Avete mai sentito parlare di Phygital, o comunque riuscite a intuirne il significato?

È un termine relativamente recente, perché se ne parla già da qualche anno, in particolare nel retail. I linguisti, e non solo loro, inorridirebbero probabilmente al pensiero che tale termine possa trasformarsi presto in una parola d’uso corrente.
La risposta al Coronavirus ha dimostrato infatti, in modo definitivo, il valore e l’importanza strategica degli universi digitali mentre, nel Post Covid, si sono sviluppate delle formule ibride, vere e proprie sperimentazioni sul cosiddetto Phygital, la sintesi tra physical e digital, l’unione di esperienze fisiche e digitali. Incontri, meeting, visite guidate, convegni, sfilate, quelli che comunemente definiamo eventi, hanno completamente cambiato veste, divenendo appunto phygital, a metà tra fisici e virtuali. Ma per capire di cosa stiamo parlando vediamo qualche esempio.

Partiamo da una case study particolarmente interessante, con una componente digital prevalente: si tratta del lancio del primo post di Alberto Angela in esclusiva per Audible“Cleopatra, donna e Regina”, avvenuto l’8 giugno scorso.Quindi eravamo ancora molto vicini mentalmente e fisicamente al lockdown.

Il tutto ha avuto luogo in streaming su una piattaforma digitale personalizzata con un grande lavoro alle spalle di regia e grafica 3D. Perché ci sono gli speaker che intervengono da luoghi diversi: Marco Azzani di Audible (connesso da Milano) e Alberto Angela (connesso da Roma), e devono essere inseriti in uno studio di registrazione ricreato in grafica con set e luci da TV. A complicare la regia il collegamento con il moderatore, Christian Greco, Direttore del Museo Egizio di Torino (connesso da Vicenza) e accessi esclusivi con credenziali per i giornalisti invitati (connessi da tutta Italia, e non solo) che possono intervenire singolarmente a fine presentazione per la sessione di domande e risposte. La regia dell’evento è stata gestita dal Team tecnico e di PR in uno studio di registrazione a Milano. Complessità? Si, molta. Occorre pianificazione, organizzazione, esperienza e cura di ogni minimo dettaglio. Poi … il successo è assicurato! Specialmente quando si lavora con un personaggio del calibro di Alberto Angela.

Un altro esempio, il più recente (il 22 luglio scorso) e certamente il più glam lo trovate su Facebook o qui e si tratta della sfilata della cruise collection 2021 di Dior: la storica maison francese che per la prima volta non ha sfilato a Parigi, e ha scelto Lecce, città di origine della famiglia della direttrice creativa Maria Grazia Chiuri.  Niente pubblico causa Covid, quindi, la sfilata è online, digital appunto, fatta eccezione per un ristretto numero di ospiti. Ma in piazza Duomo lo spettacolo è incredibilmente fisico, anche per chi lo segue da remoto: le note sono quelle dell’orchestra della Notte della Taranta, sul palco, diretta dal maestro Paolo Buonvino (maestro concertatore dell’edizione 2020); ci sono i danzatori salentini che ballano le pizzica tra le modelle, quarantacinque, che indossano le nuove creazioni in quello scenario suggestivo che è Piazza Duomo, gioiello barocco della città salentina. E infine Giuliano Sangiorgi, il cantante dei Negramaro, elegantissimo, in smoking, che ha chiuso la kermesse con una speciale performance al piano cantando “lu rusciu te lu mare”, canzone tipica salentina e “Meraviglioso” di Domenico Modugno.
Meraviglioso, davvero.

E voi siete pronti al Phygital?

Beatrice Caputo, BPRESS

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