L’8 marzo 1949 nasce Antonello Venditti, sotto il segno dei pesci. Dopo 29 anni, nel 1978, sempre sotto il segno dei pesci, viene pubblicata una canzone che, come poche altre, si è insediata nella cultura musicale italiana. Una canzone che permette ad Antonello Venditti di tornare sulla cima della classifica della musica italiana celebrando la classe media e la giovinezza con uno sguardo nostalgico carico di romanticismo.

Guardare al passato per ricordare il periodo del ‘68, la difesa di diritti come la libertà d’espressione e la spinta dell’amore. Il tutto sotto il segno dei Pesci, l’ultimo dell’ordine zodiacale, e nel giorno in cui si celebra la Giornata internazionale della Donna, l’8 Marzo

Antonello Venditti in concerto

Antonello Venditti canta Sotto il segno dei pesci e descrive una generazione chiamata a crescere, a lottare per i propri sogni e ideali durante l’Italia degli anni di piombo. Il 1978 è un anno difficile in Italia: solo una settimana dopo l’uscita di Sotto il segno dei pesci avviene il rapimento di Aldo Moro.  

Il significato del testo è ricco di allusioni alla biografia del cantante, in particolare alla sua giovinezza. Ma ritrovarsi in quelle parole può essere molto facile. Venditti decide di raccontarci la storia di Marina e Giovanni, due essere umani che hanno dovuto scendere a patti con le contingenze della vita e, anche se ne sono usciti perdenti, vivono cercando amore. Insomma, una canzone per chi ama e per chi lotta seguendo sogni e ambizioni. Per noi

“Che meritiamo un’altra vita / Più giusta e libera se vuoi”.

Venditti e l’8 marzo

Ma non c’è solo romanticismo in questa canzone. C’è politica e attivismo. E proprio lì si annida e sviluppa l’amore, nel manifestare in strada insieme.

“Ti ricordi quella strada / c’eravamo io e te / e la gente che correva / e gridava insieme a noi”.

Il significato di questa canzone rimanda ad una memoria storica ma, come i grandi classici, ci parla oggi. Sotto il segno dei pesci ci fa battere il cuore perché parla di vita, dei nostri desideri come individui e come collettività.

Pare una tenera coincidenza allora che l’8 marzo riunisca il compleanno di questo artista e la festa della Donna. Ed è per questo che nel nostro immaginario questa canzone e l’8 marzo sono inscindibili. Il giorno dell’8 marzo è comunemente noto come il giorno della Festa della Donna ma l’evento in sé non nasce come una celebrazione, quanto più come un’occasione di riflessione. Il nome più corretto con cui definire questa giornata è infatti Giornata internazionale della donna o dei diritti della donna.

Un giorno volto all’abolizione di ogni tipo di discriminazione nei confronti della donna e al raggiungimento di una effettiva parità di genere. Oggi, dunque, non bisogna solo celebrare la donna ma difenderne i diritti. E allora forse può fare solo del bene in questo 8 marzo dedicare qualche minuto ad ascoltare Sotto il segno dei pesci, una canzone eterna e simbolo di un amore nostalgico ma soprattutto militante e d’unificazione.

“…tutto quel che cerca e che vuole / è solamente amore / ed unità per noi”.

Manifestazione a Campo dei Fiori nel 1972

L’artista romano che oggi compie 75 anni ha molto spesso messo al centro delle sue canzoni figure femminili per descriverne forza, vulnerabilità e umanità. Nello stesso album Sotto il segno dei pesci del 1978 esce anche la canzone Sara, il ritratto di una giovane donna in dolce attesa. Sara deve affrontare una gravidanza mentre è ancora alle prese con i banchi di scuola. E come nessuna canzone aveva fatto finora, l’insicurezza, i dubbi e le paure di una giovane coppia introducono una riflessione sulla possibilità dell’aborto. Proprio in quel periodo, infatti, l’aborto è un tema caldo in Italia.

“Sara” e “Sotto il segno dei pesci”, la legge 194

Il 22 maggio dello stesso anno, mentre Sara e Sotto il segno dei pesci vengono venduti in 33 e 45 giri, viene approvata la legge n. 194 che consente alla donna l’interruzione volontaria di gravidanza nei primi 90 giorni. Un passo fondamentale nella storia dei diritti della donna in Italia.

Sebbene Antonello Venditti venga banalmente e facilmente associato esclusivamente a una romanità casereccia e un romanticismo popolare, i temi e i significati delle sue canzoni sono di grande profondità. Sono contenuti intrisi di valori morali fondamentali che tutt’ora risultano attualissimi. L’8 marzo di Venditti significa unità, amore e musica. Forse è questa la forza del cantautore che ha oltrepassato i confini di Roma per raggiungere tutta Italia.

Le date dei concerti dell’artista romano sono uscite e i biglietti sono già in vendita. Per ora gli appuntamenti previsti sono quelli del 19 maggio all’Arena di Verona e dal 18 al 21 giugno a Roma, alle Terme di Caracalla. 

Condividi: