La battaglia delle Termopili fu combattuta nel 480 a.C. presso lo stretto passaggio costiero delle Termopili e vide lo scontro tra un’alleanza delle poleis greche (guidate dal re di Sparta Leonida I) e l’impero persiano, guidato da Serse I. La battaglia delle Termopili fu un secondo tentativo di invasione della Grecia da parte dei persiani che ci provarono una prima volta venendo però sconfitti nel 490 a.C. dagli ateniesi nella famosa battaglia di Maratona. Così il generale Serse aveva radunato un esercito numerosissimo e creato una potente flotta per effettuare un secondo tentativo di invasione della penisola greca. In risposta i greci seguirono l’idea del generale ateniese Temistocle, che propose di fermare l’avanzata dell’esercito persiano presso le Termopili e, contemporaneamente, di ostruire il passaggio della flotta nemica presso lo stretto di Capo Artemisio.

L’esercito capitanato da Serse arrivò a settembre al passo delle Termopili, dove incontrò l’esercito greco formato da 7000 uomini e che, sebbene fosse in inferiorità numerica, riuscì a bloccare l’unico punto d’accesso al cuore della Grecia. I greci resistettero all’attacco persiano, fino a quando un abitante del luogo rivelò ai persiani una via secondaria per aggirare le linee greche. Leonida, resosi conto di ciò, fece allontanare gran parte dell’esercito, rimanendo a guardia del passaggio con una piccola parte dei soldati, che però furono quasi tutti uccisi dal furioso assalto persiano.

Nel frattempo, Temistocle, impegnato nello scontro navale presso Capo Artemisio, venne a conoscenza della sconfitta greca presso le Termopili e dal momento che si era stabilito che sia le Termopili che Capo Artemisio andavano tenuti sotto controllo, decise di ritirarsi con la flotta verso l’isola di Salamina. A seguito di ciò i persiani avanzarono invadendo prima la regione della Beozia e poi la città di Atene (che era stata preventivamente evacuata). La ritirata tattica di Temistocle presso Salamina fu tuttavia una mossa ben studiata in quanto permise ai greci di sconfiggere la flotta greca alla fine del 480. La flotta persiana subì perdite così grandi che il re persiano Serse decise di ritirarsi in patria con una gran parte dell’esercito, lasciando il generale Mardonio a comando della missione di conquista. La decisione non fu saggia e nel 479 a.C. i greci radunarono un esercito di 100.000 e sconfissero definitivamente i persiani presso Platea, distruggendo i sogni di conquista del re Serse.

La battaglia delle Termopili è la dimostrazione che un esercito, sebbene numericamente inferiore, se addestrato e equipaggiato solidamente può arrivare a sconfiggere un esercito molto più grande ma meno preparato.

Per gli appassionati di storia, battaglie e fumetti consiglio vivamente la lettura dell’articolo di Antonino Saccà pubblicato all’interno della rivista Rewriters (https://rewriters.it/300-il-fumetto-della-battaglia-delle-termopili-la-storia-raccontata-coi-balloon/) che racconta di “300”, un fumetto storico riguardante la seconda Guerra Persiana.

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