Oggi parliamo di violenza contro le donne, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne. Lo facciamo leggendo i dati della Commissione di inchiesta sul femminicidio del Senato e del Viminale, che sottolineano come ogni giorno 89 donne subiscano violenza e ogni anno muoiano di femminicidio circa 100 donne.

L’Italia si è dotata in questi 40 anni, grazie anche al movimento delle donne, di un patrimonio legislativo ampio e adeguato per contrastare la violenza domestica e di genere e tutelare le donne. Ora bisogna impegnarci in un grande cambiamento culturale che riguarda uomini e donne, il rispetto del corpo e dei diritti di ciascuna, la parità, l’autonomia economica, l’autodeterminazione delle donne.

Le donne vanno credute quando denunciano e tutti gli operatori della giustizia devono sostenerle. Saper riconoscere la violenza significa anche poter usare gli strumenti che l’ordinamento prevede per tenere lontani gli uomini violenti dalle donne che maltrattano: dall’allontanamento dalla casa domestica al braccialetto elettronico

La Ministra Elena Bonetti ha varato il Piano strategico nazionale antiviolenza 2021/2023. Un documento importante, al quale dovranno fare seguito fatti e iniziative coraggiose. Primo tra tutti il finanziamento adeguato e ordinario ai centri antiviolenza e alle case rifugio, che senza fondi programmati non possono andare avanti e che servono per sostenere, dare una casa e una possibilità di futuro a tutte le donne che decidono di liberarsi dalla violenza.

NdR: Ricordiamo che il 25 novembre, alla Taverna Testaccio di Roma, Monica Cirinnà e Anton Emilio Krogh presentano il loro libro appena uscito “La forma del cuore“, con Goffredo Bettini e Andrea Carugati come relatori.

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