Elliot. Si chiamerà Elliot. L’attore (l’ex Ellen Page ha chiesto di essere chiamata al maschile, usando il lui e il loro) ha aggiornato tutti i suoi profili social col nuovo nome (così pure su Wikipedia!), dopo aver twittato (ieri): «Ciao amici, voglio condividere con voi che sono trans, i miei pronomi sono lui / loro e il mio nome è Elliot. Mi sento fortunato a scrivere questo. A essere qui. Di essere arrivato in questo posto nella mia vita».

Trentatrè anni, canadese, la star di Juno (2007) riscrive la storia dell’immaginario planetario segnando per sempre un punto di non ritorno: adesso esiste un nuovo e potente modello di riferimento per tutti coloro che sono transgender. È infatti la prima volta che un attore (da ora in poi, come da lei richiesto, la chiameremo al maschile) così noto inizia una transizione di genere: Ellen Page non esisterà più, l’attrice diventerà attore. Una storia veramente sconvolgente dal punto di vista della riscrittura, e sarà esaltante seguire le vicende della sua prossima carriera.

Solo Caitlyn Jenner, la star dei reality show (ed ex decathleta con il nome di Bruce Jenner) rappresenta un precedente, ma la notorietà era meno transcontinentale (mi è venuto questo aggettivo!). In realtà Elliot Page aveva già fatto un coming out, osannato da tutta la comunità Lgbtq+ del mondo, quando, nel 2014, aveva dichiarato pubblicamente la sua omosessualità: sono lesbica (conferenza annuale per i diritti lgbt Time to Thrive della Human Rights Campaign Foundation). Ma evidentemente il viaggio era ancora lungo, e oggi, da donna lesbica, diventa uomo transgender.

Perchè chiede di usare, oltre al pronome maschile, anche il loro? La pluralità è quella grammaticalmente richiesta dalle persone non-binarie, ossia coloro che non si identificano nel dualismo maschile-femminile ma hanno un’identità più complessa, con elementi di entrambi i generi: «Sento una gratitudine schiacciante per le persone incredibili che mi hanno sostenuto in questo viaggio – aggiunge Elliot. Non riesco a esprimere quanto sia straordinario amare finalmente chi sono abbastanza da cercare di seguire il mio sé autentico. Sono stato continuamente ispirato da tanti nella comunità trans».

Ci vuole coraggio. E infatti l’attore chiede di avere pazienza al suo pubblico: «La mia gioia è reale, ma è anche fragile. La verità è che, nonostante mi senta profondamente felice in questo momento e sappia quanti privilegi ho, ho anche paura. Ho paura dell’invasività, dell’odio, degli “scherzi” e della violenza. Per essere chiari, non sto cercando di smorzare un momento gioioso e che celebro, ma voglio affrontare il quadro completo. Le statistiche sono sbalorditive. La discriminazione nei confronti delle persone trans è diffusa, insidiosa e crudele, con conseguenze orribili. Solo nel 2020 è stato riferito che almeno 40 persone transgender sono state uccise, la maggior parte delle quali erano donne trans nere e Latinx». Poi critica duramente i tentativi «dei leader politici» di criminalizzare l’assistenza sanitaria alle persone transgender (un riferimento al presidente uscente Donald J. Trump). «Adoro il fatto di essere trans. E adoro il fatto di essere queer. E più sto vicino e abbraccio pienamente chi sono, più sogno, più il mio cuore cresce e prospera» scrive ancora Page, promettendo di continuare a impegnarsi per un mondo migliore. ReWriters è con te: forza Elliot!

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