Nuova ondata di maltempo: le zone a rischio
Sale l'allerta in Emilia Romagna e in Sicilia per il maltempo: ecco cosa si attende per la giornata di oggi 16 maggio.
Sale l'allerta in Emilia Romagna e in Sicilia per il maltempo: ecco cosa si attende per la giornata di oggi 16 maggio.
Pioggia, pioggia, pioggia. Ecco quello che ci si aspetta nelle prossime ore sulla nostra bella penisola. Il maltempo regna sovrano su tutta l’Italia; sorvegliate speciali sono le zone del Ravennate e della Sicilia.
Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, in un comunicato ha predisposto la chiusura delle scuole in via precauzionale per la giornata di martedì 16 maggio, anche per evitare di aggravare la viabilità comunale. Il sindaco ha, inoltre, invitato i cittadini a non uscire di casa, se non strettamente necessario.
A causa del previsto maltempo, che si è già abbattuto con violenza sull’Emilia Romagna nei giorni precedenti, la polizia locale di Ravenna è stata inondata dalle telefonate dei cittadini che fanno richiesta di sacchi di sabbia per prevenire possibili allagamenti.
Le autorità hanno dichiarato che la polizia non fornisce ai privati cittadini i sacchi di sabbia, ma che quest’ultimi saranno posizionati in zone strategiche.
In Sicilia, la situazione non è molto diversa: la protezione civile sta monitorando la situazione per prevenire possibili criticità. Proprio a causa dell’allerta meteo, Trenitalia ha informato che i treni sulle linee Caltanissetta-Agrigento, Trapani-Palermo e Agrigento-Palermo potranno subire cancellazioni o ritardi.
Insomma, per i prossimi giorni un potente ciclone si abbatterà sull’Italia, portando un forte maltempo per almeno tutta la settimana.
Il rischio è che questa nuova ondata di maltempo possa far verificare degli eventi meteo estremi, come le alluvioni lampo, che scaricano al suolo grandi quantità d’acqua. Acqua che, se solitamente viene definita un bene prezioso, in questi casi rischia di fare più male che bene: le probabilità che in pochi giorni possano cadere l’equivalente delle precipitazioni attese in più di due mesi, mettono in serio pericolo non solo i cittadini ma andrebbero a provocare enormi danni anche all’agricoltura.
È un ciclo che si ripete ogni anno: se in inverno c’è il rischio di alluvioni, in estate c’è esattamente il problema opposto, la siccità.
Non resta che aspettare che passi, allora. E chi si stava già pregustando una giornata estiva, o quantomeno primaverile, per i primi soli della stagione, dovrà attendere almeno la fine della settimana.