C’è vita oltre il lavoro? A rispondere oggi a Roma i Tlon con un parterre eccezionale di pensatorə
Dalle 18.30 al Monk di Roma convergono sul palco grandi menti contemporanee per parlare di lavoro e di stereotipi e cliché da abbattere.
Dalle 18.30 al Monk di Roma convergono sul palco grandi menti contemporanee per parlare di lavoro e di stereotipi e cliché da abbattere.
Riscrivere l’immaginario del lavoro è un’idea grandiosa e anche urgente, necessaria, e risponde al 15° punto del Manifesto ReWriters. L’evento si intitola appunto C’è vita oltre il lavoro e stasera, allo storico Monk di Roma, vedremo convergere sullo stesso palco parole, musica e persone del calibro, tra gli altri, di Maura Gancitano, Vito Mancuso, Giovanni Truppi, Lorenzo Gasparrini e Ultima Generazione.
Un appuntamento che ha l’obiettivo, spiegano gli organizzatori e le organizzatrici,
“di stimolare il pubblico a riflettere, ad approfondire le proprie convinzioni e a considerare nuove prospettive sulla società, la tecnologia, la spiritualità e la resistenza“.
Tra le 18.30 e le 23.30 prepariamoci ad entrare in un frullatore e a stravolgere bias e stereotipi conficcati nel cranio a nostra insaputa e a riflettere in maniera condivisa sulla condizione umana e sulle dinamiche sociali contemporanee.
Come? Con interviste, monologhi, dialoghi, performance, speech, live. Un’opportunità rara per esplorare temi al centro della contemporaneità che riguarda la vita di ognuno e ognuna di noi, nella volontà di riconsegnare alla vita il senso perduto.
“In un mondo ogni giorno più accelerato, in cui i rapporti sono sempre più mediati dal digitale e i legami si indeboliscono a causa del venire meno di quelle narrazioni e ritualità che stanno alla base di ogni comunità, diventa sempre più importante aprire dibattiti attorno al bene comune”, spiega l’organizzazione.
Il programma è fitto fitto: la serata si aprirà con l’intervento di Andrea Colamedici e Maura Gancitano, filosofi fondatori di Tlon, che si interrogheranno sulle motivazioni che spingono gli individui a lavorare così tanto: cosa ci aspettiamo in cambio dal lavoro? Davvero il lavoro ci rende liberi e ci nobilita? Come ripensare le nostre vite?
In seguito arriva la politica e saggista Viola Carofalo che affonderà sul tema Ma quale lavoro?, per criticare il significato del lavoro nell’attuale contesto societario e i suoi effetti sul benessere individuale e, subito dopo, il filosofo e psicoanalista argentino Miguel Benasayag metterà a fuoco il concetto di resistenza per proporre Istruzioni per l’uso.
La sociologa, ricercatrice e docente universitaria Francesca Coin partirà poi dal vissuto delle lavoratrici e dei lavoratori per comprendere insieme il fenomeno delle grandi dimissioni, mentre il teologo Vito Mancuso ci porterà il pensiero di Nietzsche.
Infine, Ultima Generazione con la Disobbedienza civile intesa come valore nella lotta per i diritti e il cambiamento sociale.
Grande attesa anche per Giovanni Truppi, ospite anche dell’ultimo ReWriters fest., che, a partire dal suo ultimo disco Infinite possibilità per esseri finiti, proporrà alcuni spunti sul tema sulle scelte individuali.
Sarah Victoria Barberis, Jennifer Guerra e Lorenzo Gasparrini esporranno invece le strategie per affrontare le sfide contemporanee, mentre Antonio Casilli, professore al Paris Institute of Technology ed esperto di sociologia digitale, sarà collegato online per parlare di capitalismo digitale.
Gran finale con Messa per la fine del mondo, concerto di NAIP e Andrea Colamedici, in cui i due trasformeranno in chiave elettronica i canti liturgici.