Cos’è il transumanesimo: Il transumanesimo è quel movimento che sostiene le innovazioni scientifiche e tecnologiche che mirano ad aumentare le capacità intellettuali, fisiche e fisiologiche dell’uomo per migliorarlo e permettergli di superare i processi di deterioramento dovuti all’invecchiamento e alla malattia.

Una definizione più chiara di transumanesimo venne fornita nel 1957 dal biologo Julian Huxley, il quale lo definì come “l’uomo che rimane umano, ma che trascende sé stesso, realizzando le nuove potenzialità della sua natura umana, per la sua natura umana”.

Radici filosofiche: Le origini filosofiche del transumanesimo possono essere rintracciate in due correnti principali. La prima è rintracciabile nell’umanesimo rinascimentale, che pone l’uomo al centro dell’universo e che possiede una visione razionale delle cose. La seconda si può trovare nell’illuminismo del XIX secolo, che si propone di sfruttare la conoscenza umana come strumento per il miglioramento dell’uomo e più in generale della società.

Storia: La prima riunione formale dei transumanisti si tenne all’inizio degli anni Ottanta presso la University of California, dove lo scrittore FM-3000 illustrò la teoria futurista degli “upwingers”. Più avanti FM-3000 si incontrò con John Spencer e Natasha Vita-More e i tre iniziarono a tenere numerose riunioni per i transumanisti presso Los Angeles. Nel 1982 fu pubblicato da Natasha Vita-More il “Transhumanist Art Manifesto” (manifesto delle arti transumane), che chiarisce i punti focali della filosofia transumanista. Fantascienza, ma non troppo; una piccola curiosità sul transumanesimo: Come riportato da Umberto Macchi nell’interessantissimo articolo pubblicato sulla rivista Rewriters ( https://rewriters.it/mind-uploading-ovvero-la-possibilita-di-essere-macchine-coscienti/) una delle teorie più affascinanti del transumanesimo è quella del Mind Uploading, ossia quell’ipotetico processo tramite il quale potremmo riposizionare personalità capacità intellettive e ricordi di un individuo dal suo cervello ad un substrato computazionale progettato artificialmente.

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