“Esitazioni”, il nuovo album di Nicolò Martin
"Esitazioni", il primo album di Nicolò Martin, un viaggio musicale che accompagna le nostre riflessioni con la sua delicatezza e sincerità

"Esitazioni", il primo album di Nicolò Martin, un viaggio musicale che accompagna le nostre riflessioni con la sua delicatezza e sincerità
Gennaio è un mese sospeso, un limbo tra ciò che è stato e ciò che sarà. È il momento in cui cerchiamo di mettere ordine tra i pensieri, di trovare un senso nel caos lasciato dalle festività e dalle promesse di un nuovo inizio. In questo spazio incerto, la musica diventa un rifugio, un modo per rimanere ancorati a ciò che ci rende umani, per ascoltare e ascoltarci. Ed è proprio in questa dimensione che si inserisce Esitazioni, il primo album di Nicolò Martin, un viaggio musicale che accompagna le nostre riflessioni con la sua delicatezza e sincerità.
Pubblicato sul finire dell’anno, Esitazioni è un progetto nato tra le mura domestiche e profondamente radicato nell’esperienza personale dell’artista. Scritto e arrangiato insieme a Giacomo Zennaro, il disco si presenta come un viaggio introspettivo che affronta temi come la timidezza musicale, il rapporto con la propria arte e il bisogno di esprimersi nonostante l’esitazione e la vulnerabilità.
Ogni canzone sembra rappresentare una piccola stanza emotiva, un luogo intimo in cui Martin si è rifugiato per esplorare e liberare parti di sé. Dopo un lungo periodo di scrittura e composizione nella sua casa di campagna, il progetto ha preso forma negli studi Input Level di San Biagio di Callalta a Treviso dove la registrazione finale è stata curata con la collaborazione di Edoardo “Dodi” Pellizzari della Overdrive Recording Studio e del violinista Andrea Calegaro. Questo passaggio dagli ambienti intimi della casa all’accuratezza di uno studio professionale ha permesso di conservare l’essenza evocativa dei brani, arricchendola con nuove sfumature sonore.
Tra i brani che compongono l’album, Esitazione racchiude perfettamente il senso dell’intero progetto: racconta il blocco emotivo che si prova davanti a qualcosa che attrae profondamente ma che, allo stesso tempo, intimorisce. L’artista descrive questo stato d’animo come un momento sospeso, dove esitazione e desiderio si mescolano, amplificandosi nei sogni, nei ricordi sensoriali della pelle, dei profumi, di un tango lontano. La delicatezza della ballata riflette il lungo percorso interiore che ha portato Martin a superare le proprie insicurezze e a trovare una voce autentica.
Un’altra traccia significativa è Fondamenta, ispirata dalla lettura del capolavoro di Iosif A. Brodskij. Il brano è un piccolo tributo a Venezia, città immensa e stratificata come le emozioni che permeano l’album. I sintetizzatori di Giacomo Zennaro creano un’atmosfera onirica che trasporta l’ascoltatore in un paesaggio sonoro sospeso, fatto di riflessi d’acqua e di malinconia. Venezia, come il resto dell’album, diventa così una metafora dell’anima: mutevole, profonda e inafferrabile.
Oltre all’elemento geografico, l’album è fortemente legato a un luogo del cuore, il Cinema Edera di Treviso. Più di un semplice tributo, la canzone che Martin gli dedica rappresenta un elogio alla solitudine creativa, un rifugio in cui perdersi e ritrovarsi attraverso la magia del cinema. All’Edera, racconta Martin, ha vissuto amori platonici e costruito mondi infiniti, immaginari felliniani in cui ha potuto esplorare le proprie emozioni più intime. La presenza nel videoclip di Giuliana Fantoni conferisce al brano un ulteriore strato di autenticità e appartenenza, sottolineando come certi luoghi siano custodi di memorie e speranze.
L’album è già disponibile su tutte le piattaforme digitali, su YouTube e in formato vinile, un formato che esalta la dimensione intima e tattile del progetto, offrendo un’esperienza di ascolto più fisica e consapevole.
Esitazioni è il risultato di un lavoro collettivo, reso possibile grazie alla collaborazione con Giacomo Zennaro, che ne ha curato la produzione e vi ha partecipato come musicista. Edoardo Dodi Pellizzari ha contribuito alla registrazione e al mixaggio, mentre il violino di Andrea Kal Calegaro ha aggiunto profondità emotiva ad alcune tracce. La cura per l’estetica visiva è stata affidata a Giovanna Pesce e Carlo Scanferlato, che con le loro fotografie e grafiche hanno dato un volto visivo alle emozioni che pervadono l’album.
Esitazioni è un lavoro delicato e sincero, un’opera che si muove tra introspezione e sogno, tra la paura di esporsi e il bisogno di raccontarsi. Nicolò Martin trasforma le sue esitazioni in musica, accarezzando le proprie fragilità e trasformandole in bellezza. Ogni nota e ogni parola sembrano sussurrare un invito ad accogliere l’incertezza come parte inevitabile del viaggio, in un dialogo aperto con l’ascoltatore che, a sua volta, può ritrovarsi in queste stanze di suoni e parole.