’orientamento e la scelta degli oggetti premianti pare che il gatto sia poco propenso a discriminare attraverso la vista elementi simbolici, come un cerchio e una stella, preferendo l’orientamento spaziale. In un test di scelta, se pongo il premio sotto un bicchierino che riporta il simbolo della stella ed è posizionato a sinistra del gatto, qualora si sposti il bicchiere sulla destra, il gatto non si orienterà sull’immagine ma sul luogo occupato, per cui lo cercherà a sinistra e nelle vicinanze.

L’intelligenza sociale del gatto

Nel saggio Nella mente del tuo gatto di Bo Söderström (Express, 2019) l’autore mostra come, a differenza di quel che comunemente si crede il gatto presenti un’accesa intelligenza sociale e lo si è messo in evidenza attraverso il test di violazione dell’aspettativa. Questa prova è basata sul fatto che quando l’evento che si verifica è contrario alle attese dell’individuo, questi vi mantiene l’attenzione per un periodo di tempo più a lungo e manifesta espressioni di sorpresa. Un esempio può essere quello di mostrare la foto del proprietario e inserire la sua voce da confrontare con la foto del proprietario e voce di un estraneo: in questo secondo caso il gatto si stupisce, dimostrando di conoscere perfettamente viso e voce della persona.

Un altro test ancora più interessante è stato quello di mettere a confronto la coppia foto del proprietario pronunciando il suo nome con la coppia foto del proprietario con un altro nome. Ancora una volta alla coppia incongruente il gatto manifestava un aumento dell’attenzione. Sempre utilizzando la tecnica del confronto e della violazione dell’aspettativa, si è altresì scoperto che, se il micio viveva con altri gatti, conosceva perfettamente come erano chiamati abitualmente i suoi compagni felini.

Per completare il nostro quadro sull’intelligenza felina dobbiamo ricordare le sue altissime doti di memoria, sia per quanto concerne la memoria di lavoro, che può superare persino la soglia di alcune ore, sia per quella a lunga durata che arriva all’incredibile arco temporale di una decina di anni. Se pertanto il nostro felino non si adatta ai comuni test, anche per la particolare personalità del gatto, che è quella di un solista incallito, ciò nondimeno lui sa benissimo farci capire che siamo di fronte a un’intelligenza vivida di tutto rispetto.

Per sondare le caratteristiche della relazione felina, la Scuola d’Interazione Uomo Animale (Siua) organizza nel suo centro una giornata tutta dedicata al comportamento del gatto, intitolata Festa del gatto. Chi fosse interessato può scrivere a info@siua.it oppure può andare sul sito www.siua.it o telefonare alla segreteria al numero 340.2513890 per avere ulteriori informazioni.

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