Questo Agosto potreste far grandi viaggi, macinando tanti chilometri. Oppure potreste fare delle gite e giri in centro Italia, toccando luoghi molto belli e facendo un ballo catartico in uno dei festival internazionali di maggior pregio, il WAO, in una location d’eccezione a confine tra Umbria, Toscana e Lazio, nel cuore geografico della penisola, immersi in un brodo di giuggiole di Arte, Cultura, Spiritualità e Mistero.

Vi espongo subito il mio suggerimento per un Altrove vicino ché l’Altrove è più a portata di mano, e di portafoglio, di quel che si creda.

Le Mole di Narni

Le Mole di Narni è un’oasi di piscine naturali, di color turchese le sue acque: un vero e proprio paradiso nascoste in una stretta valle in cui scorre il Nera. Le Mole sono collocate lungo la strada Narni-Nera Montoro-Orte, a poche centinaia di metri da Stifone; l’indirizzo è Strada dello Stabilimento. Potrete arrivare in macchina e lasciarla lungo il vialetto, scendendo poi a piedi.

La bellezza dell’acqua cristallina invita a fare il bagno ma l’acqua è tra i 10 e i 15 gradi ma, soprattutto, c’è il divieto di balneazione causato dall’apertura delle paratie della diga (segnalato dalle sirene). Cosa positiva è che potete portare i vostri amici a quattro zampe.

Per loro ma anche per voi, sarà utile portarsi il necessario per un picnic per cui è stata adibita una zona. Non c’è un posto ristoro, quindi come Yoghi e Bubu, portate con voi un cestino di cose buone.

Le gole del Nera

Altra oasi paesaggistica sono le gole del Nera: Natura, Cultura e Storia si stringono fra loro da oltre duemila anni in una fascinosa atmosfera, meritevole prosecuzione della Valnerina del fiume Nera dopo l’attraversamento della Conca Ternana. Per circa 5 chilometri un incantevole percorso si dipana lungo l’ex ferrovia che costeggia il fiume Nera.

È un trekking adatto a tuttə amantə della camminate, della corsa, della bicicletta e dei tragitti a cavallo. Appassionatə di canoa: voi potrete ridiscendere il Nera! Troverete dei porticcioli artificiali, dislocati lungo il fiume dalla zona di Funara fino alle Mole nel territorio di Nera Montoro.

Stifone

Seguite la strada che da Narni costeggia il Nera: arriverete a Stifone, un piccolo borgo di appena 40 abitanti. Al tempo dei romani era un produttivo cantiere navale: lì venivano costruite le imbarcazioni che arrivavano a Roma attraverso il fiume. Il luogo è caratterizzato da un’ansa del fiume. Una misteriosa sorgente di cui nessuno conosce l’esatta posizione, rovescia in questo punto migliaia di litri d’acqua.

La particolare concentrazione di minerali tinge di un intenso turchese queste acque.

Potrete vedere le testimonianze archeologiche dell’antico cantiere navale romano che si trovano lungo un canale artificiale. Archi di pietra e mattoni si tuffano nell’acqua cristallina e sul fondale potrete mirare i basamenti di edifici di epoche passate, le rovine dell’Eremo di Santa Betta con le cisterne e le costruzioni sfarinate dal tempo.

Tane del Diavolo… e Bagno del medesimo

Nella zona dell’Orvietano trovate le Tane del Diavolo, un articolato complesso di grotte di origine carsica che si trovano alle pendici dell’altura su cui si erge Parrano, piccolo borgo sito sulle pareti di una forra, lungo il fosso del Bagno che si apre su un vasto panorama che porterà il vostro sguardo dalla valle del Chiani alla Città della Pieve. 
Il complesso di grotte è oggi visitabile su prenotazione grazie alla realizzazione di un percorso appositamente predisposto e non sono necessarie particolari abilità tecniche.

Questa zona collinare dell’Umbria è una gradita meta turistica per la presenza di varie sorgenti di acqua utilizzate nell’idropinoterapia.

Ai piedi del paese, si trova il Parco Termale Bagno del Diavolo che, cinto dal verde, è a meta ideale per concedersi una pausa di relax e benessere. Il Torrente Bagno, infatti, è fin dall’antichità conosciuto per la presenza di sorgenti di acqua termale, a riprova di questo il toponimo della zona, Bagno.

Le qualità terapeutiche dei queste acque nella cura dei disturbi gastrici, epatici e digestivi sono risapute sin dal 1500. Proprio alla fine del sedicesimo secolo Andrea Bacci nel suo De Thermis le definisce Argenteae Aquae Sub Parrano Castro.

Cascate delle Marmore

La cascata delle Marmore è la più alta cascata artificiale d’Europa e tra le più alte del mondo: non perdetevi i tre salti dell’acqua di 165 mt totali di dislivello! l flusso controllato è formata dal Velino e dal Nera, ambedue affluenti del Tevere, a 7 km di distanza da Terni, il capoluogo di provincia dell’Umbria. I sali di carbonio di calcio presenti sulle rocce, simili al marmo bianco, hanno dato il nome a queste cascate che potrete conoscere con visite guide o contattare per attività educativo-didattiche rivolte a scuole e gruppi.

WAO festival

Cosa fare e cosa non fare a Ferragosto. Io ho la proposta sciogli-dubbi. Ristorati e gratificati dalle gite che vi ho proposto, ora è tempo di ballare, e non solo, nel Parco dei Sette Frati sul Monte Peglia nel comune di San Venanzo, in provincia di Terni, a poca distanza da Orvieto e dalla sua Rocca.

Musica, Arte, Cultura ed Ecologia sono i cardini del WAO festival, acronimo di We Are One, Noi Siamo Uno, giunto alla sua 8th Edition.

Questo anno si svolgerà dal 14 al 18 Agosto: 5 giorni di musica, workshop, seminari e laboratori creativi nel parco divenuto da qualche anno patrimonio MAB dell’UNESCO, programma intergovernativo avviato dall’UNESCO per promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile.

Potete venire con il vostro camper o roulotte oppure potrete montare la vostra tenda, scegliere l’ombra dell’albero che più vi piace e usufruire dell’acqua che gratuitamente esce dalle fontanelle. Così come conoscere persone di ogni nazionalità nel nome della fratellanza e sorellanza, nel rispetto fra noi umani e gli altri regni.

Una comunità consapevole è responsabile dell’ambiente naturale.  Pulisci dopo te stesso e lascia questo posto nello stesso stato o in uno stato migliore di come l’hai trovato. Utilizza i sacchetti della spazzatura e una volta pieni, chiudili e portarli al punto di raccolta più vicino. Controlla sulla mappa quello più vicino alla tua area campeggio. La natura non è un posto per la spazzatura e non dovrebbe essere usata come toilette (gli organizzatori del WAO)

Un esempio dei corsi ai quali poter partecipare: autocostruzione in bambù e canna mediterranea, di teatro selvatico, di Yoga dance, Ecstatic dance e tanto altre attività e conferenze (consultate qui).

Eat static

La musica si svolgerà in due dance floor: il main stage e l’alternative stage.

I nomi più importanti dell’elettronica della scena psy trance saranno presenti: Tristan, Eat Static, Økapi, Pollyfonika, ma anche dj altrettanto bravi ma meno noti a livello mondiale che da anni militano nelle file italiane di questo particolare genere musicale come Max Gandalf, Klauko Psy, Bentley, Jo Batta e Eargasm.

Oltre agli stand che come ogni anno cucinano piatti sfiziosi e buonissimi che si accordano ad ogni esigenza e regime alimentare (celiaci, vegani, vegetariani compresi), anche quest’anno si potrà cucinare leccornie in autonomia senza caricarvi la spesa da casa! Un Market con prodotti a km zero sarà aperto per preparare buone pappe. Nel parco c’è la possibilità di fare brace in un posto sicuro e attrezzato, utilizzabile gratuitamente.

Al festival non sono ammessi animali, proprio per non disturbare la fauna del parco. Sono ovviamente però ben accolti cani da assistenza. Cani ben educati sono ammessi solo in area camper e tenuti al guinzaglio in ogni momento.

Per chi volesse venire con mezzi pubblici, gli organizzatori hanno preposto navette che partiranno dalla Stazione di Orvieto al Festival e viceversa. Gli stessi hanno anche creato un gruppo di Facebook per mettere in contatto i partecipanti per condividere tutte le informazioni su questa meravigliosa edizione, cercare passaggi (car sharing) tra gli waoisti e creare nuovi connessioni (qui il link).

Il tutto in sicurezza. Un medico dell’associazione Misericordia da anni incerotta le ginocchia dei ballerini e della ballerine, garantendo l’incolumità di tuttə con un doppio servizio di ambulanze sempre presenti sul posto. Al Festival sono presenti anche le operatrici e gli operatori dell’encomiabile Progetto Nautilus con il loro intervento educativo, informativo di prevenzione e di riduzione del danno e dei rischi.

E ora si inizi il conto alla rovescia.

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