E’ l’ultimo film diretto dai fratelli Taviani in tandem. Vittorio morirà pochi mesi dopo l’uscita del film.

Un film del 2017 diretto da Paolo e Vittorio Taviani, con Luca Marinelli, Lorenzo Richelmy e Valentina Bellè. Perchè riparlarne? Perché abbiamo appena celebrato una ricorrenza importante per tutti, che al di là di ogni possibile ideologia, pensiero di bandiera del nostro tempo, rappresenta la Resistenza e Liberazione allo stesso tempo.

Un giorno di festa che prende sottobraccio la Storia tra i papaveri  rossi dei campi di grano e l’identità dello stesso paese per cercare di raccontare il suo passato, anche attraverso una canzone tra le più famose come Bella Ciao.

Il film è tratto dal romanzo di Beppe Fenoglio Una questione privata, una tra le opere più riuscite nel raccontare e demitizzare il periodo della Resistenza, opera in cui al centro della vicenda c’è Milton e la sua ricerca della verità tra Fulvia e Giorgio.

I libri più veri sono quelli scritti da chi stava nel popolo e partigiano lo è stato veramente, magari a suo modo, raccontando la guerra partigiana e le vicende tra l’8 settembre del 1943 e il 25 aprile del 1945 che, come un’inquadratura di un campo lunghissimo, guardavano il neorealismo della Resistenza e dell’immediato dopoguerra, in cui la voce del popolo è cronista delle vicende tragiche della guerra delle lotte partigiane attraverso stampa clandestina, diari di guerra e testimonianze dirette per finire nell’essenzialità dei racconti cinematografici.

La produzione letteraria associata alla guerra e alla Resistenza, ma anche ai campi di concentramento, si sviluppa su due livelli: la cronaca, che non richiede ambizioni letterarie ma solo una narrazione dei fatti, e dall’altra parte la scrittura letteraria, che partendo dal reale esprime le vicende in modo soggettivo e orientato.

Per l’Italia la guerra significa la liberazione dal periodo di dittatura fascista con la Resistenza, ma anche l’apertura verso il rinnovamento del romanzo, dove gli autori sono tutti antifascisti e scrivono pagine sulla Resistenza, anche se la struttura stilistica del loro modo di raccontare non consente di inserirli nel Neorealismo.

La trama di Una questione privata

Over the Rainbow è il disco più amato da tre ragazzi nell’estate del ’43. S’incontrano nella villa estiva della bella Fulvia. I due ragazzi sono Milton e Giorgio, l’uno tenebroso, riservato, l’altro bello ed estroverso. Amano entrambi Fulvia, che gioca con i loro sentimenti.

Un anno dopo Milton, partigiano, si ritrova davanti alla villa ora chiusa. La custode lo riconosce e insinua il dubbio: Fulvia, forse, ha avuto una storia con Giorgio. Per Milton si ferma tutto, la lotta partigiana, le amicizie… Ossessionato dalla gelosia, vuole scoprire la verità. E corre attraverso le nebbie per trovare Giorgio, ma Giorgio è stato fatto prigioniero dai fascisti…

Milton cercherà di ricostruire degli eventi già accaduti muovendosi in un gioco solitario, come se brancolasse in mezzo alla nebbia fitta, in cui gli estranei sono i compagni di lotta e i luoghi stessi gli resteranno estranei, perché tutto quello che ha importanza si trova nella sua ostinazione che, come ogni viaggio di ricerca, porta al dolore.

“C’era di mezzo la più lunga notte della sua vita. Ma domani avrebbe saputo. Non poteva più vivere senza sapere e, soprattutto, non poteva morire senza sapere, in un’epoca in cui i ragazzi come lui erano chiamati più a morire che a vivere. Avrebbe rinunciato a tutto per quella verità, tra quella verità e l’intelligenza del creato avrebbe optato per la prima”.

da Una Questione Privata di Beppe Fenoglio

Milton e Fenoglio sono entrambi alla ricerca di se stessi, e della propria sconfitta in una realtà dominata dalla guerra.

Beppe Fenoglio_foto di Aldo Agnelli_archivio Centro Studi Beppe Fenoglio

All’orizzonte il nulla
e la fine della loro ricerca

Una scrittura raccontata che si stacca dalla realtà perché è un’opera di fantasia, come i personaggi che non sono mai esistiti, ma le loro caratteristiche sembrano ricalcare in prima persona l’autore stesso.

E allora tutto diventa reale per chi legge, perché la letteratura, come spesso accade, va oltre le pagine della vita parlando delle vite di tutti i suoi personaggi. Tutto intorno, come spesso accade nelle vicende di Fenoglio, la natura viene rappresentata nel suo aspetto più violento che governa l’universo, accostata a quella della guerra fatta dagli esseri umani.

La violenza nel linguaggio compare anche attraverso i verbi di movimento, per rendere le azioni raccontate più veloci, più rapide.

Beppe Fenoglio_Francobollo

Milton tornerà alla villa dove aveva abitato Fulvia, convinto che l’amore possa resistere alla guerra, come le diceva molte volte per rassicurarla e, correrà alla ricerca del suo amico rapito dalla Storia dentro un nuovo ideale civile e politico: un uomo nuovo formato nelle responsabilità di portare avanti le scelte difficili.


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