Tra le sue influenze canore la stessa Yendry indica Etta James, Whitney Houston e Otis Redding: un orecchio al passato, dunque, ma non solo. Oggi vi presento il brano Ya, notato dall’ex Presidente degli Stati Uniti Barack Obama che, lo sappiamo, adora l’urban, quando, l’anno scorso, ha pubblicato i suoi brani preferiti del 2021.

La nostrana Yendry compariva in quella lista accanto ai geni di Brandi Carlie, Lil Nas X, The War on Drugs, Courtney Barnett, Mitski, Lizzo ft. Cardi B (e in classifica delle 10 canzoni più belle dell’anno per il New York Times). Eppure, nel 2012, a X Factor nessuno l’aveva notata (era nella squadra di Elio), nè MorganSimona VenturaArisa.

Yendry Fiorentino, nata a Santo Domingo e naturalizzata italiana (Torino), oggi è una star planetaria, latina ma non solo, visto che gioca con influssi electro, r&b e urban con bachata e salsa, a volte più vicina al reggaeon come nell’ultimo singolo Istinto con J Balvin o You con Damian Marley (il figlio di Bob).

Abbandonato l’italiano, che non le ha portato evidentemente fortuna, canta in spagnolo e inglese, ha milioni di follower, ha suonato il suo singolo El Barrio ai Latin American Music Awards of 2021 ed è entrata in nomination come migliore nuova artista ai 2021 MTV Millennial Awards. Mica cippa.

Dicevamo che lo Stivale non le ha portato fortuna: basti pensare che a X Factor, dove portò una bella versione di Video Games di Lana Del Rey, venne eliminata dal televoto al quinto live: non eravamo pronti?

Di lì a poco pubblicò con Sony ma il suo brano Here che non funzionò. A quel punto, Yendry abbandonò il dance pop per tuffarsi in un sound più suo, un cocktail di black music, soul, trip hop e future bass: era la cantante dei Materianera, con cui pubblicò l’ep Supernova e l’album Abyss.

Solo quando si riappropria della sua identità, però, ossia la lingua spagnola, la musica latina, l’artista letteralmente esplode: dalle poche migliaia di views e di stream ne arrivano milionate, e l’Italia diventa un ricordo, in volo tra gli studi di Londra e New York.

Il suo primo pezzo da solista è Barrio, perchè si sa, si parte dal rapporto con la madre per ri-nascere. Da lì a Nena, dove si parla dell’Italia. Il successo è tale che si fanno avanti Sony Music Latin e RCA Records, dando alla luce El Diablo del 2020, una sorta di manifesto cantata in inglese, spagnolo e italiano.

Intanto, l’anno scorso, esce il documentario En El Patio diretto da Kieran Khan, in cui Yendry racconta la sua storia, a partire dal quartiere in cui ha vissuto con la nonna a Santo Domingo mentre la madre sola lavorava per mantenerla, fino a Torino e alla nuova vita, oggi a Miami.

Daje, sis!

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