La storia. Da piccola, mamma mi ripeteva spesso:

“tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare…”

Io che vivevo in un paese assediato dalle montagne a picco e che ero e sono curiosa di natura, quel mare mai visto lo immaginavo così: davanti a me, blu, sconfinato, rumoroso, luminoso, con i gabbiani in volo, con le nuvole bianche, il sole ed anche una balena che affiorando in superficie esalava aria formando un soffione bianco. Quel mare a 12 anni lo dipinsi da sola sulle pareti della cameretta, balena compresa ovviamente.

Belli i ricordi! Sono la mia storia. Sono la storia di ognuno di voi. La storia di ogni famiglia.

E proprio aldilà di quel “mare” sconfinato è nato Manuel, protagonista del libro Che storia, la tua storia! – ed. L’orto della cultura 2023. Età dai 6 anni.

La storia di Manuel

Manuel ha 11 anni e tra il dire ed il fare ha scelto il fare, come ci racconta oggi l’autrice Mia Visella:

Quale pensiero, Mia, ti ha spinta a scrivere questo libro?
Ogni genitore ha una storia da raccontare. E ogni figliə ha il diritto di conoscerla, soprattutto quando riguarda parti fondamentali della sua esistenza, come il proprio arrivo in famiglia. 

Continuando a dar forma al pensiero, in che modo hai ideato la storia?
L’idea iniziale è nata dalle domande poste dai bambinə, che in quanto figlə si confrontano ogni giorno nel mondo reale parlando di ciò che li riguarda. Essendo mamma adottiva e insegnante, ho voluto privilegiare il punto di vista dei bambinə, a cui spesso gli adulti non sanno dare risposte soddisfacenti. Proprio per questo approccio, il libro può essere utilizzato come strumento al servizio di educatorə, insegnanti e genitori nell’affrontare temi tanto delicati quanto importanti.  Ed ho scoperto che è molto apprezzato anche dagli anziani, soprattutto nonni, nonne e bisnonnə!

Ed ora veniamo alla storia, chi è e cosa fa Manuel?
Manuel è il protagonista: ha 11 anni, frequenta l’ultimo anno della scuola primaria e vive in Italia, ma ha trascorso in Colombia i primi anni della sua vita. Sogna di diventare un regista famoso e iniziando le riprese per il suo film intervista amicə, parenti e conoscenti. La sua curiosità lo spinge ad indagare sul loro passato e sulle loro famiglie, tutte diverse. E così si ritrova a riflettere sulla propria storia. Confidandosi con la cugina, a un certo punto dice:

“Sono stufo di sentirmi dire che la mia storia è singolare. A me piace il plurale!” 

Ecco, questa pluralità di storie mi affascina da sempre: ogni bambinə ha la sua storia e l’unicità della sua famiglia è un bene prezioso, da valorizzare.

Ci racconti una storia del tuo passato che senti propedeutica al tuo presente?
Da bambina mi sono trovata a traslocare da un punto all’altro della penisola, per via del lavoro di mio padre (che era ufficiale dell’esercito). Per buona parte della mia infanzia ho cambiato ogni anno amicə, casa, scuola, insegnantə, accento, orari, abitudini. Ho passato molte estati a mettere in scatola tutte le mie cose per vederle caricare su un camion e poi ritrovarle a settembre in un posto sconosciuto.

Questi cambiamenti frequenti hanno senz’altro allenato la mia capacità di adattamento a diverse situazioni, ma d’altro canto mi hanno costretta a vivere periodi di grande solitudine che colmavo grazie alle letture e agli scambi epistolari con amicə in ogni parte d’Italia. Carta e penna erano mie fedeli alleate, quindi. E questo ha certamente favorito la mia dimestichezza con la scrittura, insieme al piacere di giocare con le parole e con la fantasia.

Ora che sono insegnante, poi, quell’esperienza mi permette di comprendere meglio le difficoltà di ogni bambinə che arriva da un Paese lontano e si sente appunto “spaesatə”. Soprattutto mi ha fornito gli strumenti per “leggere” le emozioni provate da mio figlio quando si è trovato di fronte due perfetti estranei che da quel momento sarebbero diventati i suoi genitori.

Una libro per aiutare

Ringrazio Mia Visella e concludo con queste parole che sicuramente a Manuel piaceranno molto:

“L’incontro vero è uno sguardo nel cuore dell’altro, un abbraccio dell’essenza umana. Il nostro viaggio inizia dentro noi stessi. Quando incontriamo gli altri partendo dal nostro essere autentico, l’esperienza diventa trasformativa. Siamo in grado di scoprire la bellezza dell’Essere, insieme”.

Chi ama i bambinə sceglie di aiutarlə. È per questo che i proventi di questo libro contribuiscono a sostenere un progetto di Ciai (Centro Italiano Aiuti all’Infanzia): i Presidi Educativi Territoriali per il contrasto alla povertà educativa.

Che Storia, la tua Storia! è stato presentato a Roma il 7 ottobre scorso, presso il Bibliopoint San Lorenzo dall’autrice e dall’illustratrice Samantha Spadoni a cui va il plauso di aver espresso con grande arte, delicatezza ed estrema bellezza il contenuto ed il protagonista.

Prossimi appuntamenti (seguite il sito dell’autrice per maggiori info): 12 novembre al mattino, per Avventure tra le pagine – Leggiamo al museo, Mia e Samantha faranno una presentazione per i bambini al Museo Premiata Latteria Perenzin, a S. Pietro di Feletto (TV) al mattino e nel pomeriggio le troverete al Museo M9 di Mestre (VE), il Museo del ‘900. Nel fine settimana successivo è in corso di organizzazione una presentazione alla fiera di Udine, in occasione di Idea Libro, nell’ambito di Idea Natale.

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